IL NUMERO PERFETTO
- SEIMEI -

Dediche: A Nausicaa, e a tutti quelli che leggono le fic di Nausicaa... è o non è un mito sta ragazza? Anche a Calipso e a Greta che sono bravissime! Continuate così che siete grandi!

Capitolo 23
La lite

L'ora di cena fu piuttosto movimentata.
Un sacco di occhi curiosi guardavano senza farsi notare i luminosi sorrisi che si stagliavano sui visi di tre componenti del Kainan.

Kyota, Maki e Jin sembravano davvero in estasi quella sera.
Si portavano il cibo alla bocca più per inerzia che per fame, e, tra un boccone e l'altro, lunghi sospiri uscivano dalle loro gole.

Yoriko si avvicinò al compagno, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
Sotto gli sguardi dei suoi due amanti e di Kogure, Nobunaga si alzò, seguendo l'amica fuori dal ristorante dell'albergo.

"Allora? Si direbbe che tu finalmente abbia fatto centro!" disse lei entusiasta.
"Non di certo per merito tuo!" sbuffò Kyota alterato.
"Ma scusa... io ho avuto un po' da fare..." piagnucolò lei offesa.
"Ho visto sorella! Sei stata grandiosa!" le rispose lui abbracciandola.

Aveva solo finto di essere arrabbiato.
In realtà era davvero felice per lei.

"Hai fatto un gran bel lavoro con Ayako e quella gallina!" si congratulò Kyota.
"Stanno bene insieme. Si compensano. Quello che manca ad Haruko lo mette Ayako."
"Quindi fascino, intelligenza, carisma..."
"Smettila di fare il cretino!" lo ammonì lei colpendolo piano sulla testa.
Anche se aveva proprio ragione^^.

Nel frattempo, nella sala da pranzo, i ragazzi discutevano fra di loro.
Urla e risate eccheggiavano in tutta la sala.
Solo ad un tavolo c'era quasi silenzio.
I suoi occupanti, infatti, erano impegnati in un bisbigliare fitto fitto, che dava l'idea di gran confidenze.
Era un tavolo da dodici.
E non sto nemmeno a dirvi chi erano i quattro terzetti seduti attorno ad esso.

"C'è una cosa che mi incuriosisce parecchio" disse Hanamichi sottovoce (Le parole Hanamichi e sottovoce non legano molto... NDRu Già, credo anche io NDSei ^^;;;;NDTutti).
"Cosa cosa?" chiesero gli altri altrettanto curiosi.
"Ma voi due" disse indicando Hanagata e Mitsui "Che diavolo ci facevate nel bosco, invece di essere a correre con noi altri?"

Sei componenti del gruppo arrossirono e abbassarono gli occhi.

"bhe... ecco... io..." balbettò Hanagata in leggerissimo imbarazzo.

"Do'aho" si sentì provenire dalla gola di Rukawa.
"Teme Kitsune! Cosa hai da dire?"

Rukawa roteò gli occhi e, guardando fisso il suo ragazzo gli spiegò cosa ci facessero i loro amici nel bosco.

Hanamichi arrossì, e si scusò con gli altri.

Poi un pensiero attraversò la sua mente.

Qualcosa a cui Mito stava già pensando da qualche minuto.

Yohei si alzò dal tavolo sbottando uno "scusate" con rabbia mal celata, e si diresse verso le camere, seguito a ruota da Hanamichi.

"Ehi, che vi prende?" chiese Sendoh che non capiva.

"Chiedilo a quel deficiente!" rispose Hanamichi guardando malissimo Rukawa, che si alzò e li seguì.

Gli altri si guardarono e scoppiarono a ridere...

"L'amore non è bello se non è litigarello" disse Sendoh sorridendo.
"Per favore Akira, zitto e mangia" lo sgridò Mitsui, mettendolo a tacere.


Nel frattempo, nella camera dei tre...

Hanamichi e Yohei erano seduti sul letto, con un'aria delusa e incazzata dipinta sul volto.
Stavolta erano davvero arrabbiati col kitsune.

"Si può sapere che diavolo vi è preso stavolta?" chiese Rukawa che davvero non capiva cosa avessero i suoi due raqgazzi.
O meglio, sperava che il motivo non fosse quello a cui lui stava pensando.
Ma invece...

"E ce lo domandi pure, razza di stronzo?" lo insultò Hanamichi, voltandogli le spalle.
"Se me lo dici forse posso capire..." rispose Rukawa cercando di mantenere la calma.

"Senti Kaede..." disse Mito "Ti pare logico che chiunque in questo albergo oggi abbia fatto del sesso nel bosco, tranne noi tre?"

"Bhe, ma scusa... ci stavamo allenando... e poi tu non c'eri..."

Mito iniziò a tremare.
La vena sulla tempia sinistra iniziò a pulsare vistosamente, e le mani strette a pugno confermavano ciò che Hanamichi temeva.
Era incazzato.
E di brutto anche. (di brütto brütto brütto NDHüber)

"Ti ricordi per caso perchè io non sono venuto a correre con voi?"

Rukawa riflettè per un secondo, ma Mito non aveva intenzione di aspettare.

FLASHBACK

"Allora, siete pronti a un po' di sano esercizio fisico?" chiese Hanamichi con uno sguardo molto eloquente.

"Certo!" aveva risposto Mito, ricambiando l'occhiata.

"Assolutamente no!"

Mito e Sakuragi trasalirono.

"Come no?"
"No!"
"Teme Kitsune! Perchè no? Non hai voglia anche tu di utilizzare questo pomeriggio in modo più produttivo di una corsa sfiancante?" sbottò Hanamichi che non credeva alle proprie orecchie.
La volpe più Hentai del globo terracqueo che rifiutava una scappatella nel bosco.
Adesso poteva aspettarsi di tutto.

"L'allenamento è l'allenamento. Per quanto mi possa piacere infrattarmi con voi due, se il coach dice che dobbiamo correre, ebbene correremo!" spiegò Rukawa, con lo stesso tono in cui avrebbe letto la lista della spesa.

"Ma se in questi giorni non abbiamo fatto altro che arrivare in palestra in ritardo?" gli ricordò Mito con un'aria piuttosto alterata.

"Questa è un'altra cosa! A correre ci saranno tutti! Verremmo sicuramente beccati. E poi sarebbe sospetto se tu Yohei venissi con noi. Insomma, tu non sei uno sportivo... e dieci miglia sono veramente lunghissime!"

Yohei si sedette sul letto, pensieroso.
La Kitsune non aveva tutti i torti.
Se Taoka li avesse beccati ad allontanarsi sarebbe stato un guaio.

"Basta che ci mettiamo in fondo, defilandoci alla prima occasione." suggerì Hanamichi speranzoso.
Sarebbe stato bello assaporare il gusto del rischio per una volta.
Come quando lo avevano fatto nella stanza del custode, con la porta aperta.
Era stato davvero molto, molto eccitante.

"Sentitemi. Lo facciamo tutti i santi giorni, anche due o tre volte... anche se per un pomeriggio saltiamo non muore nessuno... Scommetto che anche tutti gli altri si limiteranno a correre..."

Hanamichi e Yohei cedettero.
Se Rukawa si metteva in testa qualcosa nessuno poteva fargli cambiare idea.
Nemmeno loro.

FINE FLASHBACK


"Scommetto che anche tutti gli altri si limiteranno a correre..." disse Hanamichi con una vocetta stridula, per prendere in giro Kaede "Sti cazzi gli altri si limiteranno a correre... Si sono limitati a fare sesso, ecco cos'hanno fatto! Brutta kitsune rovina festini!"

Rukawa fece spallucce, sdraiandosi sul letto.

"Kaede... se ti addormenti puoi anche scordarti del sesso per un mese!"

Il volpino, che già si stava lasciando andare, si alzò in piedi, le braccia lungo i fianchi, gli occhi sui suoi due amanti.
Sul suo viso era comparsa un'espressione.
E non era nè di felicità nè di gioia.

"Adesso mi avete rotto. Quante storie perchè non ho voluto imboscarmi. Cavolo! Ma cosa credete che io sia? Una macchina per caso? Sono stanco! Lo volete capire? S-T-A-N-C-O, stanco!!!!! Credete che sia facile essere l'uke di tutti sempre e comunque? Mi piace, davvero, mi piace da morire, ma in una settimana me lo avevte fatto fare una ventina di volte! Volevo un po' di tregua! Ve l'ho detto, sono stanco! E ora ho pure fame..."

Rukawa, davvero prostrato per aver detto tutte quelle parole in una volta sola, si sedette sul letto, i gomiti appoggiati alle ginocchia, le mani premute sulle tempie.

Mito e Sakuragi erano allibiti.
Insomma...
Poteva anche dirlo prima quel cretino!

Si sedettero accanto a lui e lo abbracciarono stretto.

"Perchè non ce ne hai mai parlato piccolo?" gli disse Mito dolcissimo.

"Scusate... è che vi vedevo così felici..."

"Vabbè, quel che è fatto è fatto!" disse Hanamichi alzandosi e prendendo una mano di Rukawa.

"Sono le undici e mezza. La cucina sarà chiusa. Potremmo sgattaiolare dentro e mangiare qualcosa che ne dite?"

"Diciamo che siamo d'accordo!" risposero Kaede e Yohei all'unisono.

Stando molto attenti a non fare rumore, i tre uscirono dalla loro stanza e si diressero verso le cucine.

Era tutto spento.

Hanamichi girò piano la maniglia ed entrarono.

La cucina era davvero grande.

Al centro c'era un enorme tavolo di legno massiccio, con delle gambe robuste e una tovaglia stesa sopra.

Sulla destra la cella figorifera, gli scaffali e i refrigeratori per gli alimenti che vanno tenuti al fresco ma non ghiacciati (tipo i formaggi).

A sinistra i forni e la cucina a gas.

Rukawa si avvicinò al refrigeratore e si infilò praticamente dentro con la testa.

Ne riemerse dopo qualche minuto.
In mano aveva due contenitori di panna spray da due litri.
Una classica e l'altra al cacao.

Il volpino si sedette sul tavolo, appoggiando la panna su di esso.
Poi tese le mani verso i suoi due ragazzi.

"Venite un po' qua voi due" disse con un sorriso malizioso.

Quando si furono avvicinati prese gli spray e spruzzò un po' di panna sulla bocca di Hanamichi.

Poi lo baciò.

Quando ebbe leccato fino all'ultima goccia, ripetè la stessa operazione con Mito.

"Sapete ragazzi... Credo che sia di un altro genere la fame che mi è venuta... e non penso proprio di poterla soddisfare con del semplice cibo..."


Owari capitolo 23


Hana: Tu sei la maniaca delle interruzioni!
Mito&Ru: Già già
Sei: Lo so! Sono perfida vero? :P
Hana: Basta che non dobbiamo aspettare tanto come Kyota per avere la nostra lemon!
Sei: No tranquilli... La scrivo subito
HanaRu&Mito *con katana*: Meglio per te...
Tutti: quanti capitoli mancano alla fine?
Sei: Solo 2 sigh ;______;
Tutti: Evviva la tortura è finitaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Sei: Stronsi!

Capitolo 24...