L'accorrere degli Angeli custodi |
Raccolti a gruppi in mezzo alla regione per fare con le pecore il bivacco, già sentono i pastori l'inflessione che sale e torna senza un solo stacco.
"Gloria in excelsis" fanno i pii cantori che a schiere in volo appena sopra i rami intreccian quasi un cerchio di fulgori segnando il loro correr di ricami.
Avvolti all' improvviso dal frastuono, non han laggiù che un fremere di lodi da dare a tanto evento come dono.
Quel Bimbo che dovunque ormai si muove si attornia pur degli Angeli custodi, facendoli arrivare da ogni dove. |
Lo stupore della Vergine Madre |
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Avvolta dalla luce del Signore che spande il Gloria intorno come un'onda, la Vergine si serba lo stupore per farsene la gioia più profonda.
“Et in terra...” continuano lì fuori quegli Angeli del cielo senza posa che guidan molto rapidi i pastori al luogo dove il Bimbo ora riposa.
Non ha Maria un'altra adorazione che più del suo raccolto struggimento dia lode a Dio per tale concezione.
Chiamata ad esser Madre all'Increato, non può non contemplare il grande evento che ha lì nel Figlio appena generato. |
Prostrata ancor davanti al Figlio Dio, deposto su quel ruvido giaciglio, la Madre ascolta il lento bisbiglìo che sposta fin di dentro il suo scompiglio.
E' pieno in breve il piccolo presepe che aprendosi alle greggi ed ai pastori si innalza intorno quasi una sua siepe a scudo di quei primi adoratori.
Non ha la notte un'altra meraviglia da dare come aggiunta ad un mistero che ancor col "pax hominibus" ripiglia.
E' sul venir degli umili al Signore che 1a Madonna ferma il suo pensiero, serbandolo per sempre al suo pudore. |