LA
STRATEGIA COMUNICATIVA DI VIDEOMUSIC
Watzlawick (1967) sostiene che un soggetto (e a maggior
ragione una rete televisiva) non può non comunicare. Si
rende così necessaria per la rete l'adozione di una
strategia di comunicazione che trasmetta contenuti
mirati. Se la strategia è
pensata e realizzata
correttamente, il ricevente si forma l'immagine che
l'emittente
vuole dare
di sè. Non sempre, però, la strategia riesce in questi
intenti: la rete comunica ugualmente, ma non ciò che era
nei suoi piani, o comunque non tutto quello che
desiderava. L'efficacia di una strategia si misura
quindi valutando quanto i valori comunicati coincidono
con quelli di partenza.
Analizziamo di seguito i valori che Videomusic voleva
comunicare, quelli che a nostro avviso non sono stati
veicolati e di conseguenza l'effettivo
messaggiotrasmesso.
I
valori attesi...
Nel brief Videomusic aveva richiesto alle agenzie di
sottolineare nella strategia comunicativa i caratteri di
rete italiana, musicale e giovane.
Rete italiana
La scelta
iniziale riguardava personaggi rigorosamente italiani
come "... Giotto, Marconi, Garibaldi, Venere,
Machiavelli, Giulio Cesare, Puccini, Pirandello, Bacco,
Arlecchino, Topo Gigio, Tex Willer, Valentina, Cavour" (Gaggio
1983), che Gaggio pensava di ritrarre con l'ausilio di
attori. Ogni personaggio doveva essere "... messo
in scena in funzione della sua personalità e della sua
epoca ... Ogni personaggio compie una semplice azione
(possiamo ad esempio scoprire Leonardo mentre lo
dipinge, Cesare pugnalato accanto ad un capitello che lo
sostiene, Valentina che lo porta come gioiello e così
via), o viene semplicemente ritratto in compagnia del
marchio di Videomusic" (ibidem). Per realizzare questo
progetto era stata prevista una ricerca iconografica sui
personaggi, in modo da ricostruire l'ambiente a loro più
adatto e a ritrarli con i costumi e gli oggetti
dell'epoca.
In alternativa a questo progetto, piuttosto costoso,
Gaggio (1983) aveva pensato "ad una versione più leggera
e, quindi, più economica", quella di elaborare immagini
fisse o sequenze già esistenti.
Rete musicale
All'interno
del gruppo di personaggi italiani scelti, particolare
importanza doveva essere data alla categoria dei
musicisti. In alternativa, Gaggio pensava di
rappresentare dei personaggi celebri con strumenti
musicali.
Rete giovane
L'ultima
caratteristica dell'identità della rete è quella di
rivolgersi ad un pubblico giovanile. Il richiamo a
questa fascia di spettatori doveva avvenire non tanto
attraverso la citazione di personaggi vicini ai giovani,
ma con la contestualizzazione delle citazioni in
situazioni ironiche e divertenti. Ci sembra che questa
parte del progetto sia stata attuata con successo,
perciò ne rimandiamo l'analisi al paragrafo sui valori
realizzati.
...quelli disattesi...
La soluzione adottata è stata quella "leggera",
probabilmente per motivi economici. Anche questa scelta
avrebbe consentito di attualizzare i valori proposti,
tuttavia ci sembra che i primi due, di rete italiana e
musicale, siano completamente assenti.
Per quanto riguarda il valore di italianità, lo
si poteva rendere attraverso la scelta di opere di
artisti o foto di attori rigorosamente italiani. Quello
che emerge invece da un'analisi dei personaggi scelti, è
che molti non hanno niente a che vedere con la cultura
del nostro Paese: alcune personalità del mondo dello
spettacolo sono patrimonio della cultura popolare
universale (divi di Hollywood), ma non specificatamente
di quella italiana, altre addirittura sono difficilmente
riconoscibili, soprattutto da un pubblico giovane (divi
degli anni '40-'50-'60); fra la schiera degli artisti
poi, vi sono molti italiani, ma anche alcuni fiamminghi;
in entrambi i casi le opere sono di difficile
attribuzione. In definitiva, il meccanismo della
citazione funziona, ma non riesce a trasmettere il
carattere di italianità, data la difficoltà nel
collocare l'opera o l'attore in un preciso momento
storico-culturale.
Lo stesso si può dire per il valore musicalità:
anche in questo caso, l'eliminazione dei musicisti dal
cerchio dei prescelti e l'assenza di un qualsiasi
richiamo agli strumenti musicali rende impossibile la
realizzazione dei propositi del progetto iniziale.
...e
quelli realizzati
Rete giovane
L'unico
valore della proposta originale che viene trasmesso dai
bumpers è quello di "rete giovane". La resa di questo
valore non avviene attraverso la presenza fisica di
personaggi o di oggetti che possano richiamare l'essere
giovani, ma con la proiezione nei bumpers delle
marche semantiche che compongono il significato del
lessema "giovane":
-dinamicità, ritmo
-vivacità intellettuale
-originalità, trasgressione
-ironia, humour
-leggerezza, allegria, effervescenza
L'inserimento nel testo visivo di queste caratteristiche
crea la figura di quello che Eco (1979) definisce il
lettore-modello ideale, una strategia testuale che
simula il comportamento del lettore-spettatore e che in
genere non è immediatamente evidente. I bumpers, cioè,
prevedono al loro interno uno spettatore giovane, con
tutte le caratteristiche elencate sopra. E' chiaro che
chiunque può guardare VM, tuttavia il testo visivo si
aspetta uno spettatore ideale, e non uno qualsiasi.
Per un giovane l'immagine di questo spettatore-modello è
molto accattivante, perchè possiede delle
caratteristiche che vengono normalmente categorizzate
come positive. L'operazione di inserimento di queste
marche nel testo può dunque essere un modo per
conquistarsi degli spettatori: chi guarda VM
apprezza quelle caratteristiche e vorrebbe possederle.
La rete offre ai giovani la possibilità di andare oltre
la loro identità per esplorarne delle altre e di
credere, per un attimo, di essere diversi. Questo è il
piacere della fantasia: grazie a questo espediente lo
spettatore, per ricoprire quelle posizioni che nella
vita reale non gli appartengono, rimane fedele alla
rete.
L'attualizzazione delle marche semantiche della parola
"giovane" avviene attraverso l'accostamento del
monogramma ai personaggi del passato.
Le figure rappresentate nei ritratti, ad esempio, hanno
una compostezza e un rigore che li eleva al di sopra
della gente comune. Anche i personaggi del cinema si
pongono al di sopra dei comuni mortali, ma per un motivo
diverso: appartengono al mito.
Dal connubio marchio-citazione scaturiscono due
importanti effetti:
1) il fatto che il personaggio della citazione sia un
mito del passato, o una figura estremamente composta fa
risaltare ancora di più la dinamicità del marchio, e
d'altra parte,
2) la spensieratezza della rete riceve un respiro
culturale dall'accostamento con i personaggi delle
citazioni.
L'accostamento di figure del passato con un marchio vivo
e attuale è un'operazione vagamente dadaista:
l'originale connubio ha la stessa funzione della
martellata che l'uomo-eroe si dà sul dito nel bumper
pubblicitario della moneta. Il significato complessivo
del bumper va oltre quello delle singole parti
(monogramma e citazione), è anzi qualcosa di
completamente nuovo e inatteso. A differenza del
dadaismo, però, lo scopo qui non è solo quello di
"causare uno shock nello spettatore per toglierlo alle
sue pigre abitudini mentali" (Adorno 1989: 472), ma
anche di connotare in modo preciso l'immagine della
rete.
In linea di massima il rapporto tra citazione e
monogramma è di contrasto oppure di consonanza;
l'interazione fra i due elementi inserisce nel testo le
marche semantiche del lessema "giovane" che abbiamo
citato sopra e che qui di seguito cercheremo di
analizzare.
DINAMICITA', RITMO
In ogni bumper vi sono effetti di animazione
dello sfondo, della citazione, o del marchio e talvolta
anche di tutti e tre insieme.
Il marchio introduce movimento in una rappresentazione
completamente statica; questa dinamicità viene in genere
attribuita ai giovani, che, nell'immaginario collettivo,
sono sempre in movimento ed hanno la grinta necessaria a
rompere gli schemi della routine quotidiana.
VIVACITA'
INTELLETTUALE
Le citazioni pittoriche, a parte la "Venere" di
Botticelli, sono molto difficili da identificare;
in quanto agli attori, alcuni di essi erano famosi negli
anni '40 e '50, per cui i giovani non sono tenuti a
conoscerli. Inoltre il bumper dura solo cinque secondi,
e non lascia certo il tempo di consultare l'enciclopedia
per identificare il personaggio.
Lo spettatore-modello inserito nel testo del bumper,
dunque, è una persona che, anche se non riconosce i
personaggi citati, è molto curiosa e interessata a
saperne di più sul loro conto.
ORIGINALITA', TRASGRESSIONE
L'uso che viene fatto dei personaggi delle
citazioni è di per sè originale e trasgressivo: foto,
vignette e dipinti vengono trattati con la computer
grafica e perdono la loro funzione in quanto vengono
utilizzati per fare pubblicità alla rete e non sono più,
quindi solo oggetto di fruizione estetica.
IRONIA,
HUMOUR
Dalla trasgressione all'effetto umoristico il passo è
breve: gli accostamenti più azzardati sono anche
quelli che procurano più divertimento allo spettatore.
Per esempio in "Lady balloons" le due donne sono
ritratte col seno scoperto e il marchio è formato da
palloncini gonfi che scoppiano uno dopo l'altro.
Questa marca semantica si ritrova nella capacità
attribuita allo stereotipo del giovane di prendere le
situazioni con spirito e di riuscire a fare dell'ironia
in qualunque circostanza.
LEGGEREZZA,
ALLEGRIA, EFFERVESCENZA
I colori brillanti, gli accostamenti ironici, i jingle
vivaci pervadono i bumpers di allegria e li rendono
effervescenti.
Conclusioni
In definitiva lo scopo principale di Videomusic
era quello di darsi una nuova identità, distinguendosi
in questo modo da MTV. La strategia comunicativa doveva
raggiungere questo fine attraverso la trasmissione dei
valori di italianità, musicalità e rete giovane.
Dall'analisi dei valori è emerso che la strategia di
partenza non è stata interamente realizzata: i bumpers
non connotano Videomusic nè come rete italiana, nè come
rete musicale.
In ogni caso, l'obiettivo di differenziarsi da MTV è
stato pienamente raggiunto; per realizzarlo era infatti
sufficiente che la rete sviluppasse una strategia
comunicativa propria, per affermare in modo forte la sua
identità.
La strategia di comunicazione di Videomusic ha un'unica
connotazione: quella di rete giovane, che, se non era
indispensabile per distinguersi da MTV, lo è stata
invece per marcare la sua peculiarità rispetto alle
altre reti televisive italiane.
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(trad. it.
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