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Russia/India (pt 5/7)
Mercoledì 7 Marzo 2001 - Jaiphur
In autobus conosco un sedicente dottore che mi offre la sua ospitalità (accettata volentieri), chiaccheriamo del più e del meno ed una volta arrivati a Jaiphur mi tira inaspettatamente il bidone, ma che fregatura... cerco e trovo un alberghetto nelle vicinanze e nanne: poi dopo un paio di ore cerco di cambiare skei ed evado verso il centro ove dovrei trovare la tanto decantata casa con le 1000 finestre.
Il centro è lontano ma io non demordo e cammino dentro ai miei pantaloni indiani larghi e comodi: non si suda quasi mai e la maglietta nera che indosso già da tre giorni non emana ancora odori molesti.
Raggiungo il centro congestionato dal traffico e finalmente vedo il monumento che è imponente e vale da solo la pena di una visita alla città, che poi è anche la capitale del Rajstan. Discuto alla grande e poi ritorno in hotel non senza prima aver comprato il biglietto bus per Agra per il mattino seguente.
La sera ritorno in centro per vedere la casa illuminata ma la delusione è grande poiché l'effetto non c'è ed in compenso il traffico è alle stelle e continuo a sputare per lo smog. Sputare e' da porcelli senza dubbio, ma dopo una settimana diventa naturale e significa che l'India mi sta conquistando. Ritorno con qualche acquisto di sciocchezze varie.
Nel pomeriggio avevo prenotato i biglietti ferroviari per Agra-Delhi e Delhi-Varanasi-Delhi non senza una certa difficoltà causa un impiegato molto imbranato della serie grigio mezze maniche: da Benares a Delhi sono il lista d'attesa.
Giovedì 8 Marzo 2001 - Agra
Il viaggio in bus per Agra è stranamente tranquillo, per la festività dei colori che segna la fine dell'inverno: durante una sosta lungo il tragitto poco ci manca che perda il bus, perché, mentre mi stavo sorbendo l'ennesimo curd (yogurt), il bus è partito senza la canonica strombazzata... io ho lasciato per terra il bicchiere ed ho rincorso, ma fortunatamente lo spostamento era solo verso un distributore.
Arriviamo ad Agra verso le ore 13 e vengo avvicinato da un anziano autista di rickshaw, io mi fido e lo seguo...mi porta in un bell'alberghetto ove mi accordo facilmente per 100 rupie a notte... poi su consiglio dell'autista doccia veloce e via verso il Taj Mahal che visito con grande fortuna pagando solo 10 rupie al posto di 10 $$ grazie alla tessera magica; esco decisamente deluso e al ritorno verso il rickshaw intrattengo una lunga conversazione e trattativa con un ragazzino che mi vende una decina di penne di cristallo. Di nuovo indietro in hotel non senza aver visitato i vari negozi di tappeti e di pietre intagliate (una vera meraviglia ma pesano): mi concedo un lusso, cena al ristorante seduto e con tanto di chapati, pepsi e verdure varie... per strada è festa e la tradizione vuole che tutti i ragazzi si gettino addosso e gettino ai passanti acqua colorata, ed ora capisco perché nei giorni che precedevano c'era una vendita enorme e frenetica di quei fuciletti ad acqua che tanto vengono usati da noi dai ragazzi d'estate per farsi i gavettoni.
In albergo mi faccio cambiare la camera perché temo il casino dell'atrio ma cado dalla padella alla brace in quanto l'altra camera si rivolge sulla strada che è sempre affollata anche durante la notte e quindi dormo poco e con i tappi.
Venerdì 9 Marzo 2001 - Fatepursikri
Il mattino seguente vado a Fatepursikri e l'autista un sikh e' particolarmente calmo e prudente ed il viaggio peraltro di circa un'ora scorre liscio: arrivato nella località trovo la solita guida imbonitrice per la moschea e la spiegazione questa volta è completa ed esaustiva, c'è anche l'appendice commerciale con esito negativo per lui...poi mi avvio verso il palazzo reale che visito sempre pagando 10 rupie (magia della tessera) e contento anzi contentissimo di avere visto qualche cosa di magnifico me ne ritorno al bus, pranzando come al solito.
Ritorno ad Agra e giro per la città con le solite cose... cena nuovamente al solito ristorante e nanne nella camera originaria al primo piano e altri rimproveri notturni agli avventori casinari: ah dimenticavo camera con Tv !! Io che sono un mangiatore di tv ne faccio una scorpacciata e scopro che la TV indiana ha moltissimi canali ed anche eterogenei, con immancabile presenza delle teleciavatas.
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