Il digiuno Le Sacre Ceneri

Con quale ardire, in tempi di digiuno,

si siedon tutti i tuoi ad una mensa

cercando quasi un futile raduno

che nega lor qualsiasi ricompensa?

 

Son certo al loro posto gli invitati,

“la replica del Cristo agli intriganti“,

nel vivere i tripudi più sfrenati

quando lo sposo è ancora lì davanti.

 

Verranno dopo i giorni di passione

quando, staccati ormai dal loro sposo,

conosceranno in tanti l'afflizione.

 

Non cura forse il sarto il suo vestito,

e il vino trova forse un otre roso

per volger quel suo che di inacidito?

Finito il carnevale e quella festa

che incensa al giorno tutto il suo contento,

si umilia ora alle ceneri la testa

di un camminar chiamato al gran memento.

 

Si fanno muti d'improvviso i suoni

e giù per strada, come su un altare,

si chiudono alla sve1ta le funzioni

e insieme si assopisce lo smaniare.

 

Pur nell'accatto che al tepor si esprime

non hanno i campi ancor la loro antela,

né ancor la neve sciolgono le cime.

 

In questo tempo che rimette al verde

la Chiesa con il Cristo ora si cela

e insieme nel deserto si disperde.

Il sabato La guarigione dell'uomo dalla mano paralizzata

“Passando per i campi seminati”

che formano in quel tratto un sol filare,

in viaggio pur quel giorno ed affamati

gli Apostoli vi colgon da mangiare.

 

Son forse esonerati dalle leggi

gli Apostoli del Cristo Nazareno

che usando fin sul sabato i di1eggi

diventan per il popolo un veleno?

 

E' a prò dell'uomo il giorno del riposo

e al1 'uom si deve prima la clemenza

che mitighi il suo stato bisognoso.

 

Non ha nemmeno il sabato un motivo

che si erga contro il Dio della potenza

per dargli un qualche tempo proibitivo.

Attorno a Cristo in veste di uditori

per coglier a ogni passo la sua frode,

i farisei rilevano gli errori

che insinuano nel credo gravi mode.

 

E' un sabato e uguale è la materia

che traversando fin la sinagoga

espone ancora un lembo di miseria

calcata su quell'uom come una toga.

 

Non può per legge prendersi un permesso,

si dicono in cuor loro i malpensanti,

che osservan gli sviluppi più da presso.

 

Ma già quell' uomo avverte la vampata

che al tocco di Gesù fra i molti astanti

ripara la sua mano anchilosata.

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