Si basa su due numeri doppi intercambiabili.
Zero,
Uno,
Tre,
Infinito
(Non serve il concetto di infinito nella logica taoista è quindi chiamato le 10.000 cose).
Ci sono due elementi, fondamentali alla comprensione della matematica taoista e sono:
il wu chi,
(che comparirà solo nella spiegazione dello zero, e poi sparisce)
Wu chi è il principio non duale...
il nulla, che in realtà è l'unico Uno.
il prima del ciclo.
ciò che non c'è più.
il prima dell'essere.
il Due
(che non è un numero, ma un elemento, la logica che usiamo... "Binaria" che compartecipa in ogni numero e lo rende intercambiabile)
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il primo numero è lo zero.
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composto da wu chi e se stesso.
lo zero è due cose, il nulla originario, più l'intenzione dell'essere. zero è già un concetto quindi esiste nello spazio e nel tempo pur avendo la caratteristicha di essere vuoto, dal wu chi. si differenzia per il fatto che è già qualcosa pur non essendo ancora nulla. (non è ancora essere pur essendoci). è il contenitore del tutto... (l'intenzione originaria). è Dio (inteso come la grande madre). l'intenzione che da la spinta primaria al ciclo. da questo momento il wu chi non c'è più... comincia il ciclo dell'essere. ci serve solo per comprendere il fatto che zero è Due (come vedremo più avanti) il numero dello yin nell'assoluto è zero, nell'essere è due. Due è ciò che c'è, le cose, la materia. zero rappresenta già la regola: il due, in quanto è e non è, quindi è duale. E già Uno in quanto è qualcosa, e contiene in se la possibilità di contenere ogni altra cosa. per questo si dice che: "zero fa uno"
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il secondo numero è Uno
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composto da zero e se stesso. ( come zero era composto da wu chi e se stesso). uno è due cose, l'intenzione dell'essere più l'essere concettualmente. Uno, esiste nello spazio e nel tempo ed ha la caratteristica di riempire. è ciò che riempie lo zero... (ciò che l'intenzione originaria genera). è Dio (inteso come il Creatore). è più materiale di zero, ma resta un concetto. si può dire che è il concetto che viene generato dal nulla. e' cio che l'intenzione, che da la spinta primaria al ciclo, ha generato. non può che essere, conseguenza naturale del ciclo. il numero dello yang nell'assoluto è Uno nell'essere è trè. Uno non è ancora decisamente fisico: riempie il vuoto, che è il suo aspetto concettuale, e la sua caratteristica è che crea, si muove, e ha la caratteristica propria dello zero di esserci e di essere nella regola... nello zero. (non genera come lo zero, ma crea). essendoci, all'interno dello zero è trè: zero, più la dualità di essere come zero, ma elemento riempiente. per questo si dice che: "uno fa trè" ora si entra nel vivo dell'essere.
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Il terzo numero è il trè
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tre è composto dalla regola, che è Due ed Uno. non da se stesso in quanto non è concettuale ma in essere. Il trè non è concetto, è essere, non è intenzione è compiuto. e compie. Avendo le caratteristiche di Due e Uno, genera e crea. contiene e puo riempire. è ciò che viene generato dal'unione di Due ed Uno, ma a sua volta è: intenzione, creazione, generazione. compie a suo modo il ciclo generandone un'altro. Trè è Uno, tanto quanto Uno è Trè! Perchè ogni volta che Uno (concettuale) con Due (la regola) diventa Trè il Trè prende la caratteristica di Uno. cioè ritorna regola, più concetto, e quindi può ridiventare Trè dall'Uno che è, e così via torna ad Uno più la regola e ridiventa Tre. la particolarità del Trè è che essendo essere, e non concettuale, non ha Due ed Uno equilibrati all'interno, se non all'origine. Cioè quando è tao. Ma ogni volta che ridiventa Uno, può in realtà essere Uno più Due o Due più Uno. A questo punto accade che il tre produce il suo corrispettivo nel Due. come zero genera l'uno, quindi un "non spazio" e un "non tempo" generano trè, il trè produce il Due la "regola" nell'"essere" parte di trè, lo zero non può più essere chiamato zero, ma Due... cioè lo chiamiamo zero, ma vale come due e "c'è". Se lo usiamo come concetto, (intenzione) è zero se come regola è Due. perde le caratteristiche che ha lo zero, di essere come il wu chi, e diventa le cose, la materia, tutto ciò che puo contenere. se parlo di Trè, il suo essere bivalente è reale... deriva direttamente dal Due. Ha implicita la regola, e la caratteristica dell'uno senza però l'essere bivalente dell'uno. o meglio ha la bivalenza dell'uno, e la doppia bivalenza dello zero e del Due, quindi è Trè volte bivalente. Questo è rappresentato nel disegno del tao, composto dal due che è lo yin (il nero col puntino bianco), e Uno-Tre che è lo yang (bianco col puntino Nero) ma a questi due elementi doppi bisogns aggiungere l'insieme, il tao in cui girano. Tutti sono tao i numeri, perchè bivalenti, ma: lo zero è tao come lo è un cerchio. l'Uno è tao come lo è solo il bianco col suo punto nero, considerando il nero come vuoto. il trè sono: il bianco ed il nero con i relativi punti interni.
per questo si dice che: "trè fa infinito"
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Il quarto numero è le 10.000 cose ( l'infinito )
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- non serve spiegarlo.. è ovvio: se il trè ha gia dentro tutto quello che ti ho detto, è già "Le diecimila cose". l'infinito, è lo Zero. Tutte le cose sono intenzione delle cose che verranno, come lo era lo zero. il ciclo ricomincia. Tutto torna ad essere concettuale, ma con un'essenza di essere che lo genera. (è come dire che l'universo che conosciamo è atomo di un'altro universo). è il nuovo nulla che c'è (zero) ma che è generato dall'essere. quindi anche l'infinito è Duale, è tutto ma contiene concetto di non essere nulla, è nulla ma presuppone l'esserci di un'altro tutto. Così come è nulla e presuppone un nulla più grande, ed è tutto ma nulla di un tutto più grande) Per questo l'infinito non si usa nella matematica... non c'è non è Utile a livello pratico: wu chi è sottoterra infinito è oltre il cielo... Chi sta tra terra e cielo non li considera, perchè sa che funzionano come tra terra e cielo, ma non si possono usare.
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Prime somme elementari!
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Le somme sommano solo i diversi! anche due uguali in natura sono diversi... quindi devo prima di tutto evidenziare la differenza. spaziotemporale... ovvero: 1 mattone, più un mattone più un mattone per tot volte, fa muro... questi sono i numeri, che sommati nel modo più semplice per te, fanno quella data cosa... quindi se qualcuno ha dei mattoni, quello che gli succederà sarà fare muro, o comunque dissolversi. il numero risultante cambia a secondo del momento... Definisce un risultato! Qindi so per certo che la risultante è di più rispetto alla somma matematica di uno più uno più uno... (dipende dal due che ci metto e dall'uno: Quanti mattoni quanta energia) quindi mattone riceve da me, yin, io prendo il mattone e sono lo yang.. io sono attivo, il mattone lo individuo come ricevente, io sono Uno, mattone è Zero (Due)... quindi il mattone definisce la regola, io creo con l'intenzione (enengia che ci metto). Quindi tutto muta e la TENDENZA di quei numeri Uno di fare muro stà nell'intenzione che genera l'Uno nella sua individualità Ogni volta che l'Uno , si unisce alla regola (il Due, duale, materia....) diventa Trè, (il muro) Qualcosa cè in più rispetto la somma algebrica. A livello materiale è il muro fisico... concettualmente, è l'idea di muro concretizzata! (Assomiglia al concetto Platonico). infinito ti ricorda sempre che oltre alla prima somma utile, la somma successiva la devi reindividuare! (se no fai speculazione sterile). Quindi 10.000 mattoni? (infiniti?). No!... ne compro trecento, per ogni muratore... perchè nella dimensione tempo, ogni muratore può trattare solo alcuni mattoni, per cui devo valutare ogni Uno/muratore e ogni Due/mattone.
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