27-10-02
In occasione della festa del Kathina (festa tradizionale buddhista, in cui si usa offrire ai monaci la stoffa per le vesti, e altri generi di prima necessità) Ajahn Chandapalo, abate del monastero Santacittarama (www.santacittarama.org) ha tenuto un breve discorso di ringraziamento. Io c'ero, e mi sembra utile riportare in breve quello che ha detto. (cito a memoria)
"oggi le cronache ci parlano sempre di guerra e di morte e puo' accadere di essere molto preoccupati (giustamente) e spaventati per il futuro. Ma questi pensieri possono impadronirsi della nostra mente, possiamo essere sopraffatti da queste paure, entrare in un circolo vizioso di paura e avversione. Oggi molta gente si é riunita qui per donare liberamente a noi monaci cio' di cui abbiamo bisogno per vivere, dando prova di grande generosità. Sicuramente questo evento non andrà nelle prime pagine dei giornali, perché é solo una piccola cosa in confronto alle guerre in atto o future. Pero' possiamo indirizzare la nostra mente ad apprezzare il buono che c'é in quello che é successo qui, e quindi vedere che la mente umana é in grado di concepire e realizzare anche cose buone, generose, disinteressate. Non abbiamo potere di cambiare questi eventi a livello mondiale ma possiamo cambiare qualcosa nella nostra visione delle cose, indirizzandoci comunque al buono, a quello che istintivamente si sente come virtuoso, ispirandoci a quel poco che si puo' osservare nella vita di tutti i giorni, invece che far inghiottire la mente da sensazioni negative. Questo ci puo' servire per mantenere la stabilità anche nei momenti difficili."