REGIA MARINA
- CLASSE REGINA ELENA -
VITTORIO EMANUELE REGINA ELENA NAPOLI ROMA |
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nave |
Vittorio Emanuele Regina Elena Napoli Roma |
Classe | Vittorio Emanuele |
Tipo |
Corazzata |
Cantiere |
Vittorio Emanuele:Castellamare di Stabia Regina Elena: Arsenale di La Spezia Napoli: Castellamare di Stabia Roma: Arsenale di La Spezia |
Impostazione |
Vittorio Emanuele:18.09.1901 Regina Elena: 27.03.1901 Napoli: 21.10.1903 Roma: 20.09.1903 |
Varo |
Vittorio Emanuele: 12.10.1904 Regina Elena: 19.06.1904 Napoli: 10.05.1905 Roma: 21.04.1907 |
Entrata in servizio |
Vittorio Emanuele: 01.08.1908 Regina Elena: 11.09.1907 Napoli: 01.09.1908 Roma: 17.12.1908 |
Radiazione |
Vittorio Emanuele: 01.04.1923 Regina Elena: 15.03.1923 Napoli: 03.09.1926 Roma: 13.10.1927 |
DIMENSIONI |
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Lunghezza |
144,60 metri |
Larghezza |
22,40 metri |
Immersione |
8,60 metri |
DISLOCAMENTO |
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A pieno carico |
14.192 tonnellate |
MOTORI |
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Caldaie |
Vittorio Emanuele: 28 caldaie Regina Elena: 28 caldaie Napoli: 22 caldaie Roma: 18 caldaie |
Eliche | 2 |
Gruppi alternativi | 2 |
Potenza |
19.000 cavalli |
Velocità |
21,00 nodi |
Combustibile |
2276 tonnellate |
Autonomia |
11.000 miglia marina a 10 nodi |
PROTEZIONE |
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Verticale | cintura: 250 mm. |
Orizzontale | ponte batteria: 50 mm.
ponte protezione: 50 mm. |
Torrette principali | 250 mm. |
Torre di comando | 250 mm |
ARMAMENTO |
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Principale | 2 cannoni da 305 mm.
12 cannoni da 203 mm. |
Secondario |
16 cannoni da 76 mm. 10 cannoni da 47 mm. |
AAW | - |
Siluri | 2 lanciasiluri |
AEREI |
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Aerei | - |
RADARS |
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Ricerca aerea | Non presente |
Ricerca di superficie | Non presente |
Controllo di tiro | Non presente |
EQUIPAGGIO |
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In tempo di guerra | 700
di cui: 36 ufficiali e 664 marinai |
STORIA
Furono navi costruite per combattere gli incrociatori corazzati francesi. Rispetto alle precedenti unità tipo Brin, si nota una diminuzione dei cannoni di grosso calibro, ridotti da 4 a 2, a favore di quelli da 203 mm, aumentati da 4 a 12. Lo scafo era munito di un lungo castello, che si prolungava nella sovrastruttura centrale.
La prua aveva un notevole sperone; oltre al timone principale a poppa, vi era un timone ausiliario a prora, rientrabile nello scafo quando non era usato. Sulla sovrastruttura centrale si alzavano due alberi a palo e 3 fumaioli. L'armamento principale era costituito da 2 cannoni da 305 mm, sistemati in torri singole, una a prora sul castello e una a poppa in coperta; i 12 cannoni da 203 mm erano in 6 torri binate disposte simmetricamente quattro in coperta ai vertici del ridotto centrale e due sul cielo di detto ridotto nell'intervallo fra il 2° e il 3° fumaiolo.
I cannoncini da 76 mm erano sistemati sul cielo delle torri da 305 e da 203. La protezione verticale era costituita da una cintura dello spessore di 250 mm al centro, riducentesi a 100 mm alle estremità, e da un ridotto centrale corazzato con piastre di 200 mm ridotti a 80 mm alle estremità. L'apparato motore era costituito da due macchine alternative sistemate affiancate in un locale a poppavia di quelli delle caldaie; la potenza era di 19.000 cavalli. Le unità Napoli e Roma furono le prime corazzate munite di gruppi elettrogeni azionati da motori diesel così da poter produrre energia in porto senza accendere le caldaie. La Vittorio Emanuele partecipò alla guerra Italo-turca e a quella 1915-18. Dal luglio 1922 fu classificata corazzata costiera e radiata nel 1923.