Karl Marx
(Treviri, 1818 – Londra, 1883)

Karl Marx faceva parte di una famiglia di origine ebrea della media borghesia, convertitasi al protestantesimo poco prima della sua nascita, che viveva in una città renana, Treviri, passata sotto il controllo della Prussia con il Congresso di Vienna, dopo essere stata sotto il dominio francese per circa un ventennio.
La vita di Marx si svolse in un periodo storico di forti tensioni e rivolgimenti, in cui l’assetto licenziato a Vienna in clima di restaurazione veniva attaccato da movimenti rivoluzionari che, pur mostrando diversi gradi di maturazione e variando anche nettamente da Paese e Paese (a seconda dello sviluppo politico e sociale), riuniva due grandi componenti: le spinte verso l’unità o l’indipendenza nazionale da un lato, la volontà di cancellare i residui feudali ed assolutistici che ancora caratterizzavano la scena europea dall'altro.
Entro questo clima, dunque, avviene la formazione di Marx, che nel corso della sua vita ebbe grandi difficoltà di carattere sia politico, sia economico: le sue posizioni contestatarie e radicali lo costrinsero a frequenti spostamenti da un Paese all’altro. Dopo aver studiato tra Berlino e Bonn, si trasferirà a Parigi, poi sarà costretto ad andare a Bruxelles, tornerà in Germania per un breve periodo e, quindi, ancora una volta espulso, si stabilirà dal 1849 in Inghilterra, dove vivrà sino alla morte.
Da segnalare la stretta e longeva collaborazione ed amicizia con Friedrich Engels (Barmen, 1820 – Londra, 1895), autore di un’indagine sociologica classica sulla condizione urbana dal titolo “La condizione della classe operaia in Inghilterra”. Con lui scriverà alcune delle sue opere più note, a partire dal “Manifesto del partito comunista” del 1848.
La riflessione marxiana è ampia e complessa, caratterizzata da un approccio multidisciplinare in cui si intrecciano filosofia, economia e sociologia.
Si può certamente affermare che sin dalle prime riflessioni giovanili egli abbia avvertito fortemente il problema della combinazione tra riflessione analitico-filosofica e capacità di intervento sulla realtà sociale in un mondo in continuo mutamento.
La sua analisi del modo di produzione capitalistico ha offerto concetti e stimolazioni che hanno avuto un riconosciuto impatto in ambito politico e che ancora oggi sono oggetto di dibattito in campo scientifico e sociale: i temi più ‘riconoscibili’ sono legati all’interpretazione economico-materialista della storia, il materialismo storico; alle posizioni relative alla stratificazione sociale ed all’antagonismo di classe tra capitalisti e proletari; alla definizione dell’alienazione nella sfera socio-economica; al profondo studio del significato e delle trasformazioni del lavoro entro la teoria dello sfruttamento.

Opere da cui sono stati estratti i brani:

K. Marx, F. Engels, L’ideologia tedesca, Editori Riuniti, Roma, 1972; opera redatta originalmente tra il 1845 e il 1846, ma pubblicata solo nel 1932
K. Marx, F. Engels, Manifesto del Partito comunista, Editori Riuniti, Roma, 1964; opera originalmente pubblicata nel 1848
K. Marx, Per la critica dell’economia, Editori Riuniti, Roma, 1971; opera originalmente pubblicata nel 1859
K. Marx, Il capitale. Critica dell’economia politica, Editori Riuniti, Roma, 1994, tre Libri; l’opera completa è in tre libri: il primo fu pubblicato nel 1867, il secondo ed il terzo uscirono postumi rispettivamente nel 1885 e nel 1894 grazie al lavoro di Engels
K. Marx, Miseria della filosofia. Risposta alla Filosofia della Miseria del signor Proudhon, Editori Riuniti, Roma, 1973; opera originalmente pubblicata nel 1847
K. Marx, Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte, in K. Marx, Rivoluzione e reazione in Francia 1848-1850, a cura di L. Perini, Einaudi, Torino, 1976; l’opera fu originalmente pubblicata nel 1852
K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, a cura di N. Bobbio, Einaudi, Torino, 1968; pur se redatta nel 1844, l’opera fu originalmente pubblicata solo nel 1932