SATURNO è il sesto pianeta in distanza dal Sole. Assomiglia molto al pianeta Giove al quale segue, con una spessa atmosfera di idrogeno (75%) ed elio (25%), e si pensa che abbia un nucleo roccioso ricoperto da un oceano di idrogeno metallico liquido ed una coltre di idrogeno molecolare e ghiacci di vario genere. Come Giove ha una rotazione differenziale: la sua superficie visibile, infatti, non è solida, ma ha una densità inferiore a quella dell'acqua, la più bassa del Sistema Solare. Saturno possiede anche un'alta velocità di rotazione (10 h, 40 min) che influenza sia la forma che la stratificazione atmosferica: lo schiacciamento ai poli e la colorazione in bande chiare e scure parallele all'equatore ne sono la conseguenza, come su Giove. Anche Saturno mostra formazioni atmosferiche a lungo termine, simili alla grande macchia rossa di Giove, e le diverse tonalità delle bande sono dovute a differenze nella composizione chimica (composti di zolfo e di fosforo) e nello spessore delle nubi. Come Giove, inoltre, anche Saturno ha un intenso campo magnetico e irradia più energia di quanta ne riceva dal Sole: al suo interno si raggiungono i 12.000 gradi Kelvin, probabilmente per lo stesso processo di contrazione che si osserva su Giove. Saturno affascina soprattutto per la successione di anelli concentrici con diametri leggermente diversi. Essi sono costituiti da polveri, corpuscoli di ghiaccio, e di ghiaccio secco (anidride carbonica), di roccia ghiacciata in orbita intorno al pianeta, che mostrano un ampio spettro nella massa, nelle dimensioni (comprese tra un centimetro ed alcuni metri) e nella forma. Questo sistema di anelli ha una struttura molto complessa: al telescopio se ne vedono due o tre separati da spazi solo apparentemente vuoti. In realtà esso si estende senza soluzione di continuità per circa 65.000 Kilometri: l'anello più interno orbita al limite dell'atmosfera, quello più esterno si allontana dal bordo visibile del pianeta di circa 250.000 Kilometri. Il suo spessore invece è ridottissimo: in media qualche kilometro. Poiché tutti gli anelli sono disposti sul piano equatoriale del pianeta, e dal momento che l'asse di rotazione è inclinato rispetto al piano dell'orbita, osservati da Terra essi cambiano aspetto col passare del tempo, e a intervalli di quasi 14 anni e mezzo scompaiono alla vista, trovandosi di taglio rispetto all'osservatore. L'origine degli anelli di Saturno è ancora sconosciuta: potrebbero aver origine da uno o più satelliti frantumati dalle forze di marea, ma è più probabile che essi siano ciò che resta del materiale primordiale che, a causa dell'eccessiva vicinanza dei grandi pianeti, non si è aggregato a formare un satellite, d'altra parte nessun pianeta ha catturato tanta "spazzatura spaziale" quanto Saturno: Voyager 1 ha localizzato asteroidi, rocce cosmiche, ammassi di polveri, piccole lune, blocchi ghiacciati in quantità davvero enormi. Saturno ha numerosissimi satelliti, 18 dei quali maggiori, solo Titano però, conosciuto già prima dell'invio delle sonde, è abbastanza grande: delle dimensioni di Ganimede, è maggiore di Mercurio ed è interessante perchè ha un'atmosfera composta di azoto, metano, ammoniaca, idrocarburi ed acetilene, che si pensa sia la miscela di gas simile all'atmosfera della Terra primitiva, e quindi si ritiene che Titano sia uno dei corpi extraterrestri più adatti alla formazione della vita. Purtroppo la densissima atmosfera non ci permette di vedere alcun particolare della superficie di Titano, e si presume soltanto che sia simile alla superficie della Terra primordiale: le sonde hanno rivelato la presenza di acqua e di rocce, e si pensa che intorno ad un cuore roccioso si stenda una coltre ghiacciata. Poichè non ha campo magnetico e a volte si trova lungo la sua orbita fuori dalla magnetosfera di Saturno, resta esposto al vento solare: si suppone che tutto ciò possa contribuire a produrre un'evoluzione chimica verso la vita. Sarà compito della sonda che giungerà nel 2004 su questa luna di Saturno verificare quanto fino ad ora si è supposto.
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