Gesù e i fanciulli |
Il giovane ricco |
"Lasciate
a me i fanciulli" e il loro incanto e
non ponete alcun impedimento a
quanti me li guidano qui accanto perché
è di loro il mio rallegramento. Lasciatemi
ai sorrisi e ai loro canti che
sollevando un soffio di allegrezza disperdon
gli sgomenti ed i rimpianti diffusi
dal levar della tristezza. Lasciate
ai bimbi un'ora di speranza, o
voi che per saziar le aspirazioni vi
fate un gaudio sol di somiglianza. Lasciate
che essi restino i garanti dell'umile
obbedire a quelle azioni che solo a loro svelano gli impianti. |
“Che
debbo fare per la vita eterna?" un
tale che pur sa i comandamenti e
cerca intorno quasi una lucerna per
dar più luce ai suoi proponimenti. “Vendi
quel che hai” e dallo agli affamati per
farti il tuo tesoro senza usura e
vieni poi con gli altri designati a
sparger nei villaggi la mia cura. Si
è fatto già più triste perché ricco quel
giovane che vanta uno spessore, sottratto
nel suo corso ad ogni appicco. "E'
certo assai più facile a un cammello passare
in una cruna..." il buon Signore, che
non il ricco in ciel col suo fardello. |
La profezia della Passione |
Il cieco di Gerico |
Prendendo
ancor gli Apostoli in disparte per
ragguagliarli intorno alla passione, Gesù
predice loro quella parte che
porta al sommo della Redenzione. "Saliamo
adesso alla città di Dio per
dare compimento alla Scrittura che
impregna nei suoi passi il gemitìo alzato
ormai da tutta la natura”. "Ecco
che nelle mani dei Gentili il
Figlio affronterà tutto lo sdegno" serbato
per i crimini più vili. "Sarà
deriso e avvinto ad ogni scorno e
infine flagellato e appeso a un legno, ma tornerà di nuovo il terzo giorno". |
Entrato
in Gerico tra folle attente, il
Cristo incontra un mendicante cieco che
steso su un mantello senza niente ha
fatto della strada ora il suo speco. “Figlio
di David” grida Bartimeo che
già avverte il passo del Messia; "pietà”
ripete il figlio di Timeo, sfogando
intera lì la litania. Senza
tacer, pur scosso da rampogne, accorre
presso l'uomo che lo chiama, lasciando
il suo mantello e le vergogne. “Signor,
ch’io veda” grida il mendicante facendo
della fede il suo proclama, davanti
a quel portento ormai pressante. |