Il Padre Nostro | Il demonio muto |
Trovandosi in un posto per pregare com'è da tempo ormai la sua maniera, il Cristo trae ]e formule più care e adesso insegna il modo alla preghiera.
Non abbian le parole un'altra forma, che tolga al Padre Nostro una presenza compresa senza spazi come un'orma e data al tempo in tutta la sapienza.
Si renda onore al nome dell'Eterno che estende il suo regnar nell'infinito e piega al suo voler anche l'inferno.
Si chieda ad ogni giorno una razione e si condoni il debito al contrito per non cader con esso in tentazione. |
Offrendosi a una folla assai curiosa che sa di tutti i giorni l'accaduto, Gesù rivela l'ansia più amorosa mettendo in fuga quel demonio muto.
"Non è da Dio quest'uomo galileo" che insu1ta anche di sabato alla Legge in cerca di compagni ad un corteo per sparger contro i Testi le sue schegge.
E' un diavolo di certo pure lui, un diavo1o in combutta con i suoi, che arriva su dagli inferi più bui.
Proviamo a domandarlo al risanato, prima che torni al campo coi suoi buoi, se il guaritor non sia un indemoniato. |
Beelzebul | Beata colei che ti fu madre |
"Non può il demonio andar contro se stesso, o scindere il suo regno in più frazioni" come a scrollarsi il male in suo possesso che è un blocco solo e senza divisioni.
"Se Beelzebul è invece a mio favore" il Cristo che sa legger nei pensieri, "in nome di quale altro regnatore han pure i vostri figli i miei poteri"?
"Chi non è con me" mi è per avversario e chi con me non coglie i buoni frutti disperde senza scampo il suo salario.
Se il diavolo non trova più il suo luogo, si cerca i sette spiriti più brutti per poi tornare ancor con ogni sfogo. |
Non ha concluso il Cristo il suo sermone quand'ecco lì una donna farsi avanti per dirgli della grande ammirazione che prova insiem con tutti gli altri astanti.
Oh beato il seno di colei, la pura, che ha dato al tuo succhiare il nutrimento e beata tutta quanta la creatura capace di un sì tal concepimento.
"Oh beati, invece, i molti servitori" il Cristo prontamente di rimando "che danno alla Parola i loro ardori".
Imparino con gioia quel sapere che Dio consegna a ognun come un comando per poi seguir con gli atti il suo volere. |
Il segno di Giona |
Richiesto ancor di un qualche nuovo fatto che incanti quanti lì gli fan corona, il Cristo ha d’improvviso un forte scatto portando il suo discorrere su Giona.
Non vi sarà concesso un altro segno, se non il segno dato ai Niniviti che, smesso il loro torbido contegno, si mostran con le prove da pentiti.
Non si ha da porre il lume sotto il moggio, ma bene in vista sul porta lucerna perché la luce faccia un ampio sfoggio.
E’ solo dal tuo occhio illuminato che il sole penetra la tua caverna, spazzandola dal buio più incrostato. |