Anna e Gioacchino La Visita di Maria a S. Elisabetta

Nonno Gioacchino con Anna la nonna

già san del grande annuncio alla figlia

che fatta ormai pur da poco una donna

la Grazia piena nel seno s'ingiglia.

 

In un canto, pregando, dice l'una

di quel mistero che acquista il destino

e l'altro in cuor suo già pensa alla cuna

da dove parte il comune cammino.

 

Le mani giunte i due tengono immote

come a celarvi l'arcana presenza

che con Maria gli dà un Dio a nipote.

 

Ma come svincolare quelle ambasce

quando si scrolla e vien l'Onnipotenza

a ninnarsi contenta nelle fasce ?

Un frullo d'ali e l'angelo s'invola

dopo l'annuncio di minor portata,

lasciato ad una coppia tutta sola

che vive di un'attesa già sognata.

 

Da Nazaret la figlia di Gioacchino

sa del prodigio e subito si affretta

col poco che abbisogna ad un bambino

a dare aiuto a zia Elisabetta.

 

Ma non sa come usare i pannicelli

e poi le manca tutta l'esperienza

che avrebbe avuto dall'aver fratelli.

 

Sul monte che sovrasta la Giudea

s'irradia per tre mesi la sequenza

del bel Magnificat anima mea.

Il Magnificat Il secondo Mistero gaudioso

L'anima mia magnifica il Signore

e tutta gode in Lui che mi ha salvata,

offrendomi il più vivido candore

per farmi dir da tutti poi beata.

 

Perché mi ha fatta grande in quel disegno

che insiem con la clemenza sul credente

ha tratto dal suo braccio un altro segno

a gloria del gran Dio ormai presente.

 

Ha tolto la potenza da ogni trono

e ha rotto fin nell' intimo l'orgoglio

per volger sol sul povero il suo dono.

 

Ha ricordato il vecchio giuramento

che dando con Abramo il suo germoglio

ha reso senza fine quel momento.

Ha appena detto il Fiat al gran messaggio

che dopo Adamo il cielo ansioso aspetta

e già da Nazaret Maria è in viaggio

per correre lassù da un'altra eletta.

 

"Fra le donne sei tu la benedetta

e del tuo seno il frutto è benedetto

per quella grazia piena che è sì accetta

da scuotere il Giovanni nel mio petto".

 

"Magnifica il mio spirito il Signore

per la bontà che impregna la sua serva

e innalza l'uomo fino al suo Autore".

 

E dove i monti quasi stan protesi

con quella zia che anziana ormai si snerva

la Vergine rimane per tre mesi.

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