IL NUMERO
PERFETTO
- SEIMEI -
Capitolo 22 Incredulo. Così si sentiva Kyota in quel momento. Incredulità: finalmente farò l'amore con loro. Maki, accortosi dello stato di profonda confusione in cui versava il suo piccolino, lo strinse forte al petto, mentre Jin apriva la porta. Entrarono come tre furie. Kyota sentiva la lingua di Jin vagare umida nella sua bocca, misurandola
centimetro per centimetro, lottando con la sua lingua, attorigliandosi
ad essa, succhiandogli le labbra. "Posso baciarti anche io?" chiese Maki con un sorriso tale
che Kyota si sentì mancare. E ancora una volta una lingua calda invase la sua bocca, esplorando, succhiando, duellando senza sosta. "Ragazzi..." disse Jin interrompendoli "che ne dite di levarci tutti questi inutili stracci?" Detto questo Soichiro si levò la maglietta, imitato dagli altri
due. Kyota liberò Jin dei pantaloncini, e si inebriò della vista di quel membro pulsante di vita. Senza pensarci scese piano a baciarne la punta, seguito da Maki, che però si spinse più in basso, per percorrere con la lingua l'asta e i testicoli. Jin gemeva e si dimenava, mentre quelle due bocche fameliche gli donavano il loro bacio più intimo. Kyota lo prese in bocca e iniziò a pompare a ritmo sostenuto, facendo urlare Jin, che continuava a spingere i fianchi verso quell'antro caldo in cui stava per spargere il suo succo dolceamaro. Kyota infilò due delle proprie dita in bocca a Jin e, una volta bagnate a sufficienza, le infilò direttamente nella piccola fessura del compagno che si contorceva sotto di lui. Maki aveva abbandonato il corpo fremente di Jin, per dedicarsi a quello di Kyota, che sussultò per un attimo, quando sentì la lingua umida di Maki accarezzare i bordi rugosi della sua entrata. Con un urlo Jin riempì la bocca di Kyota, che deglutì avido, senza lasciar cadere una goccia. "Prendimi Nobu-chan" disse Jin sbattendo gli occhioni (sempre da uke), eccitando ancora di più Kyota. Il numero 10 del Kainan non se lo fece dire due volte. Mise la propria virilità pulsante tra le natiche sode del suo sempai implorante, e entrò piano in lui. Nobunaga rimase fermo perdare a Jin il tempo di abituarsi. Maki entrò in Kyota di prepotenza, rubandogli la sua verginità in un colpo solo, e facendolo penetrare in Jin senza preavviso. Non appena sentì l'intrusine di Maki Kyota urlò di dolore. "Spingi dentro Soichan" gli sussurrò all'orecchio il capitano "fagli sentire quanto la ami... Spingiamo insieme dentro di lui" Lasciando per un attimo da parte il dolore, Kyota iniziò a spingere con foga, mantenendo un ritmo costante, finchè nonvide gli occhi del suo koibito illuminarsi di piacere e sentì la sua gola emanare gemiti sempre più forti. Ma anche Kyota aveva di che urlare. "Più forte Maki... sempre lì... non ti spostare... solo più forte..." Maki iniziò ad aumentare il numero delle spinte, piegando le gambe di Kyota, che aveva alzato quelle di Jin. Spinta dopo spinta, gemito dopo gemito, in un urlo di puro piacere i tre ragazzi riversarono il proprio nettare, inondando di piacere liquido il corpo dei compagni. Si accasciarono uno sull'altro, stremati, ma felici. Poco dopo Kyota sentì una mano di Jin che massaggiava il suo membro stanco. Nobunaga si girò per baciarlo, e si accorse che Maki era sopra di loro, percorrendo con le mani e la bocca la loro pelle ancora eccitata. "Sapete di sesso" disse malizioso spostando le labbra dalla schiena di Nobunaga. "Anche tu se è per quello" replicò Jin accalappiando le labbra del capitano con le proprie. Jin si staccò da Maki con un sospiro, e si portò sopra Kyota, baciandolo ovunque su quel corpo perfetto. Un bacio, una carezza, la virilità tesa di Jin che premeva sulla sua coscia... ed ecco dhe Nobunaga era di nuovo più che eccitato. Jin inserì piano un dito dentro di lui, per poi aggiungerne un secondo e poi un terzo. Jin prese Kyota, e Maki fu subito dentro di lui. Ed eccoli di nuovo immersi nell'amplesso, pieni in tutti i sensi, di voglia, di amore e di carne dura e dolce. E per la seconda volta in quella serata appena agli inizi, i tre ragazzi si scambiarono fluidi d'amore, venendo uno sull'altro, uno nell'altro, uno per l'altro. Kyota era in estasi completa. E in quel cielo brillavano per lui due stelle. Owari capitolo 22 Nobu: ERA ORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!! |