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Principi del Qi
Quando siamo in posizione eretta il corpo è rilassato, i piedi sono alla distanza delle spalle, e la posizione deve dare senso di benessere, perchè deve essere comoda.
Ti bao (palla bassa): tra le mani si ha la sensazione di avere una palla leggera, la testa è eretta come se fosse appesa ad un filo. Questa posizione è di base per le trè arti marziali interne: Ba gua, Taiji, Shin Ti.
Quando si è rilassati, come se si fosse all’esterno, si attacca la testa al filo, tenendo, però il corpo attaccato a terra.
Per sviluppare, bisogna stare rilassati e naturali. Cercare la maniera naturale di restare in piedi facendo il minor sforzo possibile. Gli occhi guardano all’orizzonte, come se non si vedesse in modo chiaro, lo sguardo infatti guarda dentro così che lo spirito non venga disperso.
L’espressione, è normale senza forzature, se la posizione è corretta si prova piacere e bisogna accennare la soddisfazione all’esterno con l’espressione. Le persone che si allenano sul serio sorridono.
Quello che conta è la naturalezza, il busto non deve stare nè indietro, nè avanti, la schiena naturale, l’ ampiezza dell’angolo delle ascelle non cambia mai rimanendo sempre di Quarantacinque gradi. Le mani aperte consentono di far scorrere il Qi attraverso le dita. IL palmo deve essere concavo e vuoto, ciò permetterà al Qi di scorrere venti volte di piu di quando siete semplicemente rilassati.
Dopo venti minuti di esercizio la temperatura aumenta di due gradi.
L’aumento della temperatura fa guarire le malattie preesistenti nel corpo. Con l’esercizio si può aumentare la temperatura di trè quattro gradi.
La posizione del sedere e come quella che si assume stando seduti su uno sgabello molto alto, con le ginocchia leggermente piegate, ed il peso del corpo, nè troppo avanti nè troppo indietro.
I pirdi aderenti al suolo permettono di rilassare il corpo in qualsiasi posizione.
Raggiunta la sensazione di benessere,si sente la “palla” leggera, che aumenta di dimensione e cambia di peso anche solo da una mano all’altra.
Se una mano è meno pesante dell’altra, vuole dire che è meno rilassata.
Allenandosi si sentiranno le mani formicolare e la “palla” sarà omogenea, fino a che il formicolio aumentando andrà nel corpo o girerà nelle mani.
Non bisogna mai forzare, cercando di produrre le sensazioni che devono essere sentite, in quanto vengono prodotte in modo naturale.
Avvicinando le mani al corpo servirà poi per comprimere, l’energia così che entri nel corpo ed abbia la possibilità di circolare all’interno di esso.
Nonostante le sensazioni piu evidenti avvengono a livello delle mani e del Dan tian, bisogna tenere presente che avere il corpo tutto in posizione corretta è fondamentale, così come i piedi aderenti al suolo.
Aspetto fondamentale per la pratica, che vedremo in modo particolareggiato nello studio degli animali è lo spirito degli occhi.
Viene citato a questo proposito Wan Shan Zhai, il quale pare che fosse persona veramente eccezionale, e potesse battere nelle arti marziali chiunque, pur restando con gli occhi sempre chiusi, per trattenere il Qi che sviluppava nelle pratiche interne. Le tecniche interne in effetti non anno limiti di utilizzo, ma bisogna conoscere ciò che c’è dentro, prima di pensare come attaccare una persona in modo fisico.
Soprattutto riguardo la possibilità di utilizzare l’arte marziale, e importante tenere presente che non bisogna farsi intimorire dall’aspetto dell’avversario, in quanto le possibilita energetiche non dipendono dalla costituzione fisica.
Pur non allenando il Kung fu, con la pratica del Qi gong si possono raggiungere dei buoni livelli di “combattimento”.
Le prime sensazioni che si ricevono dalla pratica sono interne, le persone di costituzione debole si irrobustiscono e quelle rigide si ammorbidiscono.
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