Auguste Comte, nato da famiglia cattolica e monarchica, vive il periodo del suo ingresso nella fase adulta in clima di Restaurazione, ma la sua predisposizione politica si può presto dire di tipo repubblicano-liberale ed egli è affascinato dalle idee rivoluzionarie. Uno
dei momenti chiave della sua vita è l’incontro con Saint-Simon,
socialista, detto ‘il filosofo dell’industrialismo’, di cui diverrà
segretario a soli 19 anni. La collaborazione continuerà per sette
anni e si interromperà per divergenze sia intellettuali, sia legate
a conflitti sulla titolarità di scritti e pubblicazioni.
La
sua biografia è caratterizzata da una costante precarietà
lavorativa come docente, da vicissitudini di tipo affettivo-sentimentale
e da problemi relativi a crisi nervose, ma anche da una fama che arriverà
ad oltrepassare i confini francesi.
Comte
è passato alla storia come ‘il maestro del positivismo’, ma anche
per essere stato colui che - dapprima in una lettera inviata all’amico
Valat nel 1824, poi nel quarto dei sei libri della sua opera forse più
nota, il Corso di filosofia positiva, pubblicato nel 1839 – ha coniato
il termine di ‘sociologia’, precedentemente tradotta come fisica sociale.
All’interno
delle sue ampie e documentate riflessioni è possibile individuare
alcuni temi ed aspetti principali.
In
primo luogo il metodo positivo
L’oggetto
di studio della sociologia
Nella
consapevolezza che quella che egli sta vivendo è una società
‘di transizione’, che dalla società ‘teologico-militare’
porterà alla società ‘scientifico-industriale’, già
visibile nei suoi caratteri fondativi, Comte ritiene che siano necessari
due elementi per favorire lo sviluppo: l’ordine
e il progresso
Il
ruolo della scienza positiva è quello, allora, di promuovere
quella ‘rivoluzione educativo-intellettuale’ che, sola, può condurre
al pieno ingresso nella società in cui la scienza avrà
il potere spirituale, entro una condizione generalizzata di cooperazione
sociale ed economica.
Antologia di brani I brani riportati sono tratti da A. Comte, Corso di filosofia positiva, a cura di F. Ferrarotti, Utet, Torino, 1979 (I ediz. italiana: 1967), 2 voll. L’edizione originale è Cours de philosophie positive, Ed. Rouen, Paris, 1830-1842. |