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L'approccio sociolinguistico. Secondo questo tipo di approccio, l'identità online rivelerebbe comunque le caratteristiche di genere sessuale che le sono proprie nell'offline. Il gender switching, infatti, sarebbe proibito, nella CMC, dalla presenza di marcatori linguistici socialmente riconosciuti (anche per via inconscia) che continuamente connoterebbero l'identità sessuale degli attori in comunicazione.

 Jennifer Vaughn Trias e Susan Herring sono le due ricercatrici che più hanno approfondito la questione. Per quanto riguarda la Trias, qui è proposta una sintesi del suo lavoro di ricerca incentrato sulle marche linguistiche di genere espresse nelle chat. Anche la Herring si interessa dal punto di vista linguistico delle differenze di gender messe in pratica nei contesti CMC legato, però, ad un punto di vista etico per cui sulla rete l'utenza maschile, tramite le sue formulazioni testuali, tenderebbe a ripetere i propri modelli culturali e i rapporti di dominio tipici dell'offline. In questo link è possibile approfondire questi concetti.

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Identità, rete, canale e postmodernismo