La conversione di Zaccheo La parabola delle mine

Issato in sella allor di un sicomoro

che segna sulla strada un torto arazzo,

senza curarsi più del suo decoro

Zaccheo mira al muover del codazzo.

 

Non c'è nessun che, complice il passato,

un poco lo sollevi fra la folla

e mentre il Cristo varca l 'abitato

alla statura sua faccia da molla.

 

Discenda in mezzo agli altri il pubblicano

e guidi adesso in Gerico quell'Unto

che già conosce a fondo il cuore umano.

 

Con la metà di tutta la ricchezza

che poi divide a scanso di ogni appunto

si riapre quella casa alla salvezza.

Partendo per chissà quale confine,

un uomo chiama i suoi tre servitori

lasciando loro in mano delle mine

perché ciascun le accresca coi sudori.

 

“Ho dieci mine in più da consegnarti "

il primo, nel tornare dal padrone

"e cinque in più ne han dato le mie arti"

quell'altro che si prende ugual menzione.

 

Con la sua sola mina dentro un panno

il terzo, invece, scusa la sua resa

col dir “non ha subìto un solo danno".

 

"Sapevo", il terzo ancor, che tu raccogli

e vanti senza fine una pretesa

perfino dove i campi sono spogli".

L'ingresso di Gesù in Gerusalemme

I profanatori cacciati dal Tempio

Lasciato indietro Betfage o Betania

e in vista ormai del Monte degli Ulivi,

il Cristo approva al popolo la smania

che osanna al Dio di David, re dei vivi.

 

Gli han già trovato un porto i suoi diletti

che fra un cader di vesti e ramoscelli

lo guidan per quei siti pur ristretti,

ponendogli sull'asino i mantelli.

 

E' più vicina adesso e insiem lontana

la sua Gerusalemme tanto amata

che divinizza un Figlio e poi lo umana.

 

"Come vorrei che le tue forti mura

avessero a resistere all'armata,

disposta ancora a darti una sciagura".

Entrato poi nel Tempio per pregare,

Gesù si scaglia contro i venditori

che smerciano le cose assai più rare,

scambiando i loro beni per tesori.

 

"La mia sarà una Casa di preghiera

e voi ne avete fatto una spelonca",

alzando tutto in giro una barriera

che serve solo ai ladri come conca.

 

Ma corre già da tempo quell'invidia

che unendo insieme tutti i maggiorenti

è pronta a uscir con l 'ultima perfidia.

 

"Bisognerà" si dicon "un pretesto

che conti gli imprevisti più latenti

per far perir quel Cristo e al più presto”.

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