RITORNO AL PASSATO
- CLADIA -

Capitolo 7

Papa?

Author's note: Grazie per le mail che mi sono state mandate finora, spronandomi a continuare questo primo esperimento di Inuyasha! Da parte mia cercherò di rendere la ff la meno banale possibile, anche se so che non sarà un impresa facile. Tutti mi chiedono di Kagome e Inuyasha ma state tranquilli perché prima o poi capirete la loro situazione. Ammetto di aver dato qualche spoiler a qualcuno che mi ha mailato ma niente di che ai fini della storia. L'unica cosa che mi resta da fare è ringraziarvi per le mail e continuare questa ff.

Claudia

Quando arrivarono al villaggio Kaede e Sango trassero un sospiro di sollievo nel vederlo completamente intatto: l'incenso che ormai si era del tutto esaurito aveva saputo tener a bada anche i demoni più malvagi. Tutti gli abitanti, che già di primo mattino lavoravano nei campi, furono molto contenti di veder rincasare la loro sacerdotessa anche se si preoccuparono altrettanto per l'assenza di Kagome. Non chiesero niente alle due donne poiché queste sembravano distrutte e affaticate dal viaggio che avevano appena terminato e le lasciarono riposare all'interno della capanna di Kaede. Kaeru dormiva profondamente, era ancora troppo piccola per quei viaggi oltre misura, mentre Sango e Kaede si riposavano sedute di fronte al fuoco che scoppiettava al centro della stanza. Nessuna delle due riusciva a prender sonno con la mente ancora rivolta a quel villaggio così violentemente distrutto: durante il viaggio non avevano accennato niente di Inuyasha come se quel nome potesse esplodere solo se nominato. Sango sospirò afflitta e guardò esitante la vecchia sacerdotessa.

- Alla fine ha perso anche lui la sfera...- Kaede intese al volo le parole della cacciatrice e annuì tristemente.

- Anche se l'ho visto di sfuggita, anch'io ho avuto questa impressione.... la cosa che non capisco è perché fosse circondato da quell'orda di demoni...-

- Esatto. E poi ha avuto un comportamento molto strano... voglio dire: ha ucciso un suo pari quando questo ha minacciato la vita di Kagome, e quando lei ha ucciso con la freccia un altro demone è rimasto impassibile. Anzi ora che ci penso... quando Kagome si è parata di fronte a Kaeru per proteggerla dal demone che voleva mangiarla Inuyasha ha infilzato quell'affare con la Tessaiga...-

- Si. E ricordati che poi l'ha portata via...-

- Già, spero solo che stia bene... forse non è stato prudente andarcene senza di lei...-

- É un rischio che abbiamo dovuto correre... e poi non avremmo potuto fare niente per lei in quella foresta sconosciuta. -

- Mi piacerebbe tanto sapere come andrà a finire questa storia... (NdA: A dir la verità lo vorrei tanto sapere anch'io...^^;;;;)-

- Sono sicura che prima o poi Kagome ci raggiungerà qui al villaggio perciò ci conviene attenderla e farci trovare...-

Sango annuì e sospirò guardandosi le parti del corpo ancora ferite, per sua fortuna ciò che la rendeva debole non erano le ferite ma la stanchezza che le opprimeva anche l'anima. Inoltre era in pensiero per Kagome: sapeva di aver detto più volte a Kaeru che sua madre era probabilmente salva, ma era altrettanto probabile che in realtà cercasse di convincere solo se stessa. Provava affetto per Kagome, poiché lei rappresentava quella sorella che non aveva mai avuto, ma che tanto desiderava avere. Aveva perso tutti, le persone a cui voleva più bene se ne erano andate... ma lei alla fine era ritornata. Non era più sola. Guardò il mondo al di fuori della capanna, sembrava immenso eppure a volte era piccolo, troppo piccolo per viverci una vita, troppo piccolo per avere delle speranze. Il mondo era il suo principale nemico, non valeva la pena di affrontarlo, ma ingraziarselo si... solo così di poteva continuare a vivere. E proprio da qualche parte sperava che Kagome fosse viva, sperava anzi contava di vederla al più presto di fronte a lei.

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Intanto Kagome e Inuyasha erano finalmente arrivati al villaggio della vecchia Kaede. Non avevano avuto particolari difficoltà a camminare sul sentiero e per fortuna la caviglia di Kagome sembrò essere del tutto guarita. Purtroppo alla vista del mezzo-demone molti abitanti erano scappati a gambe levate, terrorizzati dall'idea di rimanere uccisi. Kagome facendo finta di niente e senza curarsi minimamente di Inuyasha si mise di fronte alla capanna di Kaede e bussò leggermente alla porta. Quando questa si aprì sentì un lieve ringhiare alle sue spalle, mentre la figura snella di Sango si affacciava all'esterno. Alla vista di Kagome, gli occhi della cacciatrice si illuminarono e abbracciò forte l'amica. Solo dopo essersi assicurata delle sue condizioni Sango intravide la figura fredda di Inuyasha che si limitava semplicemente a borbottare parole senza senso. Rimase un poco interdetta dal profondo cambiamento che Inuyasha aveva subito in tutti quegli anni, era notevolemente cambiato. Kagome sciolse l'abbraccio e rivolse un sorriso smagliante all'amica

- Sono tornata... Meno male che stai bene e dimmi Kaede?-

- Sta bene, non preoccuparti...- L'anziana sarcedotessa uscì dalla capanna molto lentamente.

- Sono felice... e ditemi la mia bambina?-

A quella domanda Inuyasha ebbe un fremito quasi invisibile che non sfuggì agli occhi attenti della cacciatrice. - Sta dormendo dentro alla capanna....-

- Ascoltate ho preso una decisione... cercherò lo Shikon insieme a Inuyasha...-

Le parole di Kagome non sorpreso per niente né Kaede né Sango, probabilmente in cuor loro sapevano che sarebbe successo di nuovo. Che tutti loro avrebbero rivissuto il passato. - Come vuoi Kagome-chan.... basta che stia buono...-

- Feh!-

- Credo che Inuyasha dovrà spiegarci molte cose...- Kaede stava osservando il mezzo-demone con attenzione.

- Non credo che siano affari vostri!!- Inuyasha sbottò ed entrò nella capanna lasciandosi alle spalle le tre donne.

- Al momento dobbiamo solo fidarci...-

- Io non ho problemi Kagome-chan... piuttosto sei tu che...-

- Si lo so, ma al momento devo mettere da parte il rancore e...-

- Io non parlavo del rancore Kagome...-

Kagome guardò con sguardo stupito Sango, mentre la donna prese a sospirare, cercando di far cadere quel discorso.

- Dobbiamo stare molto attente, almeno questo lo sai vero?-

- Si.- Sango sorrise all'amica e fece un cenno col capo. Si guardò alle spalle e seguì Kagome all'interno della capanna.

L'interno della capanna era poco illuminato, ma per i suoi occhi, tutto ciò non era da considerarsi un problema. La prima cosa che lo colpì fu l'odore, ormai impregnato negli assi dei legni... era rimasto lo stesso, come il resto della capanna. Tutto era rimasto come in passato, con l'unica differenza che in quel momento c'era una novità: una bambina che dormiva poco distante dal fuoco al centro della stanza principale. Alla vista della piccola, Inuyasha arricciò il naso con disgusto e le labbra della sua bocca si piegarono in un ghigno di disprezzo. L'odore umano era molto forte, quello di Sango e di Kagome in modo particolare... per non parlare del suo odore demoniaco, che però entrava in contrasto con quello di Kaeru. Chiaro, era sua figlia. Incrociò le braccia al petto, senza distogliere gli occhi color dell'ambra dalla bambina, fino a quando le tre donne fecero il loro ingresso nella capanna. Kagome raggiunse con fretta Kaeru, sedendosi accanto alla piccola che dormiva ancora profondamente. Gli occhi di Inuyasha si spostarono dalla piccola a Kagome e si accorse che anche la donna lo stava osservando, mantendendo la stretta attorno alla figlia come in segno di protezione. Inuyasha sbuffando, distolse lo sguardo e osservò la vecchia sacerdotessa che come Sango si stava sedendo attorno al fuoco:

- Forse... Inuyasha vuole gradirci della sua presenza?-

Il mezzo-demone alzò un cipiglio e con malavoglia si lasciò cadere a terra, sempre tenendo le braccia fortemente strette al petto. Tutta quella situazione lo riempiva di ridicolo, se qualche demone lo avesse scorto a parlare con un gruppo di umane sicuramente avrebbe perso la faccia. A dir la verità, non sapeva nemmeno come aveva fatto ad accettare la proposta di Kagome di trovare insieme lo Shikon. A pensarci bene, lui non aveva detto niente, ma sembrava che la donna avesse interpretato il suo silenzio positivamente. E lo aveva fatto anche lui... Sapeva quanto Kagome fosse forte nel percepire la Sfera. Poteva fargli comodo.

- Allora, - Kaede fissò il mezzo-demone - parla... devi raccontarci molte cose...-

- Non ne vedo la ragione...-

- Inuyasha...- Kagome che aveva parte della piccola Kaeru sulle ginocchia rispose a quell'insolente affermazione di Inuyasha - Se vuoi trovare la Sfera, al momento devi solo collaborare... il dopo sarà tutto da decidere! Quindi datti una mossa e vedi di fare poco il cretino!-

Sango osservò stupita Kagome, nonostante Inuyasha fosse molto forte (e l'aveva potuto notare al villaggio distrutto) l'amica lo fronteggiava benissimo.

- Kuroi * - Inuyasha dopo aver pronunciato quel nome chiuse gli occhi e appoggiò la propria schiena alla parete dietro di lui.

- E chi sarebbe?- Kagome lo guardò stupita. Esisteva qualcuno più forte di Inuyasha?

- Probabilmente qualcuno di molto forte, più forte di Inuyasha...-

Inuyasha fece un movimento brusco con le braccia e iniziò a sbraitare contro Kaede che aveva pronunciato quelle parole. - SEMMAI, ha penato parecchio per prendermi lo Shikon!!!! Sono un osso duro IO!!!-

- Si, vabbé... ma tanto te l'ha rubato lo stesso...- Inuyasha ringhiò contro Kagome che però era rimasta del tutto indifferente dalla reazione del mezzo demone.

- E sentiamo, per quale ragione te lo avrebbe rubato... forza, scemo! Sono costretta a tirarti le parole fuori di bocca?????????????-

- IDIOTA!!! Modera il tono della voce!!!-

Kagome si tirò un poco indietro con volto imbronciato. Quel movimento brusco della madre fece svegliare Kaeru che aprì lentamente gli occhi. La bambina se li stropicciò lentamente e quando si accorse di essere in braccio a Kagome iniziò a piangere stringendosi alla vita della madre e affondando il volto nel kimono della donna. - Mamma!!! Sei tornata!!!- Kagome avvolse con un affettuoso abbraccio la figlia e delicatamente posò il mento sulla piccola testa incorniciata dai suoi stessi capelli. - Cosa credevi Kacchan? La tua mamma non può morire tanto facilmente... te l'avevo detto.- Kaeru rivolse un sorriso smagliante a Sango quando poi intravide la figura di Inuyasha. Il volto di Kagome si fece preoccupato, ma ormai non poteva impedire alla figlia di conoscere quello che per lei era il padre. La piccola indicò goffamente il mezzo-demone e a quel gesto Inuyasha assunse uno sguardo disgustato ma soprattutto infastidito e sconcertato.

- Allora sei tu... - Kagome chiuse gli occhi, ormai certa che la figlia avrebbe chiamato Inuyasha 'padre'.

- ... il signore buffo?- A quelle ultime parole Kaede e Sango iniziarono a ridere e anche Kagome accennò un sorriso. Inuyasha invece sembrò non gradire e uscì bestemmiando dalla capanna. Kagome fece spallucce e si portò in piedi prendendo la figlia per mano.

- Che vuoi fare Kagome-chan?- Sango la osservò alzarsi.

- Vado fuori... in fondo è giusto che sia così, non posso impedire a Kacchan di conoscere Inuyasha..... anche lei deve avere un padre, e quel padre è Inuyasha. É giusto che sia così...- Ripeté quelle ultime parole più per convincere se stessa, il suo sguardo era attanagliato dalla tristezza, ma nonostante tutto ancora molto forte. Con una pacchetta sulla spalla della figlia condusse Kaeru fuorì all'aria aperta, sorridendo mestamente ai movimenti incerti della piccola.

' Kagome-chan....'

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*

Due occhi dorati stavano fissando un punto impreciso del bosco. La debole luce che filtrava dalle foglie dell'Albero Sacro rifletteva all'interno di essi per poi essere catapultata da tutt'altra parte. Il vento soffiava leggermente scompigliando quei lunghi capelli argentati. Con il vento Inuyasha udì delle parole, delle parole che andarono a formarsi chiare e limpide nella sua mente.

" Inuyasha ?"

" Mhm? Che vuoi Kagome?"

" Volevo dirti una cosa..."

"Anch'io..."

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Appena fuori un piccolo venticello smosse i capelli di Kagome dalle spalle. Si guardò intorno per vedere dove era Inuyasha, ma bastò seguire le indicazioni dei poveri contadini che avevano delle facce assolutamente sconvolte e impaurite.

Il Go-Shinboku. Di nuovo, Inuyasha.

Giunta all'albero, posò Kaeru a terra e osservò attentamente con la speranza di scorgere un lembo nero del kimono di Inuyasha. Alzò lo sguardo verso un ramo dell'abero sacro e lo vide. I suoi occhi intravidero anche il vecchio Inuyasha, il mezzo-demone di cui era follemente innamorata in passato e che indossava sempre quel suo kimono, rosso. Le immagini dei due Inuyasha si sovrapposero l'una sull'altra, formando alla fine i lineamenti dell'Inuyasha che avrebbe ben presto chiamato... per l'ennesima volta.

" Grazie per avermi aiutato a trovare lo Shikon... in tutti questi anni..."

" Sono stata io a volere questo Inuyasha, non mi devi ringraziare... io..."

"Io?"

"Ecco volevo dirti una cosa, ma non so se faccio bene a dirla..."

"Accidenti Kagome, non tenermi sulle spine!"

"Io ti voglio bene Inuyasha "

"Eh?"

" E credimi... non come a un amico.. Inuyasha..."

- Inuyasha...- Il mezzo-demone si voltò guardando verso il basso nella sua direzione. Kagome lo stava osservando tenendo per mano la piccola Kaeru, intenta ad osservare un farfalla variopinta su una pianta accanto a lei. In quel momento negli occhi di Kagome Inuyasha non intravide nessun sentimento, nessuna emozione. Non riusciva a capire la situazione né perché l'avesse seguito con la mocciosa. Con un gesto fulmineo, scivolò dall'albero, per cadere perfettamente di fronte a Kagome. Kaeru lanciò un piccolo grido di sorpresa, ritraendosi dietro alla madre. Kagome rimase immobile, i suoi occhi si erano abbassati spostando la visuale sull'Inuyasha che ora stava di fronte a lei. I suoi capelli si erano mossi leggermente per lo spostamento d'aria causato dal mezzo-demone. Anche se dal suo volto non traspariva alcuna emozione aveva paura. Da una parte desiderava ardentemente che Inuyasha non riconoscesse Kaeru come sua figlia, ma dall'altra desiderava che sua figlia avesse una vita normale, composta da entrambi i genitori... anche se con Inuyasha non si poteva parlare di vita normale. Inoltre, riflettendo, non era costretta a rimanere con Inuyasha per il bene di Kaeru. Poteva benissimo vivere quella vita che aveva sempre vissuto, stavolta senza rimorsi di coscenza. Una volta usato lo Shikon per sciogliere qualsiasi legame tra Inuyasha e Kaeru poteva finalmente vivere una vita normale. Poteva sembrare superficiale, una cattiva madre... ma in tutti quegli anni aveva cresciuto sua figlia tra alti e bassi e soprattutto da sola. Aveva fatto tutto da sola, nonostante la sua giovane età. Nessuno poteva giudicarla per tutto ciò che aveva fatto fino ad allora.

- Forse ne dobbiamo parlare... non credi Inuyasha?-

Il mezzo-demone alzò un cipiglio e guardò in basso verso la bambina ancora nascosta.

- In fondo è la realtà a cui dobbiamo far fronte...- Kagome non aveva mai distolto lo sguardo dal mezzo-demone. Con un gesto delicato portò Kaeru di fronte a lei, inginocchiandosi poi sulla piccola e tenendo le mani sulle piccole spalle. Il volto di Kagome assunse un dolce sorriso, mentre cercava di rassicurare la piccola figlia.

- Hai visto Kacchan? É lui vero, il signore dei tuoi sogni...?- Kaeru annuì leggermente senza distogliere lo sguardo da Inuyasha. Da parte sua Inuyasha era rimasto stupito dal sentire Kagome parlare in modo così dolce e... pieno... d'amore, quel tono che molte volte era stato rivolto a lui, per confortarlo e aiutarlo. Ma allora non aveva capito i sentimenti di Kagome. In quella situazione non sapeva come comportarsi, non sapeva dove guardare e soprattutto cosa dire.

- Papà?- A quella parola Inuyasha guardò verso il basso, Kaeru gli stava sorridendo, lo stesso sorriso di Kagome... forse solo... più piccolo. Senza poterlo impedire arrossì leggermente mentre appariva sempre più impacciato. Kagome si riportò con la schiena dritta, sorrideva appena, ma nemmeno lei ne capiva la causa: era contenta? O forse il suo era solo un sorriso di circostanza?

Un rumore nel sottobosco sorprese entrambi, mentre Kagome prese in braccio Kaeru, Inuyasha sfoderò la Tessaiga. Questa era incredibilmente grande, più grande che in passato. L'artiglio del padre era molto più lungo, spesso e sembrava anche più affilato. Kagome osservò attentamente la spada e non poté fare a meno di meravigliarsi. ' Che sia... per via di Kaeru?'

Kagome si trovò non volendo dietro ad Inuyasha ed entambi iniziarono a guardarsi attorno attentamente.

- Inuyasha... sono alla nostra destra.-

- Si, lo so.-

Il mezzo-demone si voltò verso destra e alzò la Tessaiga sopra alle loro teste. - VENITE FUORI!! SAPPIAMO DOVE SIETE!!!!! - Tutti i cespugli attorno a loro, iniziarono a muoversi spasmodicamente, senza però rivelare la sagoma di nessuno. Nel vedere tutti quei cespugli muoversi, dovevano essere in molti a volerli attaccare. Quasi istintivamente Kagome strinse a sé Kaeru, ma la piccola non era coscente della situazione in cui lei, la madre e il padre si trovavano.

Delle macchie scure schizzarono fuori dal fogliame verso la loro direzione, ma Inuyasha sferzò la sua Tessaiga nell'aria e queste caddero con dei tonfi sordi a terra. Kagome si sporse per vedere cosa li aveva attaccati, ma l'assalto da parte di quegli esseri misteriosi non era ancora teminato. Più Inuyasha affettava quei 'cosi' più questi aumentavano di numero, almeno secondo l'impressione di Kagome. Dopo qualche istante come questi magicamenti erano comparsi, altrettanto magicamente erano scomparsi... o per lo meno non si vedevano. Kagome trasse un sospiro di sollievo ancora incerta se rilassarsi o meno. Guardò Inuyasha ma non ricevette alcuna attenzione, il mezzo-demone stava ancora brandendo la spada e non sembrava affatto sulla strada per rilassarsi.

- Ma si può sapere che cavolo erano?- Kagome dopo aver portato Kaeru a terra vicino a Inuyasha, scavalcò una pianta notevole per la sua grandezza.

- Aspetta Kagome non è prudente!- Inuyasha aveva cercato di fermarla ma la donna aveva scavalcato la pianta alzandosi il kimono fin sopra i ginocchi. - Ma che vuoi Inuyasha, tanto ormai sono mor...KYYYYYAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!"

- Kagome!-

- Mamma!-

Inuyasha raggiunse Kagome con un balzo e la guardò scioccato.

- Che schifo ma che roba è????????????????????????-

Inuyasha chinò la testa rassegnato, in effetti la vista non era poi molto bella. Tutta la terra era diventata verdastra coperta interamente da un liquido all'apparenza viscido... e da questo si creavano e si rompevano delle bolle giallastre che esalavano un odore fetido.

- Ma che schifezza!!- Kagome si ritrasse cercando di raggiungere la figlia ancora nascosta dietro alla pianta precedentemente scavalcata dalla donna, quando sentì qualcosa solleticarle i polsi della mano destra. Incoscientemente scrollò la mano, come se fosse entrata in contatto con qualcosa di bollente e più volte ripetè ritmicamente il gesto. Il solletico raggiunse anche l'altro polso e Kagome, infastidita, sollevo l'ampia manica del kimono. Un fascio di fili biancastri era completamente avvolto intorno alla sua articolazione. Kagome non ebbe il tempo di meravigliarsi o di dire qualcosa che il luccichiò argentato di quei fili catturò il suo sguardo.

- Ma che diamine....?-

- Mamma?-

Kagome si sentì sollevare da terra, emise un grido e chiuse gli occhi istintivamente, per poi riaprirli e vedere del bianco intorno a lei e sotto di lei. Toccò con mano incerta quelle pallide e strane pareti: erano soffici. Fece per ritirare la mano, ma dei fili la tennero avvinghiata alla massa biancastra.

- Ragnatele?-

Si guardò attorno e vide come i fili argentati avessero iniziato a fasciarle il corpo, gridò più volte il nome di Inuyasha.

Quando Kagome era magicamente volata verso l'alto, il mezzo-demone aveva visto di sfuggita dei leggeri riflessi che scomparivano sotto le maniche della donna. Anche se era stato un attimo, li aveva distinti chiaramente. E ora sentiva Kagome gridare il suo nome: con i suoi occhi ambrati scrutò in alto le chiome degli alberi, nonostante sentisse il richiamo di Kagome, le sue orecchie non riuscivano a distinguere da dove provenisse la voce a causa del mormorio incessante delle foglie. Dalla chioma di un albero poco distante dal Go-Shinboku spuntò una massa informe biancastra, un groviglio di ragnatele maestralmente lavorate, Kagome era proprio lì dentro e stavolta Inuyasha l'aveva perfettamente capito. Fece per salire su un ramo, ma la sua attenzione fu catturata da un ombra che si era mossa velocemente su quella specie di gomitolo. Un demone ragno stava avvinghiato alla superficie biancastra e continuava incessantemente a tessere le proprie tele. Era enorme e anche molto ben visibile poiché il bianco della palla entrava fortemente in contrasto con il nero torbido della sua corazza. Tutti quanti gli occhi del demone ragno puntarono la figura di Inuyasha che fu accolto con un getto improvviso di ragnatele. Il mezzo-demone le deviò con la Tessaiga e queste andarono a infrangersi contro la corteccia di un albero. Il demone ragno non stava mostrando molto interesse per il mezzo-demone anzi sembrava tutto preso dal rinforzare la palla biancastra con più ragnatele.

- Kagome, sei là dentro???-

- NO, SONO ALLE BAHAMAS!!!!!! -

- Dove?-

- CRETINO, CERTO CHE SONO QUI DENTRO E VEDI DI LIBERARMI!!!!!!!!!!!!!!- Kagome iniziava ad avere paura, le ragnatele aveva ormai raggiunto il suo collo, il resto del corpo era completamente fasciato. Non sapeva cosa stava accadendo all'esterno, ma aveva la sensazione che ci fosse qualcuno o qualcosa sopra di lei. Un fascio di fili le cadde di fronte penzolando e strusciando contro il suo naso: impossibilittata a muoversi iniziò a starnutire per il sollettico che questi le provocavano, alzò inconscentemente lo sguardo e vide attraverso la massa biancastra un qualche cosa di nero e peloso che stava facendo scendere le proprie zampe all'interno.

- AHAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!! E' UN RAGNO IO ODIO I RAGNI CHE SCHIFO LEVATEMELO SUBITO DI DOSSO INUYASHA MA CHE CAVOLO STAI FACENDO TI VUOI DARE UNA MOSSA TI UCCIDO SE NON LO FAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Dopo aver urlato con tanta voce prese ad ansimare pesantemente, distogliendo lo sguardo da ciò che incombeva sopra di lei. I suoi orecchi sentirono un gemito e un lamento informe provenire dall'alto e poi un violento tonfo sotto di lei. Ora aveva la sensazione di sentirsi più leggera e la stessa cosa valeva per l'abitacolo che la circondava.

Inuyasha abbassò la spada e guardò la massa nerastra giacere ai suoi piedi con uno sguardo carico di disgusto. Da essa fuoriusciva lo stesso liquido che aveva impregnato il resto del terreno circostante. Si sollevò nell'aria e raggiunse la palla biancastra.

- L'ho ucciso - Disse con tono indifferente. A quelle parole Kagome trasse un sospiro di sollievo e rispose al mezzo-demone. - Va bene, ma ti vorrei far notare la situazione in cui mi trovo... non è che saresti tanto gentile da liberarmi da questa cosa?- L'ultima parte della frase era stata pronunciata in tono parecchio ironico e un ghigno comparve sulle labbra di Inuyasha che sollevata la Tessaiga la sferzò nell'aria. Magicamente i fili della ragnatela si sfilacciarono uno ad uno, rivelando a poco a poco la figura di Kagome.

- KYAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!-

Kagome era rimasta appesa per i polsi dalle ragnatele che l'avevano catturata. - IDIOTA! Non così!!- Dopo qualche secondo, sentì del fogliame sotto di lei, era atterrata su un cespuglio, abbastanza grande da poterle attutire la caduta. Dalla sua posizione, vide Inuyasha galleggiare nell'aria e gli rivolse uno sguardo di disappunto. La donna tentò di sollevarsi almeno per mettersi a sedere, ma fu inutile perché il cespuglio era davvero troppo grande. Durante un suo ennesimo tentativo intravide una mano artigliata tesa verso di lei: Inuyasha aveva riportato i piedi per terra e la stava osservando.... aveva tutta l'aria di chi si faceva burla di qualcun'altro.

- Ce la faccio benissimo da sola....... grazie! - Con qualche movimento incerto e artificioso riuscì a uscir fuori dal cespuglio, si levò le ragnatele di dosso combattendo con quelle che non ne volevano affatto sapere di staccarsi. Raggiunse Kaeru e notò quanto il volto della piccola fosse impallidito: credendo che la causa fosse lo spettacolo rivoltante del demone ragno lasciò stare regalando un sorriso alla piccola bambina. Kaeru aveva iniziato a tremare e i suoi occhi non esprimevano affatto gioia o tranquillità, ma un immenso terrore. - Kaeru, ma perché tremi? É tutto finito....- Kagome si inginocchiò di fronte alla figlia afferrandole le piccole mani tremanti.

- Mamma.... q-quella cosa...-

Inuyasha e Kagome si voltarono nello stesso momento verso la massa morta del demone ragno ma con sorpresa si accorsero che era sparita e con lei anche il resto delle carcasse che erano fuoriuscite dai cespugli. Il liquido verde non impregnava più il terreno, sembrava che niente fosse successo. Kagome guardò preoccupata - Cosa sta succedendo I...-

All'improvviso da dietro gli alberi apparve la figura di un demone, alto molto simile a un serpente, che faceva fuoriuscire a scatti la lingua biforcuta mostrando a volte anche il pasto che aveva appena consumato: la carcassa del ragno, per l'appunto. Aveva gli occhi piccoli ai lati della testa ed entrambi bianchi come la neve d'inverno. La pelle che lo proteggeva era giallastra anche se maculata da macchie nerastre, mentre il dorso era completamente ricoperto da degli aculei che per il loro spessore sembravano fatti di roccia. Dopo aver ingollato la sua preda, si mosse sul posto ondeggiando, tirando la testa indietro a scatti. Con una mossa fulminea il demone si scagliò contro le sue nuove tre prede, Inuyasha scattò in alto con un salto canino, ma Kagome rimase innorridita con Kaeru in braccio ad osservare il demone che le stava attaccando. Con un gesto diperato allontanò la figlia in un cespuglio, rimanendo però nella traiettoia del demone. Sentì un bruciore al fianco e l'aria che l'attraversava da ogni parte, il demone l'aveva colpita con la lingua biforcuta. Kagome sbatté contro un albero, lo scontro fu troppo duro per lei e pian piano perse i sensi abbandonandosi al dolore generale che le invadeva tutto il corpo. Il demone si fece di fronte a lei, con la sua lingua che fuoriusciva a scatti dalla bocca, intrisa di bava e di saliva. La Tessaiga divise perfettamente a metà quella striscia bavosa che saettava ora fuori ora dentro, mentre il demone si contorceva un poco dal dolore perdendo sangue dalla bocca stessa. Inuyasha, intanto, si era messo di fronte a Kagome tenendo ancora la Tessaiga alzata di fronte a lui e incitando Kagome a svegliarsi. Kaeru era uscita dal cespuglio e incespicando aveva raggiunto la madre che intanto aveva ripreso i sensi; accarezzò la figlia e si mise a sedere sulla radice che aveva urtato e si massaggiò la testa dolorante. Vide Inuyasha di fronte a lei e il demone che ancora non si era ripreso dal colpo infertogli dal mezzo-demone. Osservando la lingua tranciata che si stava muovendo furiosamente a terra, Kagome intuì cosa era successo e strinse a sè la bambina. Intanto il demone, un po' per il dolore, aveva lanciato contro Inuyasha la sua coda appuntita cogliendolo alla sprovvista; colpito, Inuyasha fu scaraventato indietro e cadde addosso a Kagome. La donna lanciò un grido di dolore cosa che fece alzare subito il mezzo-demone. I lunghi capelli della donna giacevano scompigliati dappertutto, mentre uno sguardo dolorante aveva preso a mostrarsi sul suo volto.

- Uhnngg....-

- Accidentaccio!-

La Tessaiga era volata tra i cespugli, dopo che Inuyasha era stato violentemente scagliato contro Kagome. Sferzò i suoi artigli nell'aria, creando una striscia bianca che si diresse verso il demone, purtroppo questa lo mancò per pochi centimetri. Ripetuto l'attacco Inuyasha si arrese, i suoi artigli non potevano niente contro la corporatura protetta del demone di fronte a lui.

Poteva scappare, bastava un solo salto per raggiungere il ramo che l'avrebbe portato al sicuro. Eppure i suoi piedi erano ancora lì, ostinatamente attaccati al terreno di quel dannatissimo bosco. Perché diamine non si stava muovendo? Perché non si salvava? Lui voleva scappare, ma qualcosa dentro di lui lo teneva avvinghiato a una morsa. Non poteva scappare... non finché Kagome sarebbe rimasta con lui...

'Ma perché devo essere così cretino, cavolo!!!!! Perché rischiare la vita per quella puttana e per la mocciosa?????? Perché? Perché accidenti!'

- I-I-Inuya-sha...- Kagome aveva cercato di chiamare il mezzo demone per nome, facendo faticosamente forza sulle braccia per potersi alzare almeno con il busto. Inuyasha osservava la donna con la coda dell'occhio, ma rivolgeva anche numerosi sguardi al demone che intanto sembrava incerto sul da farsi.

Intanto Kagome gli si era avvicinata, stava ansimando e la sua corporatura era leggermente chinata verso terra. Guardò il profilo serio e deciso di Inuyasha e si sorprese parecchio nel notare una linea che corrugava la fronte del mezzo-demone, probabilmente nemmeno lui sapeva cosa fare, probabilmente sarebbero diventati un nuovo pasto per quell'essere.

- Inuyasha?-

- Non mi disturbare!-

- Ah, scusa... ma non mi sembra che tu ti stia dando molto da fare!-

- Cosa vuoi che faccia??-

- QUALCOSA!-

- Ma non ho più la Tessaiga!!! Cretina!-

- Imbecille, una volta eri forte anche senza quella maledetta spada!!-

Inuyasha rimase in silenzio distogliendo lo sguardo dalla donna. In effetti aveva sempre reagito, si gettava contro gli avversari anche senza essere armato... la sua era solo una follia, una scemenza bell'e buona. Rischiare in passato la vita a quel modo era stato da stupidi. Ma con lo Shikon era diverso, non c'era compassione solo odio... ma anche intelligenza. E in passato, ne aveva veramente poca. Ma tutta quella pazzia aveva una ragione, non era affatto nata per caso. Guardò Kagome che stava osservando il demone di fronte a loro: era visibilmente preoccupata, era sempre stato così. Si preoccupava sempre troppo... a volte più del dovuto. Sembrava che non riponesse alcuna fiducia in lui... e questo lo mandava in bestia. Proprio come in quel momento.

Nonostante i suoi pensieri tenessero occupata la sua mente, i suoi occhi furono liberi di intravedere la possente coda del demone che veniva scagliata verso di loro. Coprì Kagome con le maniche possenti del suo kimono, la coda picchiò su di esse e deviò la sua traiettoria. Per istinto Kagome sporse il capo fuori dall'abbraccio di Inuyasha in tempo per vedere la coda dell'essere avvinghiata attorno al corpo della figlia. Kaeru iniziò a piangere terrorizzata mentre l'arto del demone la portava in alto sopra le teste dei genitori. Il volto di Kagome si era fatto bianco e imperlato di sudore, non aveva nemmeno la forza di gridare, tanto la paura era immensa. Solo le lacrime furono testimonianza del terrore che stava provando in quel momento. Fece un passo in direzione del demone, ma si sentì bloccare del tutto da una stretta al suo braccio.

- Dove credi di andare? - Inuyasha la guardò con uno sguardo privo di emozioni.

- COME dove vado???? A salvare mia figlia!!!- Le lacrime di Kagome si erano fatte più numerose e a stento lriusciva a trattenerle.

- É un suicidio... lascia perdere.-

- BASTARDO! LEI É MIA FIGLIA!!!!!!!!!!! CREDI DAVVERO CHE POSSA LASCIARLA MAGIARE DA QUELL'ESSERE SCHIFOSO??????????????- Il cuore di Kagome era un misto di angoscia, confusione, odio e paura... tanta paura. La sconvolgeva quel comportamento. Non le importava se Inuyasha l'avesse tradita in passato, non le importava di cosa avesse fatto. Ma non poteva accettare quella sua indifferenza, quell'indifferenza rivolta a Kaeru. Per lo più sapendo che lei era sua figlia. Non aveva capito niente. Era destino che Kaeru non potesse conoscere mai l'amore di un padre.

- Tsk a me non me ne importa nulla di te e della mocciosa.-

Con una forza creduta perduta, Kagome si liberò dalla presa del mezzo-demone, mentre la mano opposta assemblò un sonoro schiaffo al demone. Aveva smesso di piangere, il suo sguardo aveva assunto una freddezza mostruosa, resa tale dai suoi occhi freddi come il ghiaccio. Tutta la confusione che albergava in quegli occhi era scomparsa. Ora nelle loro iridi si intravedeva soltanto la figura e i lineamenti appannati dalle sue lacrime di Inuyasha.

- Io ti odio con tutta me stessa, mi hai tradito lasciandomi soffrire come una povera imbecille, sono tornata per ucciderti e vendicarmi di tutto il male che mi hai fatto, ho avuto una figlia da te bastardo che non sei altro, ho voluto ucciderla perché sapevo essere un tuo spregevole ricordo ho imparato poi ad amarla a crescerla da sola con le mie forze, mi sono aggrappata a lei con la speranza di non cadere nel baratro più cupo. Lei è tua figlia Inuyasha e che tu lo voglia o no è anche mia, lei VIVRÁ E NON PERMETTERÓ CHE UN BASTARDO DI UN CANE COME TE SIA DI NUOVO LA CAUSA DELLA NOSTRA ROVINA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Con quelle parole un bagliore penetrò tra gli alberi, le foglie bruciarono e caddero a terra morenti. Piccoli rami cessarono di bruciare a contatto con il suolo umido della foresta. La luce accecante costrinse il demone a chiudere gli occhi, si tirò indietro di scatto mentre le sue piccole iridi biancastre continuavano ad essere ferite da quel bagliore che sembrava non voler assolutamente cessare. La stretta della sua coda attorno a Kaeru si allentò e la piccola cadde in dei cespugli sotto di lei. Ai movimenti disperati del demone si accompagnarono anche le sue grida, mentre continuava a divincolarsi come un ossesso. Parandosi gli occhi con una mano, Kagome osservava il demone senza capire la causa della sua agitazione fino a quando il suo sguardo si posò sulla coda del mostro: come se sciolta da un acido potensissimo, la coda stava scomparendo e al suo posto una sostanza vischiosa impregnava il suolo. Tra le grida del demone qualcosa di misterioso stava accrescendo il suo dolore, la coda era ormai sparita e sembrava che lo strano liquido procedesse nella sua azione corrosiva verso la testa saettante del demone. Con un ultimo gemito disperato il demone scomparve ai loro occhi, trasformandosi in una nauseante pozzanghera rossastra.

Anche Inuyasha sembrava sorpreso, con la scomparsa del demone anche il bagliore era diminuito fino quasi a scomparire del tutto. Kagome si accasciò al cespuglio nella quale stava Kaeru, la piccola era svenuta per il troppo spavento e alla vista di quel viso dormiente Kagome non poté trattenersi dal sorridere. La prese delicatamente in braccio, liberandola da alcuni rametti che li si erano impigliati ai vestiti e la strinse a sé tirando un sospiro di sollievo. Intanto Inuyasha le si era avvicinato e le stava osservando, nonostante tutto anche il suo volto era notevolmente rilassato rispetto a qualche secondo prima. Osservò gli alberi dalla quale il bagliore biancastro era penetrato, vide un movimento sinistro e con cautela si portò al fianco di Kagome che ancora sedeva a terra con la figlia abbandonata sulle sue ginocchia.

- Per fortuna ti sei salvata Kacchan....-

All'improvviso Kagome vide Inuyasha sfoderare la sua Tessaiga, senza saperne il motivo rimase immobile nella sua posizione guardando laddove anche lo sguardo di Inuyasha era diretto. Un enorme demone era di fronte a loro, circondato dalla stessa luce abbagliante precedente, ma stavolta il bagliore non era accecante e tutto quanto attorno a loro era ben visibile. Il demone aveva le sembianze di un cane, un gigantesco cane bianco. I suoi occhi color dell'ambra riflettevano la debole luce che filtrava dal fogliame degli alberi; Inuyasha abbassò la Tessaiga di fronte a lui, la spada si era fatta straordinariamente pesante come per voler ubbidire a un comando... Il volto di Inuyasha si era fatto pallido, gocce di sudore scendevano dal suo volto un poco sporco dalla terra, mentre i suoi occhi dorati osservavano il demone con il manto dello stesso colore dei suoi capelli. Le sue labbra si mossero lentamente, sforzandosi di pronunciare una parola che morì però nella gola del mezzo-demone. Intanto il demone si era avvicinato e ora sovrastava l'esile figura di Kagome. La donna, stranamente calma, non percepiva alcuna minaccia da quell'enorme cane di fronte a loro. Tese delicatamente la mano verso di lui toccando il muso gigante di quell'essere e con sorpresa sentì queste parole provenire dal demone.

' Tsuma...'**

Inuyasha spalancò gli occhi sorpreso e così fu la stessa reazione di Kagome.

' Tu le somigli molto...'

Gli occhi del demone si posarono sulla piccola bambina che giaceva nel grembo di Kagome. Avvicinò il muso alla bambina e la leccò. Anche se era difficile dirlo sembrava che quell'enorme cane stesse sorridendo.

Intanto le mani di Inuyasha stavano tremando, la Tessaiga era caduta ai suoi piedi e alla vista della spada a terra Kagome lo osservò sorpresa.

- Inuyasha? -

Il mezzo-demone mosse impercettibilmente le labbra.

- Pa..padre...?-

"Padre?" Kagome guardò stupita Inuyasha e osservò il cane-demone di fronte a loro.

' Se mio figlio non starà attento, perderà qualcosa e... qualcuno di molto importante...' Indietreggiò sempre osservando il volto di Kagome 'Dolce Kagome, salutami la mia piccola nipotina al suo risveglio.... '

Con fare distratto Kagome fece cenno di si con la testa.

Una folata di vento si alzò improvvisamente, il cane-demone si alzò nell'aria e scomparve magicamente mentre dei piccoli bagliori di luce simili a lucciole cadevano come per magia su di loro.

Sia Kagome che Inuyasha rimasero in silenzio, osservando il punto in cui il demone era sparito. Entrambi l'uno di fianco a l'altra circondati da quella miriade di piccole luci che sembravano essere infinite. Ciascuno aveva albergato nel cuore un sentimento, un sentimento di cui loro stessi ignoravano ancora l'esistenza, ma che per un solo istante quell'enorme demone aveva di nuovo acceso. Per lungo tempo erano stati lontani ma qualcosa li aveva riavvicinati... ora spettava al futuro mostrar loro la strada.

NdA: E anche il settimo è andato. Piaciuto il nuovo personaggio? Credete che forse la comparsa del padre di Inuyasha, sia come dire, inopportuna? Inutile chiedermi perché sia ancora vivo! L'avevo detto che la profezia riportava alla vita ogni demone deceduto! In quest'ultima scena non ho voluto renderlo assolutamente aggressivo, anche perché non è questa l'immagine che ho di lui se devo dirla sinceramente. Allora? Aspetto recensioni o anche commenti su questo capitolo. E ditemi come sta andando con la figura di Inuyasha? Alcuni mi hanno scritto che lo odiano profondamente... devo ammettere che sono stata brava a farvi detestare un personaggio tanto amato vero? Sembra che sia l'unica cosa che mi sia riuscita...T___T Cosa ci riserverà il futuro per Kagome e Inuyasha? Io continuo a scrivere... Alla prossima!

Claudia

* Kuroi: nero

**Tsuma: in giapponese significa 'moglie'

Capitolo 8