D'Occhio a Rifondazione: Illiberali! - 17-12-01 - dal Sannio Quotidiano

 

Il Sindaco di Telese accusa i responsabili telesini di Rifondazione comunista e rincara la dose:

"I comunisti sono faziosi calunniatori... e strumentalizzano gli studenti"


di Antonio Vecchiarelli                    

 


L'atteggiamento di Rifondazione comunista usato a proposito della localizzazione in contrada Piana di una casa di cura della  Group Diagnostic Hospital e nella autogestione delle scuole cittadine proprio non è andata giù al sindaco di Telese Terme, Giuseppe D'Occhio.


«Per i cittadini di Telese - esordisce, riferendosi alla struttura sanitaria - sembra addirittura una schizofrenia che su un' iniziativa  del genere si vada a discutere sulla procedura avviata o quest'altra procedura da  correggere...francamente mi pare un argomenta sterile e privo di interesse politico.


Un' iniziativa - rammenta il sindaco - che creerà 150 posti letto e un ordine di grandezza pari di posti di lavoro, che moltiplicherà  interessi economici e che qualificherà un settore (cardiochirurgico e oncologico) in cui non c' é una pari capacità in termini sanitari sul territorio.


L' interesse, del cittadino - secondo D'Occhio - è quello che una cosa sia valida oppure no? Allora, venissero a dire qual è la degenerazione della sanità nel momento in cui  parte un'iniziativa del genere.


Noi al contrario - prosegue la fascia tricolore di Telese Terme - diciamo che siamo nella scia della storia della nostra comunità che è nata attorno alle terme e alle cliniche che sono venute negli anni `50, che è andata avanti con le tante strutture sanitarie (pubbliche e private) che sono presenti sul territorio e che poi ha visto il fiore all' occhiello della Fondazione Maugeri e che oggi vede un'altra iniziativa... un altro pezzo di quel disegno complessivo (che fa di Telese nel mondò sanitario una cittadina straordinaria) che ha a che fare con la riabilitazione, la cura, gli interventi di chirurgia specialistica".


D'Occhio  riconduce il tutto, insomma, a quella sensibilità verso il mondo sanitario che la sua amministrazione ha messo in piedi da tempo e che lo porta ad assecondare altre iniziative che vadano a completare quel disegno di cui parla.
«Poi discutere delle procedure - riprende ,il sindaco telesino - non mi pare un argomento serio... noi utilizziamo quella che è possibile utilizzare. Non la giunta D'Occhio, ma il consiglio comunale ha deciso la localizzazione, con la concessione in deroga abbiamo verificato che andava convocata la conferenza di servizio, così come vuole la legge».
Facciamo notare che Rifondazione chiamava in causa il parere contrastante della Provincia...


«Ma del parere della Provincia sottolinea il primo cittadino si è tenuto conto modificando e correggendo la procedura, ma non è questo l'argomento in discussione. Quello di cui si di discute è: l' iniziativa interessa i cittadini di Telese? Loro (Rifondazione, ndr) possono dire che occupare 30-40-50 persone di Telese o della valle Telesina è, un iniziativa che ha disinteresse o che è marchiatà politicamente.


Bene io me ne frego di quale sia il marchio politico dell' iniziativa, l' importante è farla».
«D' altra parte - rincara il sindaco - la cultura di questi comunisti o neocomunisti è una cultura che rimane sempre la stessa: quella della faziosità, della calunnia, quella della delegittimazione dell'avversario politico, quello di occupare tutti gli spazi m maniera assolutamente illiberale... »


E il discorso si sposta sui metodi usati da Rifondazione in merito alla autogestione adottata dagli studenti cittadini.
«Abbiamo avuto un episodio in questi ultimi giorni - fa notare D'Occhio - in cui nella fase di presunta autogestione del nostro Liceo, c'è stata una presenza costante del gruppo dirigente di Rifondazione comunista che partecipava a tutte le riunioni con fine politico. A me pare, che questa è una maniféstazione di assoluta mancanza di rispetto delle regole perché se andava a discutersi con giovani dei problemi della riforma Moratti dei problemi del cambiamento, della politica estera, ebbene andavano éspresse le opinioni più varie ...

 

Ed è particolarmente grave se questo sistema si utilizza nei confronti di persone che non hanno lo spessore, la conoscenza, come i ragazzi di 15 - 16 - 17 anni, che possono essere condizionati fortemente... »


Strumentalizzazione è la parola giusta?
«Mi pare che sia questa, la parola giusta... un tentativo di strumentalizzazione che comunque non passerà mai perché la nostra è una comunità aperta, in cui la gente ha la capacità di valutare.


D' altra parte questo metodo del rifiuto del dialogo, è un metodo che sta mettendo nell' angolo la cultura comunista.
Perciò questi sono sempre meno...forse si sentono anche più forti perché sono sempre meno per cui non c' è bisogno di confrontarsi, parlano tra di loro...»
FINE ARTICOLO

 

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