|
|
|
Perù |
(pt 2/6) |
|
|
|
|
|
La Panamericana, costeggia ad ovest l'Oceano Pacifico mentre ad est il deserto, ogni tanto attraversiamo zone ricche di vegetazione, sono delle oasi nel bel mezzo del deserto bianco e sabbioso. In alcuni tratti troviamo l'immancabile garùa, ovvero umidità sprigionata dalle correnti del Pacifico che, con il calore si muta in nebbia. Le spiagge, che riesco a intravedere (nebbia permettendo) dal finestrino del pullman, sono quasi tutte deserte.
|
|
"Mi piace questa garùa", per me toscano è pur sempre una cosa insolita, "sembra di essere sulla scena di un film, la nebbia ed il mare insieme creano un'atmosfera quasi irreale, che strano..".
Arrivo a Nazca in serata, sono stanco ed ho fame. Ho appena fatto un lungo viaggio in pullman, ma la fatica è stata ripagata dalla bellezza del paesaggio.
Sceso dall'autobus, un gruppetto di persone mi osservano, alcuni si avvicinano e si propongono per accompagnarmi all'albergo per il quale lavorano, altri mi girano intorno, forse aspettano una mia minima distrazione per approfittarne, oppure la loro potrebbe essere solamente pura curiosità chissà... comunque cerco di stare all'erta ed infilo sulle spalle il mio zaino. Mi avvio con passo sostenuto verso l'albergo che ho scelto sulla mia guida, carino e abbastanza frequentato da persone giovani, ci sono molti avventurieri con zaino e guida Lonely Planet alla mano, un gruppetto di americani sono venuti addirittura con le loro moto, stracariche di bagagli e tutte impolverate.
Nazca è la città delle misteriose "Linee", enormi ed intriganti disegni geometrici tracciati sul deserto e visibili solo dall'alto, famosissimi in tutto il mondo. Una studiosa tedesca, Maria Reiche, ha dedicato tutta la sua vita a studiare queste Linee e ha ritenuto che, siano state fatte dalla cultura Paracas e di Nazca, nel periodo che va dal 900 a.C. e il 600 d.C., questa donna è morta qualche anno fa all'età di 95 anni e ho saputo che la sua abitazione è stata trasformata in un museo.
|
|
|
|
Il mattino seguente, mi sveglio di buon ora e dopo aver fatto colazione in albergo, esco e mi metto alla ricerca di un'agenzia che mi permetta di fare l'escursione alle "Linee". Dopo averne interpellate alcune, scelgo quella che più mi soddisfa, sia come programma dell'itinerario, sia come costo totale del tour.
Alle 9:00 in punto, per 30$, decolliamo con l'ultraleggero e ci dirigiamo verso il deserto di Nazca, a 20 chilometri dalla città. Il volo, purtroppo, mi rivoluziona lo stomaco, la colazione "sostanziosa" ed il caldo
|
|
all'interno della cabina di pilotaggio, mi fanno fare... una frittata, nel vero senso della parola: "Però ne valeva la pena", dico al pilota che mi guarda e sorride divertito.
I disegni nel deserto sono bellissimi, si possono ammirare diverse figure geometriche, animali, tra i quali risaltano per la loro particolare bellezza e precisione il Ragno, il Colibrì, la Balena, la Scimmia. Negli anni passati, sono state formulate diverse ipotesi sul significato di questi disegni, la più credibile, sembrerebbe quella che identifica le "Linee" in un calendario astronomico usato per favorire l'agricoltura. Purtroppo dall'alto, si intravedono anche i segni che, alcuni irresponsabili, hanno fatto con i loro fuoristrada.
Il tour prosegue e nella tarda mattinata visitiamo un interessante sito Inca. Si tratta del cimitero di Chauchilla, distante circa 30 chilometri da Nazca. Vediamo mummie, frammenti di stoffe e di ceramiche risalenti ad un periodo compreso tra il 900 e il 1300 d.c.
Le mummie ed i frammenti, sono custoditi in tombe sotto la superficie del suolo, ma la cosa che più stupisce é che basta spostare la terra, per far venire alla luce altri piccoli frammenti di ossa, e anche qualche pezzo di stoffa.
|
|
(pt 1/6) |
|
(pt 3/6) |
|
|