Chi siamo Stefano Chiesa Manuela Piccinino Mara Piccinino I nostri viaggi Norvegia Link Collabora con noi	Norvegia (Da Oslo al Brickdalsbreen) (pt 6/9) Decidiamo di farci lasciare davanti al municipio, una costruzione di mattoni un po' cupa, che si staglia minacciosa sullo sfondo, e di entrare nella parte non a pagamento per vedere il grande salone affrescato in cui viene consegnato il premio Nobel per la Pace (gli altri invece sono a Stoccolma). Da qui ci dirigiamo verso il porto per ammirare ancora una volta i velieri che si stagliano sul fiordo in una bella giornata di sole e poi proseguiamo per la fortezza. Rapidamente passiamo in sequenza il quartiere più antico con le sue casette di pietra, ritorniamo verso la via principale e ammiriamo il Parlamento e poi la Reggia con il suo magnifico parco alle spalle...bè magnifico stando alle parole di Stefano...in quanto lui è il solo che si è avventurato fin lì! Noi ci prendiamo un attimo di riposo ed osserviamo l'andamento un po' cadenzato del militare di guardia al Palazzo Reale...Annalisa cerca di immortalarlo mentre compie indefessamente il suo dovere con un cappello che farebbe salire la temperatura di ogni essere umano oltre i limiti della sopportabilità! Al ritorno optiamo per una strada parallela a quella principale, ricca di negozi, tra cui i più famosi (e credo anche cari!!!) grandi magazzini di Oslo il cui nome, ovviamente, non è umanamente ricordabile per la presenza di una serie infinita di consonanti! Adocchiamo alcuni posti dove sicuramente torneremo a fare shopping alla fine del tour e poi da lontano scorgiamo il campanile della Domkirke, la cattedrale, e poco dopo entriamo a vedere l'interno. Le Chiese luterane sono piuttosto spoglie, le pareti sono affrescate di bianco e ci sono poche immagini eccetto un dipinto che sovrasta l'altare. I banchi hanno un'aria piuttosto antica ed austera e ci sediamo un po' così da contemplare ogni particolare. Mi colpiscono molto i grandi numeri presenti vicino all'altare e mi riprometto di chiederne il significato alla nostra guida. Mente usciamo troviamo anche il tempo per ammirare il bellissimo organo, una vera scultura più che uno strumento! La sua ricchezza contrasta molto con la semplicità della chiesa ma è davvero spettacolare! È il momento di partire, di lasciare la città e di vedere quella natura che ci ha spinto a scegliere la Norvegia come meta delle nostre vacanze...e Knut è già pronto, si fa per dire, a portarci lontano! ;-) Allontanandoci dal centro scopriamo la vera struttura di Oslo, che si allarga sul fiordo come se la parte a mare fosse essa stessa inclusa nella città...le barche, piccole barchette, si estendono a perdita d'occhio! Una volta abbandonato il mare l'entroterra si presenta subito quasi deserto...con una casetta colorata in mezzo ad un mare di verde scuro o giallo oro a seconda che vi siano intorno prati o campi coltivati...si capisce già subito che l'uomo è davvero solo un ospite in queste terre e non il padrone...e ciò dà un'immensa sensazione di pace e benessere. A metà percorso è prevista una sosta tecnica in un piccolo locale sulla strada che è specializzato nella produzione di dolcetti tipici e Annalisa e Stefano ne approfittano per fare una scorpacciata di simil-crêpes...non saprei come definirle altrimenti...su cui viene versata una marmellatina locale... io, non essendo un'amante dei dolci, decido di passare la mano ed esco per guardarmi un po' intorno e scattare qualche foto. La nostra meta è Beitostølen, una piccolissima località sciistica sperduta tra le montagne; in effetti si tratta di poche casette, per lo più di legno e con i tetti di erba a ridosso della strada, ma il silenzio e l'aria pungente rendono il tutto delizioso, il nostro albergo si trova a 10 metri da una pista e da uno skilift...ma prima di guardarci intorno prendiamo possesso della nostra camera. (pt 5/9)   (pt 7/9)