La Chiesa della Addolorata
La
suggestiva visione della splendida facciata barocca della chiesa
dell'Addolorata emerge dal fornice dell'Arco omonimo.
L'inizio della sua costruzione č fatto risalire al 1739,
ad opera della committente Confraternita intitolata ai Sette dolori
della Beata Vergine Maria, fondata da Mons. Emilio Cavalieri, vescovo di
Troia e zio
materno di Sant'Alfonso de' Liguori,
La suggestivitą di questo luogo di culto č conferita
dall'originalitą dell'impatto scenografico della
facciata, dai toni armoniosi e leggermente ondulati.
Di pregevole fattura l'ornato della cornice che circonda il finestrone mistilineo
ed il raccordo delle volute
laterali dell'altana col tamburo del tetto. Tutti elementi che lasciano supporre
che l'opera porti la firma di un architetto o artista di
grande valore. In proposito, in mancanza di
documentazioni storiche certe, alcuni studiosi dell'arte fanno
ritenere che l'opera sia di Domenico Antonio Vaccaro.
L'interno della chiesa, a forma di ellisse, uno dei motivi ricorrenti dell'architettura religiosa barocca,
evidenzia i preziosi intarsi dell'altare maggiore,
proveniente dalla Chiesa di S. Secondino di Troia e le
tele della "Sacra famiglia al lavoro" di Francesco de
Mura e "Cristo morto trasportato al sepolcro" di
Vincenzo De Mita. Sull'altare di destra, una tela di scuola napoletana dell'inizio del XIX
sec. ce ritrae "S. Filippo Benizi in atto di guarire un infermo"
Ma al di lą del valore estetico di questo luogo č il
valore simbolico di questa chiesa ad assumere una grande
importanza per la popolazione foggiana. La Chiesa della
Addolorata rappresenta con la Cattedrale il luogo di
culto per eccellenza, in quanto č da questo tempio che
il Venerdi Santo esce la statua
della Madonna Addolorata per accompagnare l'urna del Cristo Morto, lo
"Scarabattolo".
Un rito religioso di antiche
tradizioni dai toni struggenti e molto
sentito dalla popolazione. |