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C'è chi la chiama intolleranza quest'ombra che avanza,
che incalza, che aumenta di potenza: figlia di arroganza e di ignoranza,
ragione di vita di chi ha perso la coscienza e crede ciecamente nella
supremazia di una razza sulle altre: no, non è la mia questa visione della
vita, e la partita non è vinta finché non è finita ed io l'ho appena
cominciata. Una manciata di dadi è stata tirata e la valanga di facce
numerate non si è ancora fermata, non si ha il risultato: ci han provato
a stabilirlo a priori chi è dentro e chi è fuori, chi è uno e chi è
zero, chi è bianco e chi è nero. Ma questa è l'opinione di una parte,
non è la più importante, è solo quella del più forte e non abbiamo
scampo di fronte alla morte. Far come il gatto e il topo non è lo scopo
di questo gioco di ruolo guidato da un master senza scrupoli, l'odio fra
i popoli, i forti sui deboli; che sono abili a crearsi alibi indimostrabili,
che accampano ragioni futili ma incontestabili, che negano tutti i diritti
ai propri simili in nome di una giustizia propria degli uomini soltanto
nella forma, non negli intenti: sei grosso? Ti rispetto se no calci sui
denti. Diversi nell'aspetto siamo scritti in mille lingue... ma siam libri
di sangue... tutti libri di sangue...
Siamo libri di sangue, volumi di storia futura, diversa cultura ma identica
natura: è inutile negarlo, questi sono i fatti, il prologo e l'epilogo
uguali per tutti: farabutti, politici corrotti, uomini dotti, mafiosi,
poliziotti; non c'è spazio per nessuna distinzione, siam tutti membri
di una stessa nazione ZULU. E quando un uomo è nudo è nudo e nessuno può
dire se quest'uomo sia buono o cattivo, figurati se importa poi come si
vesta: una bestia in divisa resta una bestia, chiamata a tutelare i diritti
di chi? è successo a brother Rodney King, colpevole del crimine di esser
nato nero nella buia capitale dell'impero del denaro. Colpo su colpo,
battuto come un polpo, legato, incaprettato e trascinato per lo scalpo
documentato, l'hanno filmato, pagine d'odio scritte sul selciato, vergate
col sangue di un uomo innocente, impotente, che con quei bastardi non c'entrava
niente, ma cara gente quotidianamente, succede anche in italia, ma non
si sente. Lentamente, inesorabilmente la sabbia del tempo ricopre la mente.
Ogni giorno d'ogni mese d'ogni anno in tutto il mondo la violenza comanda
le azioni di uomini e nazioni: sesso, razza, religioni, non mancano occasioni
per odiare, ma dobbiamo ricordare che siamo libri di sangue.. tutti libri
di sangue...
Pagine e pagine e pagine di sentimenti, emozioni, decisioni, ripensamenti:
fitte pagine scritte, anime trafitte dal dolore divedersi diversi, costretti
a inscenare una farsa perversa inquesto universo di sole comparse percorso
dall'odio o fingi o sei perso! No, mi rifiuto di accettare questa logica
contorta di chi non vuole amare ma vuole giudicare dalla copertina una
persona: seduti in poltrona individui come questi governano il mondo e
lo sfondo si riempie di morte e sconforto, il rapporto s'incrina: inevitabilmente
discendiamola china. Già lunga è la lista di ottusi soprusi ma più
passa il tempo più crescon gli abusi su donne umiliate dai capi d'azienda
sei "brava" c'hai il posto, se no alzi le tende! Su uomini nati lontano,
troppo a sud per tendergli la mano: carcasse fumanti sui campi di sole,
migliaia di gole gonfie di parole di dolore, spine nel cuore di quelli
che vedon marcirei propri fratelli, popoli usati come merce di scambio:
mi oppongo. A patti non scendo con questa realtà e non mi va... e non
mi va... e non mi va che "patibolo" sia il titolo del nuovo capitolo che
stiamo per scrivere: forza, capitelo! Usiamo più il cuore e un pò meno
le spranghe, perché siam libri di sangue...
Frankie Hi NRG
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