Indicazioni bibliografiche

Sandro Veronesi - Gli sfiorati
Marco Lodoli - I fannulloni
Nico Orengo - Le rose di Evita
Emilio Tadini - La tempesta
Sandro Onofri - Colpa di nessuno
Roberto Pazzi - La città del dottor Malaguti
Edoardo Albinati - Il polacco lavatore di vetri
Giulio Angioni - Una ignota compagnia
Carmine Abate - Il ballo tondo - La moto di Scandeberg - Il muro dei muri - Tra due mari
Bruno Ventavoli - Pornokiller - Amaro colf
Joseph Zoderer - L'italiana
Santino Spinelli - Romanipè Ziganità
Alberto Masala - Taliban 
Aine Cavallini - Diario di una giovane palestinese
Matteo Galiazzo - Il mondo è posteggiato in discesa
Giosuè Calaciura - Sgobbo
Valerio Aiolli - Luce profuga
Paolo Del Colle - Le Ragazze dell’Eur
Armando Gnisci - Una storia diversa - Creoli meticci migranti clandestini e ribelli - Poetiche dei mondi
Francesco Tripodi - Il mite migrante
Claudio Camarca - Migranti. Verso una terra chiamata Italia 
Francesco De Filippo - L'affondatore di gommoni
Gian Antonio Stella - L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi
Corrado Giustiniani - Fratellastri d'Italia 
Massimiliano Melilli - Mi chiamo Alì...
Andrea Camilleri - Il giro di boa
Melania Mazzucco - Vita
Lori Nocandi - Duemila e una luna

Sandro Veronesi
Gli sfiorati
Mondadori, 1990

"Veronesi ha il dono di dare a tutto ciò che gli passa sotto gli occhi una tonalità narrativa seducente. E la cosa gli riesce benissimo con gli extracomunitari che compaiono nel suo testo: filippini. Vengono ritratti con naturalezza, nella funzione secondo cui li conosciamo e a cui li riduciamo: quella dei servi costretti a ricoprire in certe famiglie neoricche il ruolo di compiti maggiordomi coloniali alla Somerset Maugham" (Domenico Starnone, Il manifesto, 3.2.'91).

L'autore
Sandro Veronesi è nato a Prato e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi
Per dove parte questo treno allegro, Venite venite B-52

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Marco Lodoli
I fannulloni
Einaudi, 1990

Protagonista è un pensionato dall'aspetto distinto, titolare di una piccola tipografia, che ritrova il gusto di vivere grazie all'incontro casuale con Gabèn, un giovane extracomunitario. Insieme, vivranno una serie di avventure che si snodano in una Roma notturna, popolata da fannulloni, marginali e alcolizzati.

L'autore
E' nato a Roma nel 1956. Ha pubblicato
Crampi, Grande Circo Invalido, Cani e lupi, Il vento, I fiori.

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Nico Orengo
Le rose di Evita
Einaudi 1990

Il protagonista, un adolescente, scopre che la madre ha una relazione con un extracomunitario, dalla "pelle molto scura, gli occhi pieni di bianco e i capelli neri e ricci".
Dopo il primo momento di rifiuto e disagio, nasce una profonda amicizia, che porterà i due giovani a condividere esperienze e destini comuni.

L'autore
E' nato a Torino. Le sue opere più recenti sono
Il salto dell'acciuga (1997), Cartoline di mare vecchie e nuove (1999), L'ospite celeste (1999).

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Emilio Tadini
La tempesta
Einaudi, 1993

La casa di Prospero, il protagonista del romanzo, si trasforma in un sacrario di cimeli, "una sorta di grande macchina anestetica", dentro cui si trova di tutto: memorie e affetti perduti, delirio e passione. In questo rifugio ha trovato riparo il Nero, l'unico che piangerà la morte di Prospero.

L'autore
E' nato a Milano nel 1927. Oltre alla
Tempesta ha pubblicato Le armi e l'amore (1963), L'opera (1980) e La lunga notte (1987).

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Sandro Onofri
Colpa di nessuno
Theoria, 1995

"Nuota in mezzo agli squali, Sandro Onofri. Un occhio alla vicenda "gialla", uno sguardo, mai estetizzante, talvolta rapito, alle violenze che vi esplodono. C'è la scuola devastata dai genitori che non vogliono in classe i figli degli immigrati africani. C'è il pittore albanese aggredito, linciato, cosparso di benzina e incendiato" (Bruno Quaranta, Tuttolibri, 25.2.'95)

L'autore
Sandro Onofri è autore del romanzo
Luce del Nord e del libro-reportage Vite di riserva sugli Indiani d'America.Colpa di nessuno è del 1995. E' stato pubblicato postumo il romanzo L'amico di infanzia. Ha scritto numerosi racconti sull'immigrazione su quotidiani e periodici.

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Roberto Pazzi
La città del dottor Malaguti
Garzanti, 1993

La certosa della città, durante la notte, si popola di ombre. Nella tomba del dott. Malaguti si rifugia Alì, un venditore ambulante marocchino, "sfrattato" dal sagrato della chiesa di una grande città del Nord.
Alì canta una nenia araba, "una delle canzoni d'amore più belle e più antiche del popolo berbero… Quel canto, sotto le stelle che riapparivano mentre smetteva di piovere", ammalia il dott. Malaguti e lo rende "incapace di vagare come ogni notte per la città".

L'autore
Roberto Pazzi è nato ad Ameglia (La Spezia) ma vive da sempre a Ferrara. Tra i suoi romanzi ricordiamo:
Cercando l'imperatore, La principessa e il drago, La malattia del tempo, Vangelo di Giuda.

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Edoardo Albinati
Il polacco lavatore di vetri
Editore Longanesi, 1989

Oscar Mondadori, 1998

"La Roma di oggi, quella in cui ai semafori, con gesti eleganti e un po' sbrigativi, occhiate talvolta sorridenti, giovani polacchi in jeans e maglietta, si offrono di pulire i vetri delle auto per mille lire. Di questa Roma, Edoardo Albinati ha fatto materia per il suo primo romanzo, Il polacco lavatore di vetri" (Enzo Siciliano, Corriere della Sera, 30.4.'89).

L'autore
Edoardo Albinati è nato a Roma nel 1956. Ha pubblicato libri di narrativa e poesie:
Arabeschi della vita morale (1988), Elegie e proverbi (1989), La comunione dei beni (1995), Orti di guerra (1997).

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Giulio Angioni
Una ignota compagnia
Feltrinelli, 1992

Un rapporto di amicizia tra Warnùi Kihika, keniano, e Toni Melis, sardo, entrambi operai in una fabbrica milanese. Due giovani "simili e diversi", in una Milano emblema del ricco mondo occidentale.

L'autore
Giulio Angioni è nato a Guasila (Cagliari) nel 1939. Ha pubblicato i romanzi
L'oro di Fraus e Il sale sulla ferita.

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Carmine Abate
Il ballo tondo
Marietti, 1991
Fazi, 2000

 



Carmine Abate
La moto di Scandeberg
Fazi, 1999

"L'intento di Abate in entrambi questi romanzi è quello di dare voce a una minoranza (quella arberësh - cioè di etnia albanese) che risplende di luce propria, ricca di suggerimenti ma anche di orgoglio trascorso" (Sergio Pent, L'Indice, settembre 2000).

Carmine Abate
Il muro dei muri
Argo, 1993

In questi racconti "la cultura arbëresh entra continuamente in gioco, mescolata a una realtà di emigrazione che in Abate perde la ristretta accezione negativa dello "sradicamento"per assumerne un'altra, quella faticosa ma fondamentalmente positiva della apertura di orizzonti, della crescita nel confronto"( QT, 29 maggio 1999)

Carmine Abate
Tra due mari
Mondadori, 2002

Dopo il successo di critica ottenuto con «La moto di Scanderbeg», Carmine Abate ritorna con un nuovo affascinante romanzo, che rimane, in linea, per temi e per paesaggi, con la ricerca che lo scrittore italo-albanese ha portato avanti in questo decennio. Abate ripropone il tema del viaggio e del confronto tra culture diverse, quella del Nord Europa e quella del Sud italiano e in particolare della Calabria, una terra che, rispetto ad altre zone del Sud, ha avuto pochissimi interpreti. Ora, a continuare la solida tradizione tracciata da Corrado Alvaro e da Saverio Strati, abbiamo appunto i romanzi di Carmine Abate ( Avvenire, Fulvio Panzeri). Per approfondimenti     Archivio - Novità Editoriali e l'intervista Immigrazione ed emigrazione

L'autore
Nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh – cioè italo-albanese – della Calabria,  è emigrato da giovane ad Amburgo, dove lavorava la sua famiglia, e poi in diverse città del Nord Italia e della Germania. Attualmente vive in Trentino, dove insegna.
Come narratore ha esordito nel 1984 in Germania con la raccolta di racconti Den Koffer und weg! (ed. italiana ampliata, Il muro dei muri, 1993). Ha pubblicato, tra l’altro, una ricerca socio-antropologica sull’emigrazione, Die Germanesi, con Meike Behrmann (Campus Verlag, 1984), il libro di poesie Terre di andata (Argo, 1996) e i romanzi: La moto di Scanderbeg (Fazi, 1999; ed. tascabile 2001, premio Crotone, Libero Bigiaretti e Racalmare-Leonardo Sciascia) e Il ballo tondo (1991, ristampato da Fazi nel 2000, premio internazionale dei lettori Arge Alp). Con il suo ultimo romanzo Tra due mari (Mondadori, 2002, terza ed.) ha vinto i Premi: “Società dei Lettori di Lucca”, “Domenico Rea – Ischia”, “Matelica-L. Bigiaretti”, “Rhegium Julii – Corrado Alvaro” ed è tra i vincitori finalisti del Premio Stresa e del Premio Fenice Europa.
I suoi libri sono tradotti in molti paesi.

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Bruno Ventavoli
Pornokiller
Tascabili e/o, 1997

"Un pastiche ingegnoso e divertente, che usa l'investigazione per raccontare Torino, l'ambiente sotterraneo della video produzione pornografica, il pathos delle ragazze perse venute dall'Est". (Lietta Tornabuoni, La stampa).

Bruno Ventavoli
Amaro colf
Tascabili e/o, 1998

In questo romanzo torna la Torino multietnica di Pornokiller e l'autore riesce a creare "il giusto quadro d'ambiente dei nostri giorni, con la droga a San Salvario, la stazione di Porta Nuova in preda ai barbari della notte, le colf a servizio tutto compreso dai riccastri con la puzza al naso - rifatto -, i mediconi indiani clandestini che curano ogni malanno, le prostitute che arrivano dall'est e da ogni dove..." (Sergio Pent, L'Indice, luglio 1997)


L'autore
Bruno Ventavoli, giornalista a La Stampa, ha pubblicato Assassinio sull'Olimpo, Pornokiller e Amaro colf

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Joseph Zoderer
L'italiana
Einaudi Tascabili, 1998
 

Il titolo originale del romanzo di Zoderer - scrittore italiano di lingua tedesca - è Die Walsche, parola con cui i tedeschi definiscono i "latini", soprattutto gli italiani.
Olga, la protagonista, è appunto una Walsche che decide di lasciare la casa paterna per andare a vivere, insieme con la madre, in città dove conosce Silvano, un giovane meridionale di cui si innamora. 
Il ritorno al paese di origine, per i funerali del padre, fa emergere il dramma di Olga, "divisa tra due realtà profondamente diverse, tedesca e italiana, e alla ricerca di una identità nova da scoprire giorno per giorno".

L'autore
Joseph Zoreder è nato a Merano nel 1935. Ha pubblicato Il silenzio dell'acqua sotto il ghiaccio (Einaudi, 1990) e La notte della grande tartaruga (Einaudi, 1996) 

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Santino Spinelli
Romanipè
Ziganità

Solfanelli, 1993

"La poesia di Spinelli è specchio fedele delle inquietudini, delle tensioni, del travaglio profondo in cui vive il popolo Rom. La sua ispirazione attinge a fonti lontane, a quella terra d'India, antica madre della sua gente; ma anche ai freschi ricordi della sua infanzia, quando ancora conduceva vita nomade. E allora il viaggio, il carro, i cavalli, il fuoco, la solerte cura della madre, baluardo sicuro contro ogni male. La mente ripercorre le vie remote, che, attraverso tanti paesi e tanti popoli, hanno portato i Rom sei secoli fa in Italia; vie contrassegnate dal rifiuto, dal disprezzo, dalla persecuzione, una persecuzione giunta fino al genocidio nazista di un popolo inerme, che ora chiede giustizia" ( Prefazione, Mirella Karpati)

L'autore
Santino Spinelli, in arte Alexian, é un Rom abruzzese nato a Pietrasanta (LU) il 21.07.1964. È musicista compositore, cantautore, insegnante, poeta, saggista. Nel corso della sua carriera di musicista ha tenuto numerosi concerti in Italia e all'estero. Dirige la sezione di Lanciano del Centro Didattico Musicale Italiano.
Potete leggere nelle pagine del nostro sito alcune sue Archivio poesia e testi sulla cultura zingara 


Alberto Masala
Taliban 
I Trentadue precetti per le donne

EDIZIONI TOTALMENTE LIBERE, 2001
Edizione Usa a cura di Jack Hirschman
Versione inglese di Jack Hirschman e Raffaella Marzano

Scheda

TALIBAN, i trentadue precetti per le donne è uscito per EDIZIONI TOTALMENTE LIBERE in versione bilingue (italiano/inglese) per poter essere meglio distribuito ovunque . I guadagni dalle vendite del libro sono destinati interamente al RAWA (Women's from Afghanistan Revolutionary Association) 
Il lavoro è stato scritto e presentato per la prima volta in aprile 2001 al Maschio Angioino dove ha aperto (con una buona risposta di pubblico) il festival “NapoliPoesia” e quello di Genova (nel cortile del palazzo ducale, con Serge Pey). 
Poi a Bologna (per "Invito in Provincia", rassegna di cinque poeti italiani che si rapportano con la musica e il ritmo selezionati da Niva Lorenzini), e Nuoro, la Normandia, Pistoia, Palermo, ancora Bologna (Contropiani), Cesena, Macerata
Jack Hirschman ha fatto l'introduzione e, insieme a Raffaella Marzano, la versione inglese (che negli USA ha già esaurito le copie in poco tempo grazie alla disponibilità di Lawrence Ferlinghetti) 
Ambre Murard ha fatto la versione francese e Serge Pey ne curerà l'edizione (a cura di Alberto Masala).

Per approfondimenti 
  Novità editoriali

L'autore

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Aine Cavallini
Diario di una giovane palestinese
Edizioni Clandestine, 2002

Diario di una giovane Palestinese è la testimonianza indiretta, ma vissuta con lucida partecipazione, del percorso esistenziale e personale di una giovane palestinese verso l’affermazione di sé, e con essa dei diritti di un popolo umiliato e privato della propria identità.
In un clima di terrore e di cieca violenza, culminato nella rinascita dell’Intifada, il romanzo è una cronaca viva e spietata di lotte, incarcerazioni arbitrarie, torture e inumanità troppo spesso taciute e cadute, come le molte vittime dell’Intifada, nell’oblio di una coscienza internazionale che non pare essersi ancora del tutto risvegliata. (Presentazione dell'autrice)

L'autrice
Aine Cavallini è nata nel 1973 a Firenze. Vive a Fiesole e lavora in una società di consulenza informatica. Affascinata fin dall’infanzia dalla parola scritta, ha coltivato per anni la passione per la scrittura poetica. Diario di una giovane palestinese è la sua prima prova narrativa, nata dalla profonda amicizia con una giovane donna palestinese conosciuta in Italia nel 1999.

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Matteo Galiazzo
Il mondo è posteggiato in discesa
Einaudi, 2002

"Stanko Vituperovic arrivò a Genova chiuso dentro un container Teu omologato. Siete stati chiusi dentro un container da venti piedi per qualcosa come trentasei ore? Sapete cosa si prova dopo un po'? Non si sa dove diavolo fare pipì".
Inizia così Il mondo è posteggiato in discesa, l'ultimo romanzo di Matteo Galiazzo, una storia d'amore tra un esule dell'ex-Jugoslavia e una extraterrestre in una Genova "grottesca e sentimentale. Due sguardi diversi sul nostro mondo, carichi di curiosità, speranze e delusioni".

L'autore
Matteo Galiazzo è nato a Padova nel 1970 e vive a Genova. Ha scritto Una particolare forma di anestesia chiamata morte (Einaudi, 1997) e Cargo (Einaudi, 1999).

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Giosuè Calaciura
Sgobbo
Baldini&Castoldi, 2002

La voce narrante del secondo romanzo di Giosuè Calaciura, Sgobbo, è quella di Fiona, arrivata clandestina dall’Africa più profonda e nera. Per guadagnarsi lo «sgobbo», che in palermitano sta anche a significare il guadagno giornaliero della puttana, Fiona batte a ridosso della marina, vicino al porto, tra i vicoli affollati da rissosi e disperati extracomunitari, nei parchi pubblici della città, nei bordelli improvvisati dei quartieri vecchi soffocati dai rifiuti e che portano ancora i segni dell’ultima guerra: sempre e comunque in obbedienza ai turni inflessibilmente stabiliti dai magnaccia (Diario, Massimo Onofri).

L'autore
Giosuè Calaciura è nato a Palermo e vive a Roma. Ha pubblicato nel 1998 per Balfini&Castoldi Malacarne. 

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 Valerio Aiolli 
Luce profuga
e/o, pp. 160, 25.000 lire

"In questo nuovo romanzo, Aiolli racconta l'Italia di oggi, attraverso le storie incrociate di due uomini: un imprenditore e un immigrato.
La bellezza di Luce profuga sta nel talento di Aiolli di raccontarci tutti i problemi che abbiamo oggi in Italia attraverso le storie molto umane dei due protagonisti. Il primo, Pietro, è un uomo sulla quarantina che eredita dal padre un'azienda in difficoltà economiche. La crisi aziendale si aggiunge a quella del matrimonio, al peso dell'ombra del padre, uomo d'affari brillante e sicuro quanto il figlio è incerto, fino a sfociare in una crisi generale d'identità.
Simmetrica a questa vicenda così "italiana" e contemporanea, si svolge quella di Goran, un immigrato dell'ex-Jugoslavia, che Pietro ha assunto nell'azienda più per compassione umana che per reale necessità. Questa assunzione scatena i risentimenti degli altri operai e porta a una situazione drammatica, aggravata dall'ambiguità di Goran, che da una parte è un dipendente modello, pieno di iniziativa, ma d'altra parte sfrutta la prostituzione della giovanissima sorella" (Scheda Edizioni e/o)

L'autore
Valerio Aiolli è nato nel 1961 a Firenze dove vive e lavora. Luce profuga è la sua seconda opera narrativa.

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 Paolo Del Colle
Le Ragazze dell’Eur
Quiritta, pp. 174

"Prima di tutto c’è il quartiere dell’Eur, il vero monumento dell’architettura fascista romana: «Cartacce, dépliant multicolori, sacchetti di plastica si fermano un attimo sui parabrezza e poi volano via, dispettosi coriandoli lanciati a piene mani da tutto il marmo in festa dell’Eur, dalle statue, dai porticati, dalle facciate lisce e senza appigli dei palazzi, tante bianche maschere di una grossolana e malintesa classicità.
Questo quartiere proprio non è nato per essere abitato, si rabbrividisce solo a guardarlo». Poi ci sono loro, le ragazze che battono là, in larga parte prostitute extracomunitarie, soprattutto slave, ma anche transessuali: e quel formicolante rincorrersi di macchine che tutte le notti, freneticamente, arrivano sino alle «austere mura romane, quelle aureliane», là dove la Cristoforo Colombo nasce, per tornare subito indietro, e riprendere il giro fino al palazzo dello sport" (Diario, Massimo Onofri).

L'autore

Paolo Del Colle è nato a Roma nel 1957. Suoi scritti sono apparsi in varie riviste. Ha pubblicato la raccolta di poesie Gemme apicali. Insieme ad Edoardo Albinati ha dato alle stampe Mari o monti.

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Armando Gnisci
Una storia diversa
Meltemi. 2000

Immaginate una storia delle letterature europee che non si accontenti delle comode caselle classificatorie messe a disposizione dai confini nazionali, ma che abbia invece il coraggio di trascinare i testi e le loro tradizioni nella cornice della mondializzazione conseguente al colonialismo. Immaginate poi che questa storia, una volta che le tradizioni nazionali sono state inseguite nel loro sparpagliarsi coloniale, ripercorra il cammino inverso sulle tacce postcoloniali di popoli migranti che dai mondi sud intaccano la granitica unità ideologica del mondonord destabilizzando proprio quella stabilizzazione dell'inumano operata dal colonialismo. Bene, se avete immaginato tutto questo, state pensando a un libro in cui lo studio della letteratura comparata non può rinunciare alla sua dimensione politica; un libro che vuole inseguire le poetiche delle letterature europee perché vuole intrecciarne le trame politiche postcoloniali. Bene, questo è il libro che avevate immaginato" (Quarta di copertina).

Armando Gnisci
Creoli meticci migranti clandestini e ribelli
Meltemi, 1998

Una nuova umanità si affaccia sul teatro del mondo, ancora in gran parte clandestina, migrante e ribelle. A questa umanità e alla sua cultura letteraria l'autore dedica una raccolta di saggi, utilizzando la Letteratura comparata come disciplina politica che pratica, e se necessario, rivendica la parità degli individui e dei popoli" (Quarta di copertina).

Armando Gnisci
Poetiche dei mondi
Meltemi, 1999

Le poetiche sono esperienze e speranze. Forse indicano provvisorietà e incertezza, o forse nuovi modi di pensare e di convivere. E' certo, comunque e per ora, che cercano di produrre e fruttare l'imprevedibile nelle menti e nei comportamenti. Sono anche sogni che attivano desiderio e movimento, lotta e ribellione. Sono pluralità di mondi e di vite, che si possono avere come si hanno più figli: più futuri. Le poetiche, come i figli e i futuri, non nascono più in Europa" (Armando Gnisci, Introduzione).

L'autore

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Francesco Tripodi
Il mite migrante
Derive Approdi

"Il mite migrante è il racconto di un viaggio in una realtà normale, scandita dal lavoro, gli amici, la famiglia, le vacanze. Uno sguardo obliquo sul mondo e sulla vita che spinge a prendere le distanze da se stessi e dai propri luoghi comuni. é l’impietosa descrizione della banalità del quotidiano di un personaggio spaesato, nella cui cattiveria è difficile non identificarsi" (Scheda Casa editrice).

L'autore

Francesco Tripodi, nato a Roma nel 1957, ha vissuto a lungo in Sicilia, da dove è scappato a vent'anni. Da allora fa il maestro elementare a Bologna.
Ha pubblicato alcuni racconti e tre romanzi per ragazzi: Il Barone e Caterina, Milano 1994; Il segreto dei tetti morti, Milano 1997; Il Pizzo di Caltabellotta, Pescara 2001. Collabora con il quindicinale bolognese "Zero in condotta".

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Claudio Camarca
Migranti. Verso una terra chiamata Italia 
 Rizzoli (Saggi Italiani) 2003 - !6,00 Euro

 "Est e Sud: arrivano soprattutto da qui questi migranti di cui Camarca ci fa sentire le voci e le emozioni, arrivano in questa Italia provinciale e distratta, incapace di affrontare un mutamento epocale a cui non si sente preparata. Parla di uomini e donne che vengono scaricati sulle spiagge di un Paese di cui spesso non sanno nulla, "nemmeno cosa sia, se una città, una pianura, una montagna". Parla di vite spezzate che qui cercano una possibilità o una fuga e spesso hanno trovato il rifiuto, la strada della prostituzione o lo sfruttamento e, talvolta, una mano solidale" (Grazia Casagrande, Italia Italie)

L'autore

Claudio Camarca è scrittore e regista cinematografico. È autore di romanzi e saggi tra i quali ricordiamo il grande successo di un'inchiesta sulla pedofilia, I santi innocenti (1998), Ordine pubblico (1996), SOS pedofilia (Con Maria Rita Parsi, 2000) e Il sorriso del mondo.

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Francesco De Filippo
L'affondatore di gommoni
Mondadori 2003 - 16,60 Euro



 

"L’Affondatore di gommoni" non è un romanzo sull’immigrazione o dell’immigrazione, semmai è un romanzo nell’immigrazione. Voglio dire che l’immigrazione clandestina qui va considerata per quello che è: il contesto eccezionale per un personaggio d’eccezione. Perché in conclusione questo romanzo a me è parso una bella, affascinante, crudelissima e terribile favola dei nostri tempi (Andrea Camilleri)

L'autore

Francesco De Filippo è nato a Napoli nel 1960. È giornalista presso l'agenzia Ansa e vive a Roma. Ha esordito come narratore nel 2001 con Una storia anche d'amore (Rizzoli)

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Gian Antonio Stella
L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi
Rizzoli - 17 euro

"Nella ricostruzione di Gian Antonio Stella, ricca di fatti, personaggi, avventure, aneddoti, storie ignote, ridicole o sconvolgenti, c'è finalmente l'altra faccia della grande emigrazione italiana. Quella che meglio dovremmo conoscere proprio per capire, rispettare e amare ancora di più i nostri nonni, padri, madri e sorelle che partirono. Quella che abbiamo rimosso per ricordare solo gli "zii d'America" arricchiti e vincenti. Una scelta fatta per raccontare a noi stessi, in questi anni di confronto con le "orde" di immigrati in Italia e di montante xenofobia, che quando eravamo noi gli immigrati degli altri, eravamo "diversi". Eravamo più amati. Eravamo "migliori". Non è esattamente così" (dal sito Siamo tutti emigranti).

L'autore

Gian Antonio Stella, 49 anni, vicentino, fa l'editorialista e l'inviato di politica, economia e costume al "Corriere della Sera".

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Corrado Giustiniani
Fratellastri d'Italia 
Editori Laterza 2003 -  € 15,00.

 

 

"Il libro è un viaggio nell'immigrazione italiana vista dall'alto, attraverso le cifre, le leggi, le analisi, ma anche dal basso, nell'esperienza e nel racconto dei "fratellastri d'Italia" che ogni giorno ci passano accanto, ma che conosciamo così poco" (risvolto di copertina).
Molto interessante anche  il capitolo dedicato alla letteratura della migrazione.

L'autore

Corrado Giustiniani, giornalista, è autore di numerose inchieste su temi economici e sociali. Più di recente ha seguito le vicende della Legge Bossi-Fini sull'immigrazione.

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Massimiliano Melilli
Mi chiamo Alì...
Editori Riuniti 2003 - 14 euro

"E' un'inchiesta vecchio stile, in presa diretta:si legge come un racconto per immagini. Dal Girasole di Nettuno, un circolo per studenti stranieri assalito da coetanei armati di spranghe, alla questione Rom e all'olocausto senza fine degli zingari, al naufragio dei nuovi schiavi del Mediterraneo fino alla linea dura del Governo e alla questione delle badanti...I protagonisti delle mille storie di questo libro rappresentano una denuncia senza mezzi termini dei luoghi comuni e delle facili equazioni che riguardano il fenomeno dell'immigrazione" (Quarta di copertina). 

L'autore

Massimiliano Melilli, giornalista Rai. editorialista dell'Unità, scrive per Diario e Narcomafie. Ha lavorato all'Ora, al Giornale di Sicilia, al Giorno

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Andrea Camilleri
Il giro di boa
Sellerio 2003 - 10 euro

   Il famoso commissario Montalbano questa volta è alle prese con un traffico di minori clandestini. 

L'autore

Andrea Camilleri ha pubblicato una serie di romanzi con protagonista il commissario Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), Gli arancini di Montalbano, Un mese con Montalbano, L'odore della notte (2001), La paura di Montalbano (2002). Altre opere: La stagione della caccia (1984), Il birraio di Preston (1995), Il gioco della mosca ( 1995), Un filo di fumo (1997), La concessione del telefono (1998), Il re di Girgenti (2001). 

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Melania Mazzucco
Vita
Rizzoli 2003 - 16,00 euro

"Picaresco e fantastico come un romanzo, Vita non è però solo un romanzo. I due ragazzini [i protagonisti] sono realmente esistiti, come sono esistiti la pensione e i molti personaggi che animano questa storia. Per scriverla l'autrice ha riannodato i fili delle memorie familiari e, partendo dai racconti di suo padre e di uno zio cieco, ha ritrovato documenti e indizi sui giornali dell'epoca, in corrispondenze private, negli archivi della polizia di Brooklyn, nelle liste passeggeri dei piroscafi, nei fascicoli delle Railways Companies americane.
Una storia ora buffa, ora amara, comica e dolorosa, tenera e insieme crudele. La storia di una famiglia ma anche la storia di tutti noi alla ricerca della felicità. Un libro epico, scritto proprio mentre l'Italia sembra essere diventata l'America per chi abita sulla riva di un altro mondo" (Risvolto di copertina).

L'autrice

Melania Mazzucco è nata a Roma nel 1966. Si è laureata in Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea e in Cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia, è stata autrice di soggetti e sceneggiature per il cinema. Dal 1995 collabora all’Enciclopedia Italiana Treccani, per la quale ha curato il settore letteratura e spettacolo di diverse opere edite dall’Istituto. Il suo romanzo d'esordio, "Il bacio della Medusa" (1996), finalista al Premio Strega e al Premio Viareggio, è stato tradotto in numerosi paesi. Nel 1998 ha pubblicato il romanzo "La camera di Baltus", ancora finalista al Premio Strega. Nel 2000 presso Rizzoli è uscito "Lei così amata" vincitore, tra gli altri, del Premio Napoli 2000, e del Premio Vittorini 2000. Il suo ultimo romanzo, "Vita" (Rizzoli, 2003), ha vinto il Premio Strega.

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Lori Nocandi
Duemila e una luna
Fara (TerrEmerse) - €. 7,00
 

 

"Dopo l'11 settembre una donna scrive una lettera pubblicata su "La Repubblica": “Ho sposato un iraniano”, dichiara. Poi pensa di mettere insieme i pezzi di una vita. Cose già scritte a cui ne aggiunge altre, quelle che solo ora le vengono da dire. Usando come collante un elemento astrale, qualcosa d'egualmente distante sia dal domestico che dalla Storia, una luna parlante sullo sfondo una Rimini-tosta"(Francesco Mazzetta, Il manifesto)

L'autrice

Nata a Rimini nel 1952, l'autrice si è subito trasferita a Ravenna dove ha vissuto i primi 13 anni. Poi è ritornata a Rimini per laurearsi in Studi Turistici. All'università ha incontrato un iraniano che sarebbe diventato suo marito. Hanno una figlia che studia Diplomazia Internazionale.

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