DARK MISSION
- CHARMARGY -

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Avvertenza preliminare: questa fan fiction ha un contenuto di serietà pari al 3%. Se non sopportate tale atroce mancanza di senno, non leggete le seguenti righe. Se inoltre siete sensibili in negativo alle espulsioni di scorie tossiche del cervello dell'autrice, si raccomanda di non leggere nessuna riga che possa derivare dal dopo del segnale acustico. BUUUUUUUURP! PRRROT! Aaah… ß segnale acustico.


Il sole splendeva alto nel cielo - come sempre - era una bellissima giornata di luglio - come sempre - e tutto esprimeva un tale tranquillità che sembrava che niente avrebbe potuto succedere quella mattina! - come sempr… Argh! Meglio cambiare il contesto… dunque…

Era un pomeriggio nebbioso, e la pioggia era inesorabile, di quel freddo tipico di novembr… ma via!!! Ma cominciano tutte così!! Allora…

Spirava un vento secco e gelido malgrado… nooo!! Non va bene!! Uffa… non mi piace!

Bene… il tempo era indefinito… ora va bene!! Cominciamo!!


Dark Mission
una produzione di Charmargy
con la collaborazione inconsapevole di Koshi Rikdo e dell'Animazione Sperimentale Insensata


Il tempo era indefinito. A Strawberry Town, regnava un qualcosa che poteva essere definito come tranquillità (NdLettori: come sempre NdC: ehi, ora non accetto critiche, eh! NdLettori: ma se prima non abbiamo aperto bocca! NdC: pignoleria…) Ma era una tranquillità asfissiante, quasi opprimente (NdC: tipo i Teletubbies). Tanta beatitudine dava l'impressione che il tempo si fosse fermato, e non sempre poteva essere definita una sensazione piacevole.
<< PISTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!! >>
Al passaggio di una specie ti tromba d'aria parlante, l'equipaggio della Going Merry che camminava sul molo, venne praticamente ributtato in mare dallo spostamento d'aria. Quando si furono ripresi, restò solo un nuvolose di polvere sollevato dal passaggio di quel "qualcosa" che pareva avere leggermente fretta.
<< Ma cos'era, un tornado? >> disse Zoro
<< Peggio. >> disse un pescatore che stava placidamente aspettando che il pesce abboccasse all'amo, anche se fin'ora aveva collezionato un discreto mucchio di vecchie scarpe << Era Blanca. >>

Missione 1: Scacciare i pirati

Cinque minuti dopo, nella zona collinare di Straweberry Town…
<< Come andiamo? >> chiese con un larghissimo sorriso una ragazza dai capelli cortissimi ed arricciati, quasi a piccoli spuntoni, al naturale, come se avesse appena subito una scarica elettrica. Se si accorciavano ancora un pochino i vestiti si sarebbe detta in costume due pezzi, aveva gli occhi di un verde menta che, insieme con gli indiavolati capelli di un incredibile color limone, le davano un che di schizofrenico. Pareva avesse sui diciannove anni, soltanto a guardarla da ferma sembrava che prendesse fuoco dalla… emh… attività, da un momento all'altro. Portava degli occhiali da sole dalle lenti arancione, elastici, come degli occhialini da sub, che teneva appoggiati sopra la fronte. Si era avvicinata ad un ragazzo più o meno della sua età.
<< Non c'è male, Blanca. >> disse l'altro << E guarda un po' qua. >> mostrò una sorta di scultura post moderna scolpita nel granito.
<< Emh… che cosa rappresenta? >>
<< Non chiederlo a me. L'archeologa sei tu. >>
<< Ma lo sei anche tu!! >> ribatté Blanca
<< Ma tu sei quella che studia. >> ribatté tranquillamente l'altro
<< Sbagliato! TU sei lo schiavo che scava dalla mattina alla sera, IO sono quella che deve infilarsi da tutte le parti a cercare reperti sperduti negli angoli più remoti del globo terrestre rimettendoci quasi la spina dorsale, e poi mi tocca anche di decifrare quello che trovo. >> corresse Blanca
<< Ah… >>
Si avvicinò a loro una ragazza che aveva più o meno venticinque anni, dai lunghi capelli neri raccolti in una treccia molto sottile non meno lunga che spuntava da una bandana a strisce verdi scure, vestita da archeologa con rigidi stivali verdi oliva, pantaloncini corti e camicia con i bottoni slacciati (o meglio, rotti) annodata ai lembi (NdC: avete presente, quelle magliette - o camice - che sembrano coprire gli attributi femminili per pura coincidenza?). Aveva gli occhi neri che oltretutto erano un po' oscurati dall'ombra del fazzoletto a strisce che teneva in testa << Sapete che stamattina sono arrivati dei pirati?>>
<< E dagli! >> commentò Blanca << Ma arrivano tutti da noi? Comunque, io non li ho visti, Lorelei. >>
<< Per la cronaca, ti ho visto che praticamente li buttavi in mare… >>
<< Ma chi? >>
<< Tu! >>
<< Ah, io mi sono buttata in mare? >>
<< No, io pirati! >>
<< Capisco, i pirati mi hanno buttato in mare!! >>
<< Ma cosa hai capito, tu ai pirati! >> ribatté Lorelei
<< Basta spiegarsi! Quindi ho buttato il mare hai pirati! >>
<< Argh! >> Lorelei era esasperata << In mare ci sono caduti i pirati! >>
<< Ma scusa, non ci ero caduta io? >>
<< No! Perché tu ci hai buttato i pirati! >>
<< In mare. >>
<< Esatto! >> sospirò Lorelei.
<< Vorreste per caso un tè? >> commentò acidamente il ragazzo
<< Sai che odio il tè! >> ribatté Blanca che evidentemente non aveva capito la battuta. << Comunque, Lore, dovremmo andare a buttarli fuori? >>
<< Ci penserà la Marina. >> rispose Lorelei facendo spallucce
<< Ma se son tutti partiti perché al Grande Blu c'è 'sto casino dei sette pirati! >> disse Blanca con tono sapiente
<< Ah, già. Bhe, a te l'onore. >>
<< Ti adoro. >> sibilò acidamente Blanca
<< Grazie. >>
Ma prima che Lorelei potesse finire la parola, Blanca era in perfetta tenuta alla Speedy Gonzales, ed era già schizzata a tutta forza verso il porto tirando Lorelei per la collottola.

Non erano passati che dieci minuti, e il pescatore aveva collezionato anche degli eleganti scarponcini neri da passeggio (che in compenso contenevano una bavosa), che di nuovo Rubber, Zoro, Nami, Usop e Sanji videro di nuovo un immenso nuvolose di polvere, e dalle loro teste penzolò un discreto gocciolone. Non riuscirono a distinguere cosa causasse tale spostamento di polvere, che una figura che a loro parve umana frenò con uno skreeeek! e scavando un solco per terra con il tacco medio degli stivali, riuscì a fermarsi solo qualche metro più in là, quando ormai il solco scavato era talmente profondo che le arrivava molto sopra il ginocchio. Il pescatore scosse disperato la testa.
Finalmente distinsero Blanca, quella ragazza dall'aspetto pericolosamente schizoide e un sorriso larghissimo, e Lorelei con gli occhi a girandola dalla corsa sfrenata della collega.
<< Voi siete pirati, vero? >> domandò Blanca con un tono pericolosamente angelico.
<< SI'!!!!!!!! >> rispose ovviamente Rubber.
<< Molto bene!! >> Blanca sfoggiò un sorriso spacca mascella << FUORI DAI PIEDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >> con un movimento che nessuno vide, aveva scaraventato per aria i cinque pirati che con un "blink" sparirono in cielo. Nel frattempo il flemmatico pescatore aveva tirato su un vaso, e se lo lanciò dietro le spalle, ma Blanca e Lorelei si precipitarono a prenderlo.
<< Visto Lore? Questo qui dovrebbe risalire al periodo.. bla, bla, bla… >>
<< Già! E su questa sfumatura di colore ed incarnazione del bordo sinistro si potrebbe ipotizzare che… bla, bla, bla… >>
Il pescatore pregò che la morte lo attanagliasse presto.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGHHHHH!!!

I cinque pirati erano appena tornati da un lungo peregrinare nell'universo per cause di… emh… forza maggiore, ed atterrarono con uno schianto pauroso che non me la sento di scrivere per risparmiare i vostri nervi. Atterrarono, per l'appunto, su un aiuola di piante grasse che erano il genere di vegetazione di Strawberry Town.
<< Argh! Che scandalo! >> commentò Lorelei con disgusto
<< Vandali! >> aggiunse severamente Blanca rivolgendosi ai cinque pirati le cui ossa erano ormai - anche le ossa gommose di Rubber - simili alla farina integrale 00 << Non si trattano così le aiuole! >>

Missione 1: Scacciare i pirati.
Missione di oggi: FALLITA!!!

<< Ci perdoni, boss!! >> supplicò Lorelei di fronte al losco figuro seduto su un a poltrona di cuoio rosso, dietro ad una scrivania di marmo in una stanza scura, illuminata da candele profumate, in cui si diffondeva più altro l'odore di incenso cinese. << Dopotutto gli abbiamo fratturato le ossa! >>
<< Polverizzato, prego. >> precisò Blanca
<< La prima missione è fallita, ne siete consapevoli?? >> ringhiò il capo, un boss dall'accento siciliano vestito da mafioso
<< Non falliremo più! >> assicurarono all'unisono le due ragazze
<< Dillo anche tu, Steve! >> abbaiò Lorelei rivolta al ragazzo archeologo
<< Ma io che c'entro? >>
Nel frattempo, si sentiva il suono delle ambulanze che portavano in ospedale i cinque pirati, nel silenzio di tomba.
<< VI do una seconda possibilità. Ma non dovete fallire! >> Il boss tirò una cordicella.
<< NNNNNOOOOOOO…!!! >> e i tre archeologi caddero giù in una botola piena di coccodrilli. Il boss si girò sospirando rabbiosamente, mentre dalla botola gli pervennero le note leggiadre de "Il coccodrillo come fa". Cercando di mantenere il suo autocontrollo, il boss preparò la seconda missione…

Capitolo 2 >>>