IL LAVORO A BOLOGNA

Modi, persone, innovazioni tecnologiche nell’industria

- Studio di un caso -

I bambini e le bambine della classe quarta hanno ricercato le tracce per ricostruire fatti e situazioni  del passato, delimitando il campo d’indagine al tema del lavoro, a partire dalla  situazione presente, secondo un percorso che prevede l’allargamento graduale dell’arco temporale, con riferimenti costanti alla realtà del proprio territorio.

Guardando verso nord, dalla via Mattei, osserviamo che alle case si uniscono i grandi fabbricati di alcune industrie e le costruzioni di alcune imprese artigiane. Abbiamo cercato di individuare la zona sulla pianta della città e abbiamo scoperto che molte strade hanno il nome delle attività prevalenti in quella parte del nostro quartiere o si riferiscono a produzioni importanti per la città. 

Abbiamo individuato ben 25 vie con nomi che si riferiscono all’artigianato e all’industria! Per cercare conferme abbiamo consultato un atlante aggiornato, dove, alla voce <economia>, abbiamo letto l’elenco delle attività produttive bolognesi, trovandovi piena corrispondenza. A quale periodo risalgono le sue origini? Dopo aver letto, da alcuni testi di consultazione, che “l’Ottocento era stato il secolo del grande sviluppo industriale”, che aveva diffuso le “innovazioni tecnologiche” della rivoluzione industriale, ci aspettavamo di trovare l’applicazione delle macchine al sistema di fabbrica nello stesso periodo anche a Bologna. 

Visitando il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna abbiamo, invece, fatto una scoperta: la presenza di opifici idraulici che, fin dal XIV sec., avevano applicato l’energia prodotta dalle ruote ad acqua dei mulini ai FILATOI DA SETA.

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