I ritratti di Henry Cartier
Bresson
«Fare fotografie è trattenere
il respiro quando tutte le proprie facoltà convergono di
fronte alla realtà che fugge. È in quel momento
che eseguire alla perfezione un’immagine diventa una grande
gioia fisica e intellettuale».
Con queste parole Henry Cartier-Bresson (1908-2004),
ha descritto la sua opera di fotografo in giro per il mondo per
più di cinquant’anni.
Mai prima di lui il soggetto ripreso, colto dalla
storia o dalla vita di tutti i giorni, era stato trattato con
tanta intelligenza d’analisi, acume di visione ed equilibrio
nella composizione.
La costante armonia tra forma e sostanza, ma anche la notevole
economia dei mezzi impiegati, pongono Henri Cartier-Bresson tra
i grandi classici della fotografia. ,I suoi occhi sono i fervidi
testimoni di più di cinquant’anni di storia.
dal 1921 fino al 1996 realizza una serie di ritratti fotografici
Sono ritratti scattati con estrema discrezione per cogliere attimi
fuggevoli e mai artefatti.
Ed è proprio da questi scatti che si riesce a comprendere
la grande abilità di un genio della fotografia, in grado
di far scattare l’otturatore della sua macchina fotografica
in una precisa frazione di secondo rivelatore
Grandi personalità del tempo, sono i protagonisti di questi
scatti.
Da Matisse Braque, Bonnard, Alberto Giacometti, André Breton,
Marcel Duchamp, Arthur Miller, Martin Luther King, , Truman Capote,
Simone de Beauvoir e tantissimi altri.
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