Chi pensasse di escludere il McDonald's dalla categoria degli zozzoni, non solo inevitabilmente si farebbe sfuggire qualcosa di grosso; ma, soprattutto, rischierebbe di far fuori dal campo della nostra indagine una nutriente serie di sotto-rusticoni e contro-crêperies che, prendendo le distanze dalle loro versioni stradali, come certe prostitute, ancora mobili, dalle loro colleghe ormai accasate, non per questo hanno perduto in zozzeria.
Quello di piazza Sant’Oronzo, a Lecce, zozzo, è zozzo. La sua puzza non conosce la barriera della fila di clienti che vi si forma spesso dinanzi; l'odore proprio di questi non giunge a filtrare quello dell'olio da frittura misterioso, che giunge alle volte fino a Santa Chiara, riservando ai cani randagi delle vicinanze motivi in più per unirsi alla loro comunità di presso al forno Quarta.
E' uno dei pochi locali della sua catena in cui il lato umano del lavoro che vi si svolge possa fare la differenza; pure in un sistema come questo, in cui la maggior parte delle preparazioni segue dei rituali molto precisi e sempre identici in qualunque parte del mondo ci troviamo. Difatti, finché ti dovesse servire qualche grosso papavero della gerarchia - dico di quelli in camicia - stai pure certo che avrai il solito, stesso schifo che hai avuto in gita di terza liceo a Monaco in Neuehauptstraße; il giorno dopo del tuo arrivo in viale Eritrea; la volta che ci hai sperato invano a Vipiteno. Ma prova solo ad accettare di farti servire da un cassiera in maglietta, ed avrai un menu sbagliato e di gran lunga peggiore del solito. E' il modo in cui la nostra città di Lecce fa pagare alla multinazionale il prezzo di una globalizzazione, in un elogio dell'imperfezione come pochi ci risultano, fin'ora, riusciti.
La verità è che nel McDonald's di piazza Sant'Oronzo una certa mutevole tipicità investe, giorno dopo giorno, piastra dopo piastra, il modello di panino immobile che ci vorrebbero vendere, da accademici illusi ancora di un realismo o già di un'altra avanguardia imbolsita; rendendolo trasparente ad incidenti di percorso che sanno di impressionismo. Riflessi, anche se solo gustativi, di cipolle, proprio dove non le aspettavamo, ci regalano una reazione allergica che non ricordavamo, mentre patatine danzano nell'Happy Meal da cui avremmo preteso solo macedonia. Perché i profumi, le verità meglio nascoste sono semplicemente quello che già conosciamo alla perfezione, quando le annusiamo attraverso la grande lezione della puzza.
Agnese Dolcemaionese
 
 
16 settembre 2006
Il McDonald's di Sant'Oronzo
Zozzoni si frequenta