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L'inquinamento atmosferico
Introduzione
Con il termine generico di inquinamento atmosferico si
indica il degrado dell’aria causato dall’immissione di sostanze che ne
alterano le naturali caratteristiche chimico-fisiche. Queste sostanza
producono effetti sull’essere umano, sulla vegetazione o sui diversi
materiali e di solito non sono presenti nella normale composizione
dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore.
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Gli
inquinanti vengono generalmente distinti in due gruppi principali:
quelli di origine antropica, cioè
prodotti dall’uomo, e quelli naturali. |
Inoltre i contaminanti atmosferici possono anche
essere classificati in primari, cioè liberati direttamente
nell’ambiente, e secondari, che si formano successivamente in atmosfera
attraverso delle reazioni chimico-fisiche. I principali inquinanti primari
sono quelli emessi da processi di combustione di qualsiasi natura, ovvero
il monossido di carbonio, il biossido di carbonio, gli ossidi d’azoto,
le polveri e gli idrocarburi incombusti. Tali inquinanti sono soggetti a
fenomeni di diffusione e trasporto e subiscono trasformazioni
chimico-fisiche; di queste ultime particolarmente importante è la serie
di reazioni che avvengono fra gli ossidi di azoto (NOx) e gli
idrocarburi in presenza di luce solare. Questa catena di reazioni,
infatti, porta alla produzione di ozono (O3) e di altre specie
chimiche anche in fase particellare. L’insieme dei prodotti di tali
reazioni è una delle forme di inquinamento più dannose per
l’ecosistema ed è nota come smog fotochimico o smog estivo.
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