RENDIMENTO DEI FONDI
Se avete ben compreso il funzionamento del Fondo Comune d'Investimento, Vi sarà chiaro il motivo per cui detto servizio finanziario non può garantire, a priori, un determinato tasso di rendimento.
I primi tempi che svolgevo l'attività di promotore finanziario (all'epoca ci chiamavamo Consulenti Finanziari), questa era la domanda a cui, il più delle volte, ero chiamato a rispondere. La gente era abituata ad investire in titoli di Stato o in libretti postali e si stupiva sentendomi dichiarare che non potevo garantire nessun rendimento ed anzi, che il capitale investito, in determinate condizioni di mercato, avrebbe potuto subire delle perdite. Ogni volta dovevo tenere una lezione sul significato di GESTIONE. Dovevo spiegare che con i soldi investiti il gestore avrebbe acquistato dei titoli per rivenderli al momento più opportuno ed acquistare, con il ricavato, altri titoli più convenienti, con il fine di ottenere il maggior incremento di capitale possibile. Dovevo spiegare che in alcuni momenti, specialmente sul mercato azionario, tutti i titoli potevano subire perdite e che la bravura del gestore sarebbe stata impiegata per ridurre queste perdite. Per queste motivazioni, che tratterò più approfonditamente nel capitolo "RISCHI CONNESSI ALL'INVESTIMENTO", consigliavo ai miei clienti di investire con un'ottica di medio/lungo termine (3/5 anni). Sarebbe stato assurdo accettare un investimento da un cliente che, con certezza, sapeva di aver necessità del proprio denaro dopo pochi mesi.
Tornando all'argomento di questa pagina, potremmo dire che il rendimento di un investimento in Fondi si sostanzia nella differenza tra il prezzo di acquisto delle quote (quello corrisposto ad inizio investimento) ed il prezzo di vendita (quello incassato alla fine dell'investimento).
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