Un’ulteriore modalità di considerare il rapporto tra online ed offline e, se vogliamo, un ulteriore passo avanti in tal senso, è costituito dall’approccio relazionale di Cerny, Baym e Kendall le quali parlano di fasci di relazioni c e si estendono trasversalmente a contesti virtuali differenti ed a contesti non virtuali , non definendo quindi i rapporti tra virtuale e reale né in termini di riflessione del secondo nel primo né tantomeno di opposizione, bensì in termini di complementarità nella costruzione dell’identità nell’ambito, però, di specifici gruppi caratterizzati dall’uso della CMC in quanto l’approccio relazionale è caratterizzato da uno sforzo di contestualizzazione delle pratiche osservate in rete.

Sugli stessi principi si fonda l’analisi di Christine Hine (una selezione di testi è disponibile in questa pagina) che però, nel dar vita a ciò che potrebbe essere definita  “etnografia connettiva”, sceglie come oggetto di studio non un luogo ma un argomento più utile ad evidenziare la complessità del virtuale il cui uso assume significati diversi a seconda delle forme in cui si articola e dei contesti in cui si inserisce.

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