Maria Madre di Dio

Maria Regina

Con quella mamma dolce che si tiene

come un regalo per la sua creazione

l'Eterno scioglie l'uom dalle catene

per dargli poi di nuovo un'espressione.

 

Son dunque dèi per grazia di un'ancella

quegli uomini che a sgrondo giù dal male

nel farsi uomo il Cristo si affratella

per poi ridargli il volto primordiale.

 

Un Dio che chiede     il latte di una mamma

e accetta un corpo come suo ricetto

è il gran mistero ormai che si diagramma.

 

Con una donna tratta dalla china

l'umanità si aderge nel diletto

e la maternità si fa divina.

Oh quel “Regina coeli” che spiegato

nella navata erompe delle chiese

quando il braciere illumina il sagrato

e le candele stanno tutte accese.

 

Oh quel “Salve Regina” che in baldanza

fino all’Avvento amabile risuona

e l'”Alma Redemptoris" poi che avanza,

cantando alla Madonna nella icona.

 

Oh l'"Ave” ancor e quella allegoria

che disegnando quasi un suo ritratto

racconta fedelmente di Maria.

 

Oh il canto insiem degli Angeli in concerto

che in un volare assiduo e quasi attratto

inneggiano al fulgore del suo serto.

Natività di Maria

Nostra Signora del Carmelo

Son scesi a frotte ormai dentro la cinta

quegli Angeli coristi che più tardi,

con uno sbalzo che direm di quinta,

ancor su un'estasi apriran gli sguardi.

 

E' nata la Madonna e sulla cuna,

dove pur vago appare già il mattino,

il creato insieme tutto si raduna

pensando a un Dio che muterà il destino.

 

Nell'orto che profuma di elicriso

una colomba s'è calata dentro

come a tener la grazia di quel viso.

 

La Trinità rimira la natura

che con Maria davvero ha fatto centro,

facendone un prodigio di creatura.

Non v'ha più dolce titolo di onore

da offrire alla Madonna e alla sua festa

di quello così pieno di stupore

che al “fiore del Carmelo" le si intesta.

 

“Come la pioggia" che in un ampio ruglio

usciva quasi a un tratto dal sereno,

tale è l'ardor che ancora fra il subbuglio

la Vergine riversa dal suo seno.

 

Dal colle che si aderge in riva al mare

e irradia lì d'intorno il suo salterio

non cessa quell'evento di incantare.

 

Sull'uomo ormai travolto dalle tare

Maria distende il grande filatterio

che si fa segno in uno scapolare.

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