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a cura di Marina
Fasce
Svolgimento
del laboratorio: sviluppi e riflessioni
I lavori sono stati
caratterizzati dal massimo impegno da parte degli studenti.
Buona parte dei gruppi ha
scelto di utilizzare il medium- computer e di cimentarsi nella costruzione di
ipertesti. Protagonista assoluto è stato il programma Microsoft Power Point,
probabilmente il più noto e "maneggevole", che ha permesso di
elaborare presentazioni in strutture sia a rete, sia a sequenza lineare.
Misurarsi nella costruzione di ipermedia ha consentito di compiere riflessioni e
scoperte intorno a:
* la progettazione
preliminare: i gruppi si sono confrontati al loro interno per la messa a
punto dello scheletro, prima di passare alla realizzazione del prodotto
ipertestuale, verificando quanto sia necessaria una padronanza concettuale dei
contenuti per poter pensare ad un’adeguata sistemazione a "rete",
ad efficaci scelte dei collegamenti fra concetti e concetti. I precedenti
lavori di relazione ed esposizione orale e scritta dei testi letti hanno
costituito la base per la costruzione di tale padronanza. In sintesi:
comprensione testo |
= |
lettura |
+ |
relazione scritta e orale |
+ |
lavori di gruppo |
+ |
transcodificazione mediante altri media |
Gli studenti hanno
osservato che è occorsa l’emancipazione da una personale interpretazione
dei legami concettuali, che portava ad un'unica modalità di percorso
navigabile fra i molti possibili, attraverso la messa a punto di porzioni di
presentazione staccate l’una dall’altra e rappresentative di concetti
singoli (ad es. una diapositiva, o una parte di essa, per ogni
concetto-chiave), per poi attivare i collegamenti (tutti i collegamenti
possibili) in un momento successivo; il confronto nel gruppo ha sicuramente
contribuito al raggiungimento di tale metalivello di costruzione e
riflessione.
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* La scelta di
icone, elementi sonori, animazioni, sfondi, caratteri, forme di
presentazione ha permesso di toccare con mano la loro compartecipazione alla
comunicazione dei contenuti, l’analisi necessaria per l’identificazione
degli elementi più efficaci dal punto di vista tecnico (ai fini di una
navigazione semplice per l’utente) e dal punto di vista della comprensione,
da parte di terzi, dei messaggi veicolati. Secondo molti studenti i prodotti
realizzati hanno permesso di rendere a se stessi più chiari alcuni aspetti,
anche se risulta loro difficile affermare che uno stesso risultato possa
essere ottenuto da un nuovo utente, alle prese con un processo di
autoapprendimento di fronte ai prodotti medesimi. Tutti gli ipertesti,
infatti, costituiscono una sintesi rispetto alla relazione scritta precedente,
quindi una sintesi della sintesi rispetto al testo letto. O rappresentano un
supporto per la comprensione dei saggi, e degli autori, preceduti da una
fruizione diretta degli originali, oppure avrebbero la necessità di un loro
arricchimento mediante link a diversi livelli di profondità. Gli stessi
studenti, del resto, hanno già predisposto gli ipertesti con collegamenti a
differenti livelli di lettura:
· griglie di
concetti- chiave opportunamente intercollegati
· associato ad
ogni concetto- chiave, sottolink di spiegazione, arricchimento
collaterale, citazioni originali.
* utilizzo di
Internet: la navigazione del web ha rappresentato una fonte sia di
reperimento di elementi utili per la realizzazione degli ipertesti (es.
ricerca di illustrazioni adeguate di "golem"), sia di arricchimento
e di ulteriori approfondimenti dei contenuti ritrovati nei saggi (es.
esplorazione dei MUD citati da Turkle).
Considerazioni
trasversali ai lavori di tutti i gruppi:
* il valore
metaforico di icone, animazioni, suoni, colori e forme: come già
diceva Aristotele, parlando delle metafore, essi possono dare il vantaggio di
produrre rapido apprendimento e conoscenza; a scuola, possono raggiungere gli
alunni attraverso canali di comprensione analogici, intuitivi, diversi da
quelli del solito codice verbale. Data la loro essenza più simbolica che
segnica, possiedono un margine di insondabilità, evocano, dicono e non
dicono, lasciano un qualcosa di incomunicato, aprono alla polisemia, alla
libera interpretazione, più che alla spiegazione tipica del linguaggio
scientifico (Gennari, 1992). L’aspetto drammaticamente profetico dell’illustrazione
dello "spazio visivo" al "museo Mc Luhan", con l’aereo,
nei suoi risvolti positivi e negativi, a seguito dei richiami al terrorismo e
agli incidenti tramite disegni a mano libera e alla copertina del Time
successiva all’11settembre, evoca emozioni diffuse, inquietanti, più di
quanto non avesse già fatto in proposito l’esposizione orale del gruppo.
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* Il valore del codice
verbale, perciò, emerge, in quanto ossatura della cultura umana,
dimensione della produzione umana che rispetto ad altre forme simboliche, ha
carattere trasversale, veicolo di tutti gli ambiti culturali proprio dell’essere
umano, mezzo imprescindibile per riflettere su tutti quelli (Rosati, 1988):
sia nel caso della rappresentazione animata- teatrale del gruppo 8, sia nel
museo "Mc Luhan" ideato dal gruppo 7, oltre lo stupore degli
spettatori, positivamente colpiti dalla originalità creativa dei prodotti, si
avverte la necessità di commenti verbali. Nel primo caso, in premessa il
gruppo avverte che il loro intento sarebbe stato evidenziare aspetti positivi
e negativi di televisione e cartoni animati; in coda, alcuni commenti hanno
chiarito il significato della scelta degli spezzoni del film "The Truman
show" ed hanno sottolineato la valenza di alcuni gesti degli attori (ad
es. l’agitare frenetico del "fantastico mouse" che anticipa il
cartone dei Pokemon, giudicato negativamente). Nel secondo caso, si constata
che ogni opera d’arte, da sola, non sarebbe risultata comprensibile, senza
le didascalie a commento, a recupero di brani del testo di Mc Luhan.
Viceversa, l’utilizzo di linguaggi espressivi visivi, pittorici, scultorei,
plurisensoriali, ha permesso di chiarificare i complessi concetti espressi da
"il villaggio globale", che erano rimasti parzialmente oscuri anche
dopo la realizzazione delle relazioni orali e scritte. E’ stato sottolineata
la differenza tra una fruizione di tipo puramente estetico (cui comunque
alludeva il gruppo), che lascia libertà interpretative ai destinatari, e la
fruizione in oggetto, che aveva lo scopo di rendere più comprensibile il
contenuto del libro e, quindi, intendeva mantenere fedeltà al senso
attribuito dall’autore ai concetti analizzati.
* La realizzazione dei
prodotti ha implicato delle scelte ragionate: ad esempio, circa
giudizi di merito su prodotti televisivi o cinematografici, catalogati come
positivi o negativi, gli studenti sono consapevoli dio aver compiuto una
scelta interpretativa determinata. Altro caso da considerare in sede
progettuale, la tipologia dei destinatari cui rivolgersi. Nella maggioranza
dei lavori si è ipotizzata un’utenza adulta. Nel caso del gruppo 5 si è
immaginato che i destinatari fossero dei genitori dei propri alunni ai quali
illustrare vantaggi e svantaggi della proposta didattica del computer,
avvalendosi dei concetti chiave di Postman. Si è ipotizzato che la riunione
che si avvale di un’esposizione multimediale, integrata di schemi e immagini
(ad es. foto dei bambini alle prese con la macchina) possa risultare più
coinvolgente, stimolante, più ricca di contenuti.
* Il contenuto dei
testi comunicato mediante differenti canali e codici, si trasforma
inevitabilmente in qualcos’altro: se da un lato, dà come esito un’ulteriore
sintesi, dall’altro si fa portatore di nuovi significati, nuove suggestioni
interpretative. Il prodotto realizzato dagli studenti in alcuni casi quasi non
nomina neppure gli autori dei libri esaminati, tuttavia offre ed arricchisce
spunti di riflessione. Ancora una volta si può affermare che "il medium
è il messaggio".
Alcuni Riferimenti
Bibliografici
Enciclopedia Garzanti di
Filosofia, edizione aggiornata del 1993 alla voce "metafora".
Gennari Mario, "La soglia
ermeneutica dell’interpretazione in pedagogia", cap.2, parte II in
Interpretare l’educazione, 1992 La Scuola Brescia
Rosati Lanfranco, Metodologia della
cultura e didattica, 1988
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