"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"

 AVVENTO - NATALE 2009

PAGINA AGGIORNATA DOMENICA 10 GENNAIO

«L'Avvento, questo tempo liturgico forte che stiamo iniziando, ci invita a sostare in silenzio per capire una presenza. E' un invito a comprendere che i singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell'attenzione che ha per ognuno di noi. Quanto spesso Dio ci fa percepire qualcosa del suo amore! Tenere, per così dire, un diario interiore di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita! L'Avvento ci invita e ci stimola a contemplare il Signore presente. La certezza della sua presenza non dovrebbe aiutarci a vedere il mondo con occhi diversi? Non dovrebbe aiutarci a considerare tutta la nostra esistenza come "visita", come un modo in cui egli può venire a noi e diventarci vicino, in ogni situazione?».  Benedetto XVI

 


Enzo Bianchi

Entrare nell'Avvento  

 


Pagina speciale del Vaticano

 


Sussidio Liturgico Pastorale Avvento Natale 2009

Uffici e Organismi della Conferenza Episcopale Italiana

 

Rorate coeli

R. Dai cieli piova la rugiada
e dalle nubi il giusto.

[...] Consolati, consolati, popolo mio
verrà presto la tua salvezza.
Perché ti lasci consumare dalla tristezza?
Perché soffri ancora?
Non avere paura, io ti salverò,
perché io sono il Signore tuo Dio
il Santo di Israele, tuo Redentore.

traduzione dal testo latino dell'inno di Avvento
 

 

MESSAGGI DEI VESCOVI

 


“Passio Christi, passio hominis” La sofferenza umana redenta da Cristo

Messaggio dell'Arcivescovo di Torino per l'Avvento     Card. Severino POLETTO

Il Signore è sempre buono con noi e anche quest’anno ci concede un tempo prolungato, perché possiamo preparare il cuore all’incontro con Lui nel santo Natale...... Egli è venuto a condividere la nostra condizione umana, perché ogni cuore d’uomo potesse divenire la sua casa e perché l’intera umanità potesse trovare in Lui la sua più vera e pacificante dimora.....Il Natale e la croce  Potrebbe sembrare strano, a prima vista, questo accostamento tra il Natale del Signore, la sua passione cruenta e la sua morte ignominiosa sulla croce........C’è una bella icona della Natività, della scuola di Rublëv, che presenta la culla di Gesù Bambino con le fattezze di una tomba e le fasce che lo avvolgono come se fossero i teli che fasciano un morto. Guardarla aiuta a contemplare un aspetto fondamentale del Natale: il Bambino della culla è lo stesso Gesù che, come ricorda il Vangelo, crescerà «in età, sapienza e grazia» (Lc 2, 52), ed è lo stesso Gesù che verrà rigettato dagli uomini, che sarà condannato, umiliato e ucciso sulla croce. L’estrema conseguenza del suo nascere nel tempo sarà, per il Figlio di Dio, la morte. Il compimento ultimo del vagito che Gesù ha emesso nei primi istanti della sua vita terrena sarà il grido straziante lanciato sulla croce nell’ora nona di quel venerdì in cui è morto: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 46)....... Gesù ha condiviso il dolore e la sofferenza dell’umanità per mostrarci che il suo amore e la sua fedeltà nei nostri confronti arrivano fino al punto di patire ciò che noi uomini patiamo, fino al punto di condividere il dramma di quella domanda che, tutte le volte che siamo in preda al dolore e al male, noi ci facciamo: perché il male? Perché si deve soffrire? Perché si subiscono dolori anche enormi, pur essendo giusti, pur avendo condotto una vita onesta? Gesù, sulla croce, non soltanto patisce un dolore straziante, ma condivide con noi lo strazio della domanda del dolore e del male.......Potrebbe perciò essere proficuo, in questo Natale, guardare il Gesù Bambino che viene deposto nei nostri presepi e, nel silenzio, collegarlo con l’uomo della Sindone, che nella prossima primavera avremo modo di contemplare. È un piccolo esercizio spirituale che può servire a farci comprendere con maggior convinzione e grande gioia tutta la larghezza e la profondità dell’amore con cui Dio ci ama; è un semplice gesto di preghiera meditativa che può aiutarci a riconoscere Gesù come il Salvatore, come l’Unico che, nel suo amore, ci salva dal male e dalla morte........Quando guardiamo Gesù Bambino e lo accostiamo, nella fede, al volto della Sindone, ci dovrebbe venire spontaneo considerare in un modo nuovo le nostre stesse passioni e le nostre croci........La contemplazione dell’amore di Cristo che arriva a donare tutto se stesso, nella sua passione e morte, deve produrre in noi cristiani un appello che diventa impegno a riconoscere quello stesso Gesù nei poveri, nei malati, nei carcerati e in ogni uomo sofferente o umiliato dalla vita......... Sarebbe comunque un bel passo avanti nella qualità della nostra vita di fede se in questo anno, a cominciare da questo tempo di Avvento e Natale, ciascuno di noi crescesse nella capacità di vedere le situazioni precarie di tante persone per decidere di prendersi cura delle necessità e delle sofferenze di chi ci è prossimo..........

 


Guida alla lettura dell'icona della Natività

        a cura di Fr. Egidio Palumbo

      della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto





RIFLESSIONI



Natale del Signore    Egidio Palumbo 


Facciamo il Presepe
  Antonio Tarzia


Quale Natale  
Eleonora Cicero



Natale vuol dire accoglienza
  Bruno Forte  (pdf)




E' Natale, rassegnati Erode! Marcello Cozzi


Santo, sobrio Natale   Vittoria Prisciandaro

Non sprecare inutilmente l’acqua, usare lampadine a basso consumo, non lasciare in stand by gli elettrodomestici, praticare il car-sharing, utilizzare criteri "etici" quando si fa la spesa: nel mondo cattolico si afferma la tendenza ad adottare quelli che vanno sotto il nome di "nuovi stili di vita". Una correzione ecologica ed evangelica al consumismo imperante: la rivoluzione, a partire dalle piccole cose.
Passare dal Pil al Fil (Felicità interna lorda). Da ciò che misura il portafoglio al termometro della felicità. Nel Natale della crisi, è questa la Buona Novella che annunciano gruppi, parrocchie e associazioni cattoliche, insieme a tanti uomini e donne di buona volontà. Non parlano di sacrifici, ma di consapevolezza. Propongono di cambiare il proprio stile di vita per migliorare la qualità dell’esistenza di tanti. Suggeriscono di sfruttare la crisi come "kairòs", tempo propizio per diventare "virtuosi", per individuare il superfluo e rinunciarvi.






In viaggio con i Magi alla ricerca della verità   Bruno Forte  (pdf)



 
"Presepe senza Magi Voleva essere una provocazione pacifica ..."  intervista a Franco Montenegro


Una speranza per tutti   ENZO BIANCHI



Ballata della speranza David Maria Turoldo

Tempo del primo avvento

tempo del secondo avvento

sempre tempo d’avvento….

… E’ così! Vieni Signore Gesù,

vieni nella nostra notte,

questa altissima notte

la lunga invincibile notte,

e questo silenzio del mondo

dove solo questa parola sia udita;

e neppure un fratello

conosce il volto del fratello

tanta fitta è la tenebra;

ma solo questa voce

quest’unica voce

questa sola voce si oda:

VIENI VIENI VIENI, Signore!

Allora tutto si riaccenderà

alla sua luce…….

….. allora canteremo

allora ameremo

allora allora…

 


 


COMMENTI AL VANGELO 





 

 

I domenica d’Avvento Anno C

29 novembre 2009

Lc 21,25-28.34-36

 


 

Enzo Bianchi

Inizia il tempo di Avvento, cioè il tempo della Venuta del Signore Gesù Cristo........  L’Avvento è dunque un tempo forte, vissuto da tutta la chiesa, in cui i cristiani si impegnano nell’attesa del Signore, si esercitano nella contemplazione delle realtà invisibili (cf. Eb 11,27) e si responsabilizzano qui e ora, nella storia e nella compagnia degli uomini, sapendo che ci sarà il giudizio terribile e misericordioso di tutto il loro operare. Chiediamoci allora onestamente durante queste settimane di Avvento: noi cristiani attendiamo il Signore, sì o no? Desideriamo veramente incontrarlo? Dalla risposta a questi interrogativi nasce un comportamento quotidiano capace di rendere conto della speranza che ci abita.

 



mons. Vincenzo Paglia

La vostra liberazione è vicina

 

La liturgia di questo tempo di Avvento ci invita ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore per accogliere Colui che è atteso dal mondo intero, Gesù. C'è in tanti il desiderio di un tempo nuovo, di un mondo nuovo. È il desiderio di tanti paesi martoriati dalla fame, dall'ingiustizia e dalla guerra; è il desiderio dei poveri e dei deboli, dei soli e degli abbandonati……… È lui, infatti, colui che salverà il mondo dalla solitudine e dalla tristezza, dal peccato e dalla morte…….

In genere ci rassegniamo ad una vita banale e senza futuro, senza speranze, senza sogni. La proposta del tempo di Avvento scuote questo modo rassegnato e abitudinario di vivere. La Parola di Dio infatti ci mette in guardia contro il lasciarci sopraffare da uno stile di vita egocentrico, ci richiama a non soccombere ai ritmi convulsi delle nostre giornate…….

Stare svegli e pregare: ecco come vivere questo tempo da oggi sino a Natale. Sì, dobbiamo stare svegli. Il sonno nasce dall'ubriachezza del girare sempre attorno a se stessi e dal restare bloccati nel chiuso della propria vita e dei propri problemi……..

L'Avvento ci invita ad allargare la mente e il cuore per aprirci a nuovi orizzonti. Non ci viene chiesto di fuggire dai nostri giorni e tanto meno di proiettarci verso mete illusorie. Al contrario, questo tempo è opportuno per avere un senso realistico di sé e della vita in questo mondo, per porci domande concrete su come e per chi spendiamo la nostra vita……

 

  

mons. Antonio Ribaldi

Vegliate e pregate, Gesù è vicino

 

 …………Nel Vangelo Gesù ci ammonisce su quanto avverrà nella sua ultima venuta alla fine dei tempi.
Ma noi sappiamo che a quel giorno ci prepariamo ora, perché la vita è un continuo 'tempo di avvento', attesa di Dio. Viene da domandarsi seriamente. interessa ancora qualcuno l'amore di Dio che si fa vicino, come uno di noi, con il Natale di Suo Figlio Gesù? Fa ancora sussultare il cuore di gioia sapere che - anche se praticamente non ne teniamo conto - siamo con certezza 'nel Cuore del Padre'? Riempie ancora di sorriso la nostra vita il desiderio - almeno - di avere Dio vicino?........

Credo proprio che l'Avvento sia il tempo in cui Dio cerca, in modo speciale, di farsi strada per trovare l'angolo di casa nostra dove poter finalmente nascere. E che stupendo Natale, per noi, se trovasse posto!
Forse si nasconde dietro i dubbi o le sofferenze che tante volte rendono scura la nostra esistenza, come se la vita fosse una domanda in cerca di risposta……..

Preghiamo:

Padre nei cieli, tutti guardiamo con attesa al futuro: abbiamo bisogno di speranza. Attorno a noi vediamo tanti problemi nelle persone, nelle famiglie, nella vita sociale e politica. A volte abbiamo l'impressione che il male sia più forte del bene, che l'egoismo prevalga sull'amore, che la discordia distrugga la pace. Abbiamo bisogno di speranza. Nel Tuo Figlio, fatto uomo per noi, Tu ci hai fatto una promessa di bene: rafforza la nostra fiducia in Te, alimenta la nostra speranza.

 

 

 Agenzia SIR

……… Chi non conosce la paternità di Dio vive il tempo "senza un padre" perché non sa di venire da lui e di tornare a lui. L'uomo tramortito dalla paura è curvato sotto il peso dell'angoscia. Ha paura di vivere, forse più che di morire……. I fatti che disorientano e spaventano, per noi cristiani sono il segno che l'ora della salvezza si avvicina……….. È la vita che non porta da nessuna parte che spaventa fino alla morte; è la mancanza di speranza che uccide. La liturgia dice al cristiano, con assoluta sicurezza, dove nasce e verso dove è diretto.…….. Tempo di attesa, l'Avvento è tempo di gioia perché ogni venuta di Cristo è dono di grazia e di salvezza, ma è anche tempo d'impegno perché ci spinge a vivere il presente come tempo di responsabilità e di vigilanza. La "vigilanza" sta a dire la necessità - l'urgenza! - di un'attesa viva ed operosa…. Il modello dell'avvento e dell'attesa sono le donne, le madri. Loro sanno cosa vuol dire aspettare…..

 

 

II domenica d’Avvento Anno C

6 Dicembre 2009

Lc 3,1-6



Omelia (audio)

 
Enzo Bianchi




III domenica d’Avvento Anno C

13 Dicembre 2009

Lc 3,10-18



P. Gregorio Battaglia

Omelia (audio)

 
 
mons. Vincenzo Paglia 
E noi che cosa dobbiamo fare? 
 

mons. Antonio Riboldi 
Natale è vicino: che cosa dobbiamo fare?  



IV domenica d’Avvento Anno C

20 Dicembre 2009
Lc 1,39-45



P. Gregorio Battaglia
Omelia (audio)

Natale del Signore
25 Dicembre 2009





mons. Vincenzo Paglia 
Omelia della Veglia della Notte di Natale


Enzo Bianchi
Omelia della Veglia della Notte di Natale



P. Gregorio Battaglia

Omelia della Messa dell'Aurora    (audio)



Sacra Famiglia Anno C

27 Dicembre 2009
Lc 2,41-52











Maria SS. Madre di Dio

1 Gennaio 2010
Lc 2,16-21




P. Gregorio Battaglia
Omelia
(audio)




Enzo Bianchi
Maria Madre di Dio






II Domenica dopo Natale
SS. Nome di Gesù
3 Gennaio 2010
Gv 1,1-18








 

 

Epifania del Signore
6 Gennaio 2010
Mt 2,1-12


P. Gregorio Battaglia
Omelia
(audio)

Enzo Bianchi



nons.Dionigi Tettamanzi
Omelia integrale dell'Epifania


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