V La
povertà personale (manette, catene, numero di
prigionia) |
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la
tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Giovanni (18, 3. 12-13) Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. Allora il
distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo
legarono e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che
era sommo sacerdote in quell'anno. Dal Vangelo secondo Marco (14, 46-49) Essi gli
misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei
presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise
l'orecchio. Allora Gesù disse loro: « Come contro un brigante, con spade e
bastoni siete venuti a prendermi. Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel
tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture! ». Dagli Atti degli Apostoli (12, 1-6) In quel tempo
il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa e fece uccidere
di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che
questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i
giorni degli Azzimi. Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo in
custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo
comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. Pietro dunque
era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla
Chiesa per lui. E in quella
notte, quando poi Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro
piantonato da due soldati e legato con due catene stava dormendo, mentre davanti
alla porta le sentinelle custodivano il carcere. Commento La
libertà è come la salute: ti accorgi quanto essa sia importante quando non ce
l'hai più. Che povertà, quella del carcerato! Non poter più disporre neppure
di te stesso, del tuo corpo, delle tue mani… Non aver più libertà di
movimento e di azione. Al massimo, un'ora d'aria, ma non pura di monti… E la
tua persona incasellata in un numero, e le tue aspirazioni e i tuoi desideri che
si infrangono al sordo rumore di una chiave, di una porta che non sei tu a
chiudere per difenderti dagli altri, ma che sono gli altri a chiudere per
difendersi da te. «Io
sono la via, la verità e la vita… La verità vi farà liberi… » Eppure Lo
hanno legato e arrestato: hanno privato della libertà l'Autore della libertà! Ma
noi siamo veramente liberi? Dal DISCORSO DI SUA
SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II in visita al Parlamento
Italiano il 14 novembre 2002 8. Il carattere realmente umanistico di un corpo
sociale si manifesta particolarmente nell'attenzione che esso riesce ad
esprimere verso le sue membra più deboli. Guardando al cammino percorso
dall'Italia in questi quasi sessant'anni dalle rovine della seconda guerra
mondiale, non si possono non ammirare gli ingenti progressi compiuti verso una
società nella quale siano assicurate a tutti accettabili condizioni di vita. Ma
è altrettanto inevitabile riconoscere la tuttora grave crisi
dell'occupazione soprattutto giovanile e le molte povertà, miserie ed
emarginazioni, antiche e nuove, che affliggono numerose persone e famiglie
italiane o immigrate in questo Paese. È grande, quindi, il bisogno di una
solidarietà spontanea e capillare, alla quale la Chiesa è con ogni impegno
protesa a dare di cuore il proprio contributo. Tale solidarietà, tuttavia, non può non contare
soprattutto sulla costante sollecitudine delle pubbliche Istituzioni. In
questa prospettiva, e senza compromettere la necessaria tutela della sicurezza
dei cittadini, merita attenzione la situazione delle carceri, nelle quali
i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Un segno
di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe
una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne
l'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella
società. Canti APRI LE TUE
BRACCIA Hai cercato la libertà lontano, hai trovato la noia e le catene; hai vagato senza via, solo con la tua fame. Apri le tue
braccia, corri incontro al Padre: oggi la sua
casa sarà in festa per te. Se vorrai spezzare le catene troverai la strada dell’amore; la tua gioia canterai: questa è libertà I tuoi occhi ricercano l’azzurro; c’è una casa che aspetta il tuo ritorno, e la pace tornerà: questa è libertà. O
CIELI, PIOVETE DALL’ALTO
O cieli, piovete dall’alto, o nubi, mandateci il santo. O terra, apriti o terra, e germina il Salvatore. Siamo il
deserto, siamo l’arsura, Maranathà,
maranathà! Siamo il vento,
nessuno ci ode, Maranathà,
maranathà! Siamo le
tenebre, nessuno ci guida: Maranathà,
maranathà! Siam le catene,
nessuno ci scioglie: Maranathà, maranathà! Croce di Cristo, bilancia del giudizio Croce di Cristo, arma invincibile Croce di Cristo, forza dei martiri |
VI - La povertà radicale |