IL NUMERO
PERFETTO
- SEIMEI -
Dediche: A Nausicaa, e a tutti quelli che leggono le fic di Nausicaa... è o non è un mito sta ragazza? Anche a Calipso e a Greta che sono bravissime! Continuate così che siete grandi! Capitolo 23 L'ora di cena fu piuttosto movimentata. Kyota, Maki e Jin sembravano davvero in estasi quella sera. Yoriko si avvicinò al compagno, sussurrandogli qualcosa all'orecchio. "Allora? Si direbbe che tu finalmente abbia fatto centro!"
disse lei entusiasta. Aveva solo finto di essere arrabbiato. "Hai fatto un gran bel lavoro con Ayako e quella gallina!"
si congratulò Kyota. Nel frattempo, nella sala da pranzo, i ragazzi discutevano fra di loro. "C'è una cosa che mi incuriosisce parecchio" disse Hanamichi
sottovoce (Le parole Hanamichi e sottovoce non legano molto... NDRu Già,
credo anche io NDSei ^^;;;;NDTutti). Sei componenti del gruppo arrossirono e abbassarono gli occhi. "bhe... ecco... io..." balbettò Hanagata in leggerissimo imbarazzo. "Do'aho" si sentì provenire dalla gola di Rukawa. Rukawa roteò gli occhi e, guardando fisso il suo ragazzo gli spiegò cosa ci facessero i loro amici nel bosco. Hanamichi arrossì, e si scusò con gli altri. Poi un pensiero attraversò la sua mente. Qualcosa a cui Mito stava già pensando da qualche minuto. Yohei si alzò dal tavolo sbottando uno "scusate" con rabbia mal celata, e si diresse verso le camere, seguito a ruota da Hanamichi. "Ehi, che vi prende?" chiese Sendoh che non capiva. "Chiedilo a quel deficiente!" rispose Hanamichi guardando malissimo Rukawa, che si alzò e li seguì. Gli altri si guardarono e scoppiarono a ridere... "L'amore non è bello se non è litigarello" disse
Sendoh sorridendo.
Hanamichi e Yohei erano seduti sul letto, con un'aria delusa e incazzata
dipinta sul volto. "Si può sapere che diavolo vi è preso stavolta?"
chiese Rukawa che davvero non capiva cosa avessero i suoi due raqgazzi.
"E ce lo domandi pure, razza di stronzo?" lo insultò
Hanamichi, voltandogli le spalle. "Senti Kaede..." disse Mito "Ti pare logico che chiunque in questo albergo oggi abbia fatto del sesso nel bosco, tranne noi tre?" "Bhe, ma scusa... ci stavamo allenando... e poi tu non c'eri..." Mito iniziò a tremare. "Ti ricordi per caso perchè io non sono venuto a correre con voi?" Rukawa riflettè per un secondo, ma Mito non aveva intenzione di aspettare. FLASHBACK "Allora, siete pronti a un po' di sano esercizio fisico?" chiese Hanamichi con uno sguardo molto eloquente. "Certo!" aveva risposto Mito, ricambiando l'occhiata. "Assolutamente no!" Mito e Sakuragi trasalirono. "Come no?" "L'allenamento è l'allenamento. Per quanto mi possa piacere infrattarmi con voi due, se il coach dice che dobbiamo correre, ebbene correremo!" spiegò Rukawa, con lo stesso tono in cui avrebbe letto la lista della spesa. "Ma se in questi giorni non abbiamo fatto altro che arrivare in palestra in ritardo?" gli ricordò Mito con un'aria piuttosto alterata. "Questa è un'altra cosa! A correre ci saranno tutti! Verremmo sicuramente beccati. E poi sarebbe sospetto se tu Yohei venissi con noi. Insomma, tu non sei uno sportivo... e dieci miglia sono veramente lunghissime!" Yohei si sedette sul letto, pensieroso. "Basta che ci mettiamo in fondo, defilandoci alla prima occasione."
suggerì Hanamichi speranzoso. "Sentitemi. Lo facciamo tutti i santi giorni, anche due o tre volte... anche se per un pomeriggio saltiamo non muore nessuno... Scommetto che anche tutti gli altri si limiteranno a correre..." Hanamichi e Yohei cedettero. FINE FLASHBACK
Rukawa fece spallucce, sdraiandosi sul letto. "Kaede... se ti addormenti puoi anche scordarti del sesso per un mese!" Il volpino, che già si stava lasciando andare, si alzò
in piedi, le braccia lungo i fianchi, gli occhi sui suoi due amanti. "Adesso mi avete rotto. Quante storie perchè non ho voluto imboscarmi. Cavolo! Ma cosa credete che io sia? Una macchina per caso? Sono stanco! Lo volete capire? S-T-A-N-C-O, stanco!!!!! Credete che sia facile essere l'uke di tutti sempre e comunque? Mi piace, davvero, mi piace da morire, ma in una settimana me lo avevte fatto fare una ventina di volte! Volevo un po' di tregua! Ve l'ho detto, sono stanco! E ora ho pure fame..." Rukawa, davvero prostrato per aver detto tutte quelle parole in una volta sola, si sedette sul letto, i gomiti appoggiati alle ginocchia, le mani premute sulle tempie. Mito e Sakuragi erano allibiti. Si sedettero accanto a lui e lo abbracciarono stretto. "Perchè non ce ne hai mai parlato piccolo?" gli disse Mito dolcissimo. "Scusate... è che vi vedevo così felici..." "Vabbè, quel che è fatto è fatto!" disse Hanamichi alzandosi e prendendo una mano di Rukawa. "Sono le undici e mezza. La cucina sarà chiusa. Potremmo sgattaiolare dentro e mangiare qualcosa che ne dite?" "Diciamo che siamo d'accordo!" risposero Kaede e Yohei all'unisono. Stando molto attenti a non fare rumore, i tre uscirono dalla loro stanza e si diressero verso le cucine. Era tutto spento. Hanamichi girò piano la maniglia ed entrarono. La cucina era davvero grande. Al centro c'era un enorme tavolo di legno massiccio, con delle gambe robuste e una tovaglia stesa sopra. Sulla destra la cella figorifera, gli scaffali e i refrigeratori per gli alimenti che vanno tenuti al fresco ma non ghiacciati (tipo i formaggi). A sinistra i forni e la cucina a gas. Rukawa si avvicinò al refrigeratore e si infilò praticamente dentro con la testa. Ne riemerse dopo qualche minuto. Il volpino si sedette sul tavolo, appoggiando la panna su di esso. "Venite un po' qua voi due" disse con un sorriso malizioso. Quando si furono avvicinati prese gli spray e spruzzò un po' di panna sulla bocca di Hanamichi. Poi lo baciò. Quando ebbe leccato fino all'ultima goccia, ripetè la stessa operazione con Mito. "Sapete ragazzi... Credo che sia di un altro genere la fame che mi è venuta... e non penso proprio di poterla soddisfare con del semplice cibo..."
|