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San Francisco (pt 4/6)
"La gloria di colui che tutto move
per l'universo penetra e risplende
in una parte piu' e meno altrove."

(Dante, Paradiso I canto, incisione sulla facciata principale
della Chiesa di S.Peter and Paul)
clicca qui per vedere questa immagine ingrandita Da Walnut Creek ci rechiamo poi alla volta di S.Francsico passando per l'Oakland Bay Bridge. Parcheggiamo a North Beach, nel quartiere italiano, e da li' ci dirigiamo verso Chinatown... che e' davvero sorprendente: i cinesi che la popolano hanno creato un mondo "chiuso", lo testimoniano le case in stile, le insegne solo in cinese e i prodotti alimentari (totalmente sconosciuti e quasi raccapriccianti, come
la fila di piccole povere anatre infilzate negli spiedi...) che si trovano nei negozi... la gente che non parla inglese... tutto insomma !!
Sembra di fare un viaggio a Kilometri di distanza eppure bastano pochi metri e ci ritroviamo nel familiare North Beach, con insegne in italiano e dove si sente parlare la nostra lingua, tanto che mi sento orgogliosa di fare da traduttrice a Joni e Roy ! Percorriamo a piedi Columbus Avenue ed eccoci in Washington Square, il cuore del quartiere, pieno di persone sdraiate sull'erba dove ammiriamo la Chiesa dei SS.Pietro e Paolo (sulla cui facciata principale e' incisa la frase che vi introduce in questa pagina); le nostre guide locali sono molto meglio della solita Mrs Vera Svampi e ci conducono a mangiare da Monna Lisa... italiano of course !!! Satolli come non mai decidiamo di ritornare al Pier39, prima non manca pero' una velocissima sosta a Ghirardelli Square per ammirare alcuni dei negozi di cioccolato ed affini piu' famosi dell'intera nazione.
Al Fisherman's Wharf pensiamo di concludere gli acquisti lasciati in sospeso. Ovvero le mitiche felpone delle prestigiose universita' statunitensi, io e Stefano scegliamo quella di Berkeley, Mara opta invece per un'altra californiana: Stanford dove andra' a studiare Mark (un'altro membro della nostra numerosa famiglia d'oltreoceano !!) e dove gia' studia Chelsea la figlia del presidente Clinton.
Il Fisherman's Wharf (tradotto la "banchina del pescatore") e' un piccolo porto di pescherecci da cui partono barche private per farvi fare il giro della baia (con tanto di avvistamenti di leoni marini inclusi) e a cui tornano barchette di pescatori cariche di crabs, cioe' granchi, la specialita' locale... Roy e Joni si mostrano poco convinti dell'odore degli stands esterni dei ristoranti che vendono crabs in ogni salsa (...e' proprio in caso di dirlo!).
Roy ci racconta che nella baia, oltre alla famigerata Alcatraz con annessa prigione, esistono altre piccole isolette e in una di queste (Angel Island) venivano portati i prigionieri italiani durante la seconda guerra mondiale, essendo la loro punizione quella di non poter lasciare gli USA, godevano di fatto di un'ampia liberta'... tanto che molti di loro non sono piu' voluti tornare in Italia !!
clicca qui per vedere questa immagine ingrandita   Ancorato nella baia vi e' un sommergibile realmente utilizzato dagli americani nella seconda guerra mondiale: l'US Pampanito, il quale adesso e' una sorta di museo galleggiante !!
Sebbene il nostro odio verso armi, annessi e connessi sia totale, la curiosita' di sapere come un gigante simile potesse navigare sott'acqua in quei tragici giorni ha il sopravvento e cosi' entriamo.
L'ingresso e' davvero poco agevole: una stretta scala a pioli di ferro, cosi' come e' poco agevole il passaggio da una camera stagna all'altra attraverso anguste aperture; all'interno e' come vedere un mondo in miniatura dove ogni spazio e' prezioso e sfruttato al massimo !! Piccola la cucina con zona "ricreativa", piccoli gli uffici, piccoli i letti... particolarmente scioccante e' stato vedere le cuccette dei marinai sopra i missili che recano ancora le date 1944... un accostamento da brivido !!
Ste, causa altezza superiore alla media, rischia qualche zuccata di troppo nel sottomarino... anche per questo ha scelto il servizio civile...
La giornata e' volata via veloce e siamo tutti un poco stanchi ma felici, cosi' ritorniamo alla macchina e riattraversiamo per l'ultima volta il lunghissimo viale della zona portuale della citta', ai lati ci sfrecciano in sequenza tutti i pier (i moli) e stranissime palme con le foglie tutte legate tra di loro.
L'ospitalita' dei nostri parenti e' stata davvero formidabile e quando ci lasciano all'albergo ci salutiamo in fretta... un po' commossi, gia' sappiamo che ci mancheranno, ma anche che torneremo sicuramente a trovarli !!
Abbandonati Roy & Joni, velocemente riportiamo le valigie in albergo e decidiamo di goderci ancora la mezza giornata scarsa che ci rimane per andare a zonzo da soli per San Francisco: inizia qui uno dei momenti piu' belli della vacanza statunitense, niente di speciale in assoluto, ma la sensazione di liberta' e di leggerezza nel girare da soli per la citta' non la dimenticheremo facilmente !!!
La luce inizia a scemare, un venticello gelidino gelidino (San Francisco di sera anche d'estate e' piuttosto fresca) spira sulle nostre spalle, ma noi ci facciamo forza e ci dirigiamo verso Market Street, dove e' situato uno dei capolinea della Cable Car, il caratteristico mezzo di locomozione a rotaia di Frisco !!
I "Link Consigliati" di questa pagina
http://www.sfchinatown.com
(Il website della Chinatown di San Francisco, un lembo di oriente in terra americana. Navigherete attraverso i locali, gli eventi, la storia e i punti di interesse di questo quartiere. Inoltre l'imperdibile ristorante del mese)
http://www.gens.labo.net
(Volete scoprire da dove proviene il vostro cognome o dove sono concentrati i vostri parenti ? Allora il piu' aggiornato sito italiano di ricerche araldiche e' sicuramente questo)
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  Photo gallery  
San Francisco: chiesa di Peter e Paul
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San Francisco: Alcatraz vista da Lombard Street
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San Francisco: il tipico Cable Car
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