S. Matteo apostolo |
Già ben disposto al giunger del Signore per fargli poi con gli altri da novizio, Matteo lascia l’ufficio di esattore prendendosi un più nobile servizio.
“Del ceppo che da Abramo in successione elenca in ordine fino a Giuseppe” gli basta sol di dar l’indicazione lasciando il resto a note poi più zeppe.
È coi tre magi che studian gli eventi e col Battista che al fiume battezza l’inizio quasi dei suoi svolgimenti.
“È il grande Dio il suo forte di dati con quella sua famiglia di certezza che segna il nome a tutti gli antenati”. |
(Dal Vangelo secondo Matteo) La parabola della zizzania |
(Dal Vangelo secondo Matteo) La donna cananea |
Uscito a seminare del buon grano che lui stesso ha vagliato con amore, quell'uom rileva presto un fatto strano apparso al sole in tutto il suo vigore.
È sceso nottetempo l'avversario che cospargendo il campo di zizzania innesta sulla semina un divario e sfoga dentro il buio la sua pania.
«Non la si tagli» dice ai mietitori «per non falciar con essa anche la spiga» che ormai biondeggia fiera sugli albori.
Al tempo giusto della mietitura si ammasserà il raccolto tutto in riga col loglio dato dopo a bruciatura. |
Lasciata per un po' la Galilea, in quel sostar fra Tiro e fra Sidone Gesù s’imbatte in una Cananea che implora la sua grande intercessione.
Sua figlia è tormentata da un demonio che giorno e notte ormai non l'abbandona e a nulla è valso tutto il patrimonio per togliere l'orror da quella zona.
Gli Apostoli che fanno cerchio intorno per lontanar la folla dal Signore le impongon di chetare il suo frastorno.
Ma quella fede dolce di insistenza che esprime nella donna il grande ardore riversa sulla bimba la potenza. |
(Dal Vangelo secondo Matteo) I servi debitori |
(Dal Vangelo secondo Matteo) Il padrone della vigna |
Graziato per pietà dal suo padrone che vanta un grosso credito in talenti, quel servo nega poi la dilazione a un altro uguale a lui in quei frangenti.
“Abbi pazienza" dice il servitore che, preso li per strada per la gola, in lacrime si fa mallevadore giurando dì onorar la sua parola.
Ma il primo che già gode del condono e ormai dal molto è stato liberato non cede. all'altro il poco di un perdono.
Del fatto esposto poi dai testimoni che mostran quella scena in ogni lato si traggon le più ovvie conclusioni. |
Uscito all'alba in cerca di operai da avviar per un denaro nelle viti, quell'uomo sprona il giorno in un via vai portando sulle piazze i tanti inviti.
Quell' ansia senza tregua sui braccianti chiamati a gruppi fino all'ora nona non sa, fin quando è chiaro, di rimpianti che al suo passare escludano una zona.
Ma al giunger verso sera del fattore che dà a ciascun la paga concordata si leva presto intorno un malumore.
Il peso del lavoro e dell'arsura che han retto i primi in tutta la giornata rispetto agli ultimi ha ugual misura. |