DOVE SI ACQUISTANO I FONDI

I Fondi Comuni si possono acquistare presso le Imprese di Investimento e presso le Banche autorizzate. Per il collocamento in luogo diverso dalla propria Sede Sociale, Banche autorizzate ed Imprese di Investimento devono avvalersi di Promotori Finanziari. Il promotore finanziario è la persona fisica che, in qualità di dipendente, agente o mandatario, esercita professionalmente l'offerta fuori sede. Banche autorizzate ed Imprese di investimento che conferiscono l'incarico, sono responsabili in solido con eventuali danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale. Scusate il linguaggio poco comprensibile, ma le definizioni sono state tratte dal decreto legislativo, approvato il 20 febbraio 98, che, come tutti i decreti, leggi, regolamenti ecc., sono scritti in modo che i destinatari difficilmente capiscano cosa si pretende da loro.

Tornando, ora, ad un linguaggio accessibile a tutti, possiamo riassumere che i Fondi si possono acquistare in Banca, presso le Società di Intermediazione Mobiliare (si possono facilmente riconoscere perchè nella Ragione Sociale deve essere sempre presente il termine, o acronimo che dir si voglia, 'S.I.M.') e tramite i Promotori finanziari (ex Consulenti finanziari).

Prima di acquistare un Fondo da una persona fisica, è indispensabile accertarsi che sia un promotore finanziario (come, lo vedremo nell'apposito capitolo "Consigli da seguire prima di acquistare un Fondo") ed accertarsi anche della solidità della Società mandante.

Ciò che mi ha spinto a scrivere questo capitolo, però, era di rispondere ad una domanda o a dubbi, che mi sono sentito rivolgere più volte: "E' meglio acquistare un Fondo in Banca, dove il proponente è un lavoratore dipendente e non ci guadagna nulla dal mio investimento (in pratica è disinteressato), o da un Promotore finanziario, che dal mio investimento ci ricava delle provvigioni (è quindi interessato)?". Rispondo subito che propendo per la seconda ipotesi e ciò in funzione di argomentazioni razionali e non di parte (rammento che, prima di fare il promotore ho lavorato per oltre 10 anni in banca).

E' vero, al dipendente di Banca poco importa che Voi acquistiate o meno un Fondo da lui, a fine mese il suo stipendio non cambia. Il suo disintersse, comunque, lo può portare a non curarsi della Vs. soddisfazione. Che motivo avrebbe di consigliarvi per il meglio, a fine mese il suo stipendio non cambia. Per motivi di carriera potrebbe essere più interessato ad accattivarsi la simpatia della sua direzione.

E' vero, il promotore finanziario vive delle provvigioni ricavate dalla vendita di servizi ai propri clienti. E' vero, il promotore finanziario potrebbe essere tentato di consigliare servizi che gli procurano provvigioni maggiori rispetto a quelli che sono più utili per il cliente. Il promotore finanziario, d'altro canto, se vuole continuare la sua attività, deve dare soddisfazione alla propria clientela, per poterla mantenere e per far sì che questa diventi il suo miglior strumento pubblicitario. I clienti di un promotore, di solito, sono clienti presentatigli da altri clienti. Non nego che avventurieri abbiano razzolato nella nostra attività per qualche mese, arraffando il più possibile, ma erano altri tempi, quando non si dovevano espletare formalità per diventare consulenti finanziari. Oggi, per svolgere l'attività, è necessario sobbarcarsi mesi di studio e superare un esame che sfoltisce pesantemente il numero dei partecipanti. Oggi, forse, gli avventurieri troveranno più facile perseguire altre strade.

Vorrei raccontarvi, infine, una storia di vita vissuta. Era il 1985 e prestavo la mia attività per una grossa Società di cui non farò il nome. Per motivi che ad oggi mi sono ancora poco chiari, la Società proponente ci aveva pesantemente invitato a "vendere" azioni di una Banca Popolare, che ci aveva decantato come fonte di sicuri ricchi guadagni per i ns. clienti. Per svariati motivi il prodotto (leggi azioni) non ci aveva convinti (col senno del poi, a ragione). Risultato, le azioni sono rimaste invendute. Se avessi lavorato ancora in Banca, probabilmente avrei cercato di collocarle tutte.

Su questo argomento mi farebbero piacere vs. opinioni, preferibilmente contrarie alla mia.

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Per ulteriori informazioni scrivere a: giovanni.colnaghi@excalhq.it