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(Dal Sognefjord a Oslo)
(pt 3/7)
9 AGOSTO
Oggi la nostra destinazione è Bergen, dovremmo arrivare per l'ora di pranzo...Knut dovrà guidarci solo per 160 km...durante il percorso ci fermiamo a vedere una splendida cascata, il suo nome è Twindefossen, e il nome è dovuto al fatto che è costituita da due getti d'acqua (twin deve avere lo stesso significato che in inglese!) che cadono quasi separatamente...Antonella ci racconta la leggenda della cascata che vuole che le donne si debbano lavare con la sua acqua gelata al fine di preservare la loro giovinezza. Per la serie "non è vero ma ci credo" tutte le donne del gruppo decidono, a costo di scivolare sulle rocce umide, di toccare la magica acqua...noi invece propendiamo per un'arrampicata: prima il dovere poi, se mai, il piacere! ;-)
Tvindefossen (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) Mentre cerco una posizione tattica per farmi immortalare noto che ci sono alcuni ragazzi che si stanno svegliando e stanno uscendo, un po' sconvolti a dire il vero, dalla tenda piantata proprio sotto la cascata...e più giù ci sono delle macchine dove alcune persone si stanno facendo il caffè...probabilmente sono campeggiatori liberi...un'idea da tenere in considerazione se si vuol visitare questo paese!
Fatte tutte le foto possibili e acquistata ancora qualche cartolina, ci rimettiamo in marcia e ci fermiamo a Voss, un paese un pochino più grande di quelli che abbiamo attraversato finora, dove ci aspetta la visita della chiesetta gotica locale. La costruzione risale al XIII secolo, davvero molto piccola e intima, con numerosi reperti che risalgono ad una precedente costruzione.
Una domanda mi sorge spontanea e non trova risposta che nelle mie supposizioni: ma in Norvegia le chiese sono tutte così piccole perché c'è poca gente? Rifletterò ancora prima di darvi la mia (fondamentale!) risposta!
Torniamo al pullman parcheggiato sulla piazza principale che si affaccia su un grande lago che d'inverno ghiaccia completamente diventando un'enorme
pista di pattinaggio..chissà che spettacolo! L'arrivo a Bergen ci stupisce un po' perché dopo alcuni giorni di "solitudine" ci ritroviamo catapultati di nuovo in città...anche se, si capisce subito, non è una città come le altre!!!
Non so perché ma mi è piaciuta dal principio, Bergen è veramente a misura d'uomo, con un centro piccolo, circoscritto che conserva ancora intatta l'atmosfera da paese. Si vedono un po' di macchine qua e là...alcune rischiano di stirare qualche incauto turista che attraversa col giallo...l'usanza è infatti quella di partire prima che compaia il verde, così per portarsi avanti...ma una volta capito il meccanismo non c'è problema...
Prima di lasciare le nostre cose in albergo Knut e Antonella ci portano a fare un giro nelle zone più distanti dal centro, così vediamo la parte alta sulla sinistra del mercato del pesce, dove si trova l'acquario e la sede dell'Università...poi scarichiamo le valigie in albergo, le camere non sono pronte e lasciamo il tutto in un'apposita camera. Magari prima di cenare ritorniamo e prendiamo possesso della chiave, ci rinfreschiamo e ripartiamo alla scoperta della città.
Gruppo al mercato del pesce Bergen (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) Così andiamo nella zona del mercato del pesce...una mia amica (Francesca) mi ha parlato mille volte di quanto è bella la città e di quanto è caratteristico il mercato del pesce...ma sinceramente io non credevo che fosse davvero così carino...è un'insieme di bancarelle affollatissime di turisti e di autoctoni, dove tutti conoscono TUTTE le lingue (persino il giapponese!) quindi state attenti a quel che dite!
Lì curiosiamo un po' tra le montagne di pesce...non ne avevo mai visto così tanto tutto insieme e l'odore non è asfissiante: è, fortunatamente, tutta roba fresca...ci sono montagne di salmone e di gamberetti...ma anche cose più particolari come la carne di balena...
Qui urge una riflessione delle mie: ma come è possibile che un popolo così civile come i Norvegesi che della convivenza e del rispetto della natura hanno fatto un po' la loro bandiera (tutto quello che abbiamo visto fino ad ora è un inserimento armonioso dell'uomo in un ambiente dove la natura è padrona)...dico come è possibile che ancora caccino le balene? Non è un vero controsenso? Secondo me sì...ed è un vero peccato...
La carne di balena ha un colore scuro...forse si chiama carne perché in effetti assomiglia, per colore, ad un pezzo di fegato...sono sbalordita e un po' dispiaciuta...meglio girare altrove. Incominciamo a sentire i morsi della fame e così controlliamo i prezzi dei panini. Ciascun banchetto predispone delle zone riservate alla rifocillazione degli affamati e le specialità sono i panini con salmone o con gamberetti (o entrambi) e poi delle specie di insalatine di mare preparate nei gusci delle ostriche o di qualche mollusco similare. Comunque i prezzi sono standard...cioè cari ovunque...e scegliamo a caso uno dei tanti banchi.
Anche cercare un posto per mangiare è una mission impossibile, vogliamo rimanere nell'area del porticciolo per gustarci la vista della città accoccolata intorno all'estremo margine del fiordo, ci arrabattiamo quindi su delle specie di panchine di pietra...e qui vi dirò che ho avuto la mia prima crisi della vacanza...infatti si dice "scherza coi fanti ma lascia stare i santi"...bè per me vale lo stesso ma al posto dei santi metteteci pure il cibo!!!!! ;-) lo so vi avrò già annoiato con le mie tirate sulle nostre abbuffate...ma mi basta aver la pancia piena per essere contenta, non chiedo poi molto, no? ;-)
Fatto sta che il mio carissimo panino al salmone...il salmone l'aveva visto col telescopio Hubble...mentre quello degli altri era super succulentamente farcito...o somma ingiustizia! :-) e nessuno ha compreso il mio dramma tentando di consolarmi! Sigh! Sob! Praticamente mi sentivo una specie di reietta costretta a digiunare a pane e acqua (che in sostanza è quello che ho mangiato!!) per una colpa che non ho commesso!!! Meno male che Mara tira fuori dalla borsetta i mitici Ringo che divoro senza quasi sentire il gusto!!!
Passata l'ora del pranzo...quando gli altri hanno smesso di cantare le lodi dei loro gustosissimi panini (Grrrrrrrrrrrr) mi è passata anche la crisi...ma lo stomaco è rimasto sconsolatamente vuoto...
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Bergen
Bergen (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita)
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