III

La povertà morale   (pietre, sabbia, fango)

 

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (8, 1-11)

Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.

Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: « Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici? ».

Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro:

« Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei ». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.

Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.

Alzatosi allora Gesù le disse: « Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata? ». Ed essa rispose: « Nessuno, Signore ».

E Gesù le disse: « Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più ».

Commento  

Nel mondo c'è pure una povertà "nascosta", impercettibile, impalpabile, ma ugualmente grave: quella della mente ottenebrata dall'ignoranza, quella del cuore schiacciato dalla colpa, quella dello spirito prigioniero del male…

Si è poveri quando si è così ottusi, da non saper distinguere il peccato dal peccatore. Si è poveri quando si usano le pietre come armi, invece che come mattoni. Si è poveri quando certe colpe pesano come macigni, su un cuore che ancora non si apre ad accogliere la misericordia divina.

Che cosa sta scrivendo Gesù sulla sabbia? Che cosa vi so leggere?

Rit.         Perdonaci, o Signore.

Quando siamo schiacciati dal peso dei nostri peccati…

Quando non abbiamo il coraggio di reagire al male e di resistere alle tentazioni…

Quando ricadiamo nelle solite colpe…

Quando puntiamo il dito contro le miserie altrui…

Quando ci preoccupiamo di più della pagliuzza nell'occhio del fratello e non ci curiamo affatto della trave nel nostro…

Quando siamo precipitosi nel condannare ed esitanti nel comprendere e nell'incoraggiare…

CRISTO PATÌ PER VOI   (1Pt 2,21-25)

Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme:

 

22egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca,

23oltraggiato non rispondeva con oltraggi,  

e soffrendo non minacciava vendetta,

 

ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia.

         

24 Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce,

 

perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; 

25 dalle sue piaghe siamo stati guariti.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

 

Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.  

Canti

GESÙ PERDONACI

Gesù perdonaci, che abbiam peccato,

abbi pietà, o Signore.

1.   A te, Signore, ricorriam fidenti,

misericordia noi da Te speriamo:

non ci respinger, Tu che ci hai redenti.

2.   La nostra vita scorre nei dolori,

il nostro cuore non resiste al male.

La grazia tua sani i nostri errori.

3.   Tu per salvarci non hai disdegnato

di sopportare questa nostra vita:

fino alla morte ti sei umiliato.

TI ESALTO

Ti esalto Dio mio Re, canterò in eterno a Te.

Io voglio lodarti, Signor e benedirti, ora e sempre.

1.   Il Signore sostiene chi vacilla

e rialza chiunque è caduto;

gli occhi di tutti ricercano il suo volto,

la sua mano provvede loro il cibo.

Croce di Cristo, porto dei salvati

Croce di Cristo, sapienza dei giusti

Croce di Cristo, gloria dei redenti

Croce di Cristo, diadema dei santi


IV - La povertà affettiva
V  - La povertà personale
VI - La povertà radicale

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