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DIEGO Y FRIDA

 

"DIEGO Y FRIDA" oil on masonite 30 x 22.3 cm

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"DIEGO Y FRIDA"

oil on masonite 30 x 22.3 cm (11.81 x 8.81 inch)
antique decorated solid wood frame 57 x 50 cm (22.4 x 19.7 inch)

 

The original 1949 Frida Kahlo self-portrait "Diego y yo" sold for a record-breaking $34.9 million at a Sotheby's auction in november 20121. The painting is now the most expensive Latin American artwork sold at an auction. The "hammer price" at the auction was $31 million, but the final sale is higher due to a premium on the purchase.

 

With this painting Trevisan pays homage to the great Mexican painter Frida Kalho by faithfully reproducing her 1949 self-portrait "Diego y yo" and renaming it "Diego y Frida" considering it a double portrait: in addition to Kahlo a small image of her husband is also painted and famous Mexican painter Diego Rivera in the center of his forehead.

A sort of third eye, the same one that Rivera presents, as if to symbolize the enormous degree of pervasiveness with which Rivera has occupied Frida's conscience.

This painting depicts a visibly distraught Kahlo, after yet another betrayal by her husband, and she is unable to hold back her tears.

The artist portrays herself wearing her iconic red huipil, present in all of her most important self-portraits, and a traditional blouse of the women of the Isthmus of Tehuantepec.

Her hair, usually gathered in braids, is loose and almost seems to strangle her; she has flushed cheeks and an intense, tearful gaze.

Her pain is returned in a crude and direct way, the atmosphere is pervaded with restlessness and anguish. The cause of this anguish is her husband Diego, for whom her eyebrows serve as a platform.

And a third eye, which alludes to Rivera's prevailing mental and visual acuity, opens in his spouse's forehead. The painting therefore presents a pyramid of five eyes that observe and scrutinize outside the pictorial work.

Enigma and anguish of Kahlo who, under her thick black eyebrows, observes whoever stands in front of her in an enigmatic exchange of glances.

The intensity of the work thus seems to go beyond the boundaries of Kahlo's personal history and address existential questions about life, death and love.

 

 

 ITA

"DIEGO Y FRIDA"

olio su masonite 30 x 22,3 cm (11,81 x 8,81 inch)

cornice in legno massello decorata anticata  57 x 50 cm (22,4 x 19.7 inch)

 

L'autoritratto originale di Frida Kahlo del 1949 "Diego y yo" è stato venduto per la cifra record di 34,9 milioni di dollari all'asta di Sotheby's nel novembre 20121.

Il dipinto è ora l'opera d'arte latinoamericana più costosa venduta a un'asta. Il "prezzo di aggiudicazione" all'asta è stato di 31 milioni di dollari, ma la vendita finale è più alta a causa di un premio sull'acquisto.

 

Con questo dipinto Trevisan rende omaggio alla grande pittrice messicana Frida Kalho riproducendo fedelmente il suo autoritratto del 1949 "Diego y yo"e e rinominandolo "Diego y Frida" considerandolo  un doppio ritratto, dal momento che oltre a Kahlo viene dipinta anche una piccola immagine del marito e famoso pittore messicano Diego Rivera al centro della sua fronte.

Una sorta di terzo occhio, lo stesso che presenta Rivera, come a simboleggiare l’enorme grado di pervasività con cui Rivera ha occupato la coscienza di Frida.

Questo dipinto raffigura una Kahlo visibilmente sconvolta, dopo l'ennesimo tradimento del marito, ed ella è incapace di trattenere le lacrime.

L’artista si ritrae con indosso il suo iconico huipil rosso, presente in tutti i suoi autoritratti più importanti, e una camicetta tradizionale delle donne dell’istmo di Tehuantepec.

I capelli, di solito raccolti in trecce, sono sciolti e sembrano quasi strangolarla; ha le guance arrossate e uno sguardo intenso e lacrimoso. Il dolore è restituito in maniera cruda e diretta, l’atmosfera è pervasa di inquietudine e angoscia.

La causa di questa angoscia è suo marito Diego, per il quale le sue sopracciglia fungono da piattaforma. E un terzo occhio, che allude alla prevalente acutezza mentale e visiva di Rivera, si apre nella fronte del suo coniuge.

Nel dipinto quindi si  presenta una piramide di cinque occhi che osservano e scrutano al di fuori dell'opera pittorica.

Enigma e angoscia della Kahlo che sotto le folte sopracciglia nere osserva chi le sta di fronte in un enigmatico scambio di sguardi.

L’intensità dell’opera pare così eccedere i confini della storia personale di Kahlo e affrontare questioni esistenziali sulla vita, la morte e l’amore.

 

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information / informazioni   trevisan.carl@gmail.com