IL NUMERO
PERFETTO
- SEIMEI -
Dediche: Alle mie sorelle, alle mie bambine, alle mie nipoti,
alle mie amiche di chatta, a Naika e a Malinka. Vi voglio bene! Capitolo 24 "Ma non eri tu quello stanco?" chiese Hanamichi un po' sconcertato. Quel ragazzo era una contraddizione vivente. "Amore sei sicuro di sentirtela?" chiese Mito premuroso. "E me lo domandi?" rispose il volpino baciandolo... Mito si dimenticò in un sencondo di tutto quello che Rukawa aveva detto prima nella loro stanza, e lo strinse forte a se, spingendo i suoi finachi contro i propri, mentre Rukawa gli abbracciava la vita con le gambe. Mito era in piedi di frionte al tavolo e Rukawa vi era seduto sopra. Hanamichi allora si mise dietro a Yohei, baciandogli con decisione i collo, e infilando le mani fra lui e Rukawa, per accarezzare il petto muscoloso della Kitsune. Tra un gemito e l'altro, Kaede si ricordòdella panna. Si staccò dai suoi ragazzi. Mito e Sakuragi rimasero in piedi di fronte a lui. Rukawa si tolse lentamente la maglietta, come era solito fare quando voleva eccitare i compagni. Poi prese i due spray e li consegno nelle mani dei due. Mito e sakurragi li presero e sogghignarono. Hanamichi si avvicinbò per primo al corpo solido e chiaro della
volpe, disegnando un cuore di panna sul suo ventre. "Questo il simblo del nostro amore, Kaede" disse yohei prima
di affondare la lingua in quella morbidezza al cacao. Yohei prese su un dito la panna della H e Hanamichi quella dell Y. Portarono le dita alla bocca di Ru, che leccò avido, fino a che le dita non tornarono rosa. "Ora ci apparteniamo" disse Hanamichi, abbassandosi a baciare
Rukawa. Entrambi i ragazzi inziarono a mordere e ed asaggiare la pelle zuccherina del volpino, leccando via il cuore e la freccia. Rukawa gemette, mentre i due ragazzi gli mordicchiavano e assaggiavano i capezzoli, passando la lingua attorno all'aureola rosata. Ancora un gemito, stavolta più forte. Le mani esperte di Yohei si erano intrufolate nei boxer di Ru, sfiorando appena la virilità tesa del compagno. Mito e Sakuragi sfilarono con una sola mossa i restanti indumenti della volpe, che ora era gloriosamente nudo di fronte a loro, semi sdraiato sul tavolo di legno. Hanamichi prese la panna e ne spruzzò un po' sulla punta del pene della volpe, che gemette al contatto di quela nuvola fresca. "Mmm... questo è il gelato più buono del mondo" commentò Hanamichi, mentre copriva con la propria bocca il membro di Rukawa, succhiando la panna, e anche quello che c'era sotto. Yohei, nel frattempo, aveva cosprso di panna al cacao i testicoli e la linea che da essi porta alla piccola fessura, e aveva iniziato a mangiarla, stando bene attento a passare più volte su quelle che ormai sapeva benissimo essere le zone erogene del volpino. Gli ansiti di Rukawa andarono sempre aumentando, man mano che le lingue abituate e vogliose dei suoi due amanti ricoprivano il suo corpo, leccando via quella dolcezza vaporosa. Con un gemito acuto che tagliò l'aria come una lama affilata, Rukawa unì la propria panna a quella ancora presente sul suo corpo, accontentando le gole assetate di Mito e Sakuragi. "E' stato... è stato... cavolo!" disse il volpino ansimante. L'orgasmo era giunto lento e atteso, in un crescendo di sensazioni sempre più forti, fino a che il suo corpo non era stato percorso da una scarica elettrica fresca e liberatoria, come un fulmine che attraversa d'un tratto il cielo calmo dell'estate. Senza dubbio alcuno uno dei migliori orgasmi della sua vita. Seza dire nulla, Hanamichi sollevò più in alto le gambe stanche del numero undici dello Shohoku, penetrandolo con un dito. Rukawa spinse d'istinto i fianchi verso quella mnano grand e forte, incitando Hanamichi ad aumentare il numero delle dita, che infatti divennero prima due, poi tre e infine quattro. Rukawa spingeva su quella mano, mentre sentiva le dita lunghe di Hanamichi muoversi dentro di lui ad un ritmo costante. Poi l'intruso scomparve. Rukawa sentì leproprie corde vocali emettere prima un gemito di disappunto, e poi di piacere, quando avvertì la punta del membro gonfio di Sakuragi premere sula sua entrata. Mito intanto si stava occupando del Tensai. Con una mano massaggiava la piccola fessura, allargandola con le dita, provocando scariche assurde di piacere in Hanamichi, che stava dedicando lo stesso trattamento a rukawa. Non appena Yohei si accorse che i suoi ragazzi erano ormai una cosa sola, entrò anche lui a far parte di quell'unione, aggiungendo i propri gemiti al coro eccitato formato dagli altri due. Un susseguirsi di canzoni sensuali unì quelletre anime destinate per l'ennessima volta. In un ultima, tesissima, scala di piacere, i tre vennero insieme, riversando uno sull'altro e uno nell'altro il proprio succo dolceamaro. Stanchi, ricaddero uno sull'altro, su quel tavolo ormai sporco di panna, sperma e sudore, simbolo di quell'amore che era appena stato consumato. Il primo a riprendersi fu yohei, che si affrettò a liberare Hanamichi
dalla "Forse dovremmo andare a lavare la tovaglia..." disse Yohei
ridacchiando. "Siamo dei cessi" disse Hanamichi guardando a sua volta il
disastro che avevano combinato. "Già, così approfittiamo dei materassi che ci sono nel deposito accanto..." controbattè Rukawa, che quella sera sembrava aver dimenticato la stanchezza declamata solo un'ora prima. I tre ragazzi sorrisero, presero la tovaglia e, abbracciati si diressero verso la lavanderia. E' una cosa risaputa. Il sesso resta il modo migliore perfare la pace... -Owari capitolo 24- Hana: GRANDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!! |