Elezione degli Apostoli S. Pietro

Trascorsa quella notte in riflessione

per chiedere a suo Padre nuovi lumi,

il Cristo cerca amici alla missione

che già rivela un crescere di dumi.

 

Son molti i convocati all'adunata

che all'ombra del Messia su quell'altura

rispondono per nome alla chiamata,

lasciandosi alle spalle ogni altra cura.

 

San Simon Pietro e Andrea, che è suo fratello,

Giacomo e Giuda e poi Bartolomeo

a ceder con Giovanni al grande appello.

 

Con loro son Tommaso e lo Zelota,

Matteo, Filippo e Giacomo di Alfeo

e il traditore infin che è l'Iscariota.

Crocifisso col capo volto al suolo,

San Pietro vive come in un filmato

l'insieme delle scene fino al ruolo

che lo issa per la fede sul Primato.

 

Quello spergiuro al chiuso nel cortile

e insiem remoto sente lo sciacquio

e a Pentecoste il modo di uno stile

che dà vigore al dire suo di Dio.

 

Co1 Verbo che si spande per il mondo

si getta ormai la Pietra del1a Casa

e il seme affonda nel terren fecondo.

 

Pascendo infin da guida i suoi agnelli

che più nessun timore adesso invasa

gli schiude con le chiavi anche i cancelli.

S. Andrea apostolo S. Giacomo maggiore apostolo

Fra i Dodici che il Maestro un dì si elegge

chissà per quali vanti o qual nomea

perché al mondo diramin la sua legge,

figura, dopo Pietro, il buon Andrea.

 

“E' il suo un cercar che in mezzo ad una torma

annota i cinque pani e un po' di pesce“

e al credere più attento si uniforma

nell'ansia di quel giorno che già cresce.

 

Non lascia poi dov'egli sia finito

e ignoto è pure il come del martirio

che cinge in un'aureola il suo mito.

 

“Ma tornerà a mostrare la sua insegna”

e a far da scudo all'urto del delirio

perché dovunque è Cristo il Dio che regna.

"Con il bordone" e un vario fornimento

"San Giacomo maggiore è figurato"

e una ragione vien dal movimento

"che a Compostella guida il suo tracciato".

 

Anche per lui che è "il figliol del tuono"

"chiede un favor la donna Zebedeo”

perché sedendo un dì sul suo gran trono

dei figli non si scordi il Galileo.

 

Brandisce Erode ancora senza ambagi,

dopo il gran mal di chi lo ha preceduto,

la spada uguale delle andate stragi.

 

Provato a lungo, è pronto ormai a cadere

dentro quel gegge debole e minuto

che pure conta alcune primavere.

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