Il granello di senapa e il lievito | Il numero degli eletti |
Volendo
dare alcune indicazioni per
dire della patria oltremondana, il
Criso fa due brevi paragoni che
attinge dalla vita quotidiana. "E'
simile il mio Regno ad un granello, un
granello di senapa, un semino, che
cresce in fretta come un arboscello per
far da nido ai passeri in giardino". E'
come il lievitar della farina che
in tre misure bene amalgamate la
donna impasta fin dalla mattina. A
questo è da paragonare il Regno che
Dio promette con le sue chiamate a quanti vedon me come il suo segno. |
Passando un' altra volta per quel sito che sa dei grandi gesti già operati, il Cristo dà risposta ad un quesito legato col conteggio dei salvati.
"Cercate di passar la porta stretta perché", vi dico, "molti non potranno" quando il padrone come una vedetta dirà che l'ora è chiusa a ogni altro danno.
“Ma non abbiam mangiato in tua presenza e non siam corsi dietro al tuo discorso che ci chiamava in piazza con frequenza”?
"Non so di dove siete" il giudicante che, abbandonando gli empi al loro corso, rifiuterà in eterno ogni scusante. |
L’ostilità di Erode | L’idropico guarito |
E' dello stesso giorno il grave avviso che per bocca di alcuni farisei informa quanto il Cristo sia inviso a Erode e alla sua schiera di correi.
“Andate presto a dire a quella volpe” che per tre giorni ho da scacciar demoni e solo dopo, estinte ormai le colpe, non vi darò delle altre guarigioni”.
"Gerusalemme, o mia Gerusalemme che uccidi quelli che ti son mandati”, come vorrei rifare le tue gemme.
Quante volte ho voluto radunarti, com'è per la gallina coi suoi nati, e non ho avuto che continui scarti. |
Prendendo cibo ancor da un Fariseo che gode di un prestigio radicato, il Cristo ancora è visto come un reo se cura pur di sabato il malato.
Da tempo quell'idropico lì fuori lamenta il grave mal senza speranza che espone lungo il corpo i suoi gonfiori e spezza al suo andar ogni baldanza.
Son lì d'intorno i capi a curiosare se avrà davvero un seguito il quesito che turbi quel riposo con il fare.
Senza aspettar più oltre una risposta che fissi insieme e lecito e proibito, il Cristo dà all'amor la sua proposta. |