GERMANIA
REICHSMARINE
NAVE CORAZZATA TIRPITZ (NAVE DA BATTAGLIA)
BATTLESHIP TIRPITZ
CORAZZATA TIRPITZ
GIUDIZIO DELLO SHINANO
La Tirpitz fu una nave da battaglia della Kriegsmarine tedesca, seconda e ultima unità della Classe Bismarck. Essa fu concepita, insieme alla gemella Bismarck, per essere la punta di diamante della marina tedesca. Entrata in servizio molto dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, la nave partecipò a pochissime azioni belliche, passando la maggior parte della sua vita a nascondersi nei fiordi norvegesi dagli attacchi degli Alleati; di fatto essa ebbe funzione di "fleet in being", cioè quella di tenere occupata una gran quantità di forze nemiche per via della sua pericolosità potenziale. In realtà alla prova dei fatti si rivelò un costosissimo giocattolo non utilizzabile in quanto non poteva prendere il largo senza il rischio di essere affondata ed alla fine fu scoperta e distrutta nel fiordo norvegese in cui si era rifugiata. Con i costi necessari per la costruzione si sarebbero potute allestire almeno due portaerei con risultati finali migliori per la Reichmarine.
Il problema della corazzata Tirpitz è che divenne operativa quando ormai le corazzate avevano perso il loro ruolo di "regime dei mari" ed erano state riutilizzate come pontoni galleggianti da cui sparare per difendere gli sbarchi delle armate, come seppero fare magnificamente gli americani ed in parte minore i giapponesi. Nella seconda Guerra Mondiale una corazzata poteva essere utilizzata con profitto soltanto se all'interno di una task force difesa da branchi di cacciatorpediniere e di supporto ad una o più portaerei. Una corazzata lasciata da sola a fare la caccia ai convogli, come le navi corsare tedesche della Prima Guerra Mondiale, non aveva più alcun senso ne aveva alcuna possibilità di riuscita tattica in quanto priva di copertura aerea e quindi indifesa agli attacchi dal cielo. Nella battaglia del Mar di Sibuyan la poderosa Musashi fu affondata da ripetuti attacchi aerei malgrado fosse all'interno di un poderoso gruppo operativo composto da corazzate (Nagato e Yamato su tutte) e difeso da incrociatori e cacciatorpediniere, ma privo di alcuna difesa in quanto non supportato da portaerei.
In definitiva la corazzata Tirpitz nacque gia vecchia, fu mal utilizzata e finì abbastanza ingloriosamente senza nemmeno combattere (Shinano).
RIASSUNTO
La Tirpitz era la seconda delle due corazzate di classe Bismarck costruite per la Germania nazista 's Kriegsmarine (marina) prima e durante la seconda guerra mondiale. Intitolata al Grande Ammiraglio Alfred von Tirpitz , l'architetto della Kaiserliche Marine (Marina Imperiale), la nave fu impostata presso il Kriegsmarinewerft Wilhelmshaven nel novembre 1936 e il suo scafo fu varato due anni e mezzo dopo. I lavori furono completati nel febbraio 1941, quando fu commissionata alla flotta tedesca. Come la sua nave gemella, Bismarck , Tirpitz era armata con una batteria principale di otto 38 centimetri (15 pollici)cannoni in quattro torrette gemelle . Dopo una serie di modifiche in tempo di guerra era 2000 tonnellate più pesante della Bismarck , rendendola la corazzata più pesante mai costruita da una marina europea.
Dopo aver completato le prove in mare all'inizio del 1941, Tirpitz fu brevemente
il fulcro della flotta baltica, che aveva lo scopo di prevenire un possibile
tentativo di fuga da parte della flotta baltica sovietica . All'inizio del 1942,
la nave salpò per la Norvegia per fungere da deterrente contro un'invasione
alleata. Mentre era di stanza in Norvegia, la Tirpitz doveva essere utilizzata
anche per intercettare i convogli alleati verso l'Unione Sovietica, e due di
queste missioni furono tentate nel 1942. Questo era l'unico ruolo fattibile per
lei, dal momento che il raid di St Nazaire aveva effettuato operazioni contro
l'Atlantico. corsie di convoglio troppo rischiose. Tirpitz ha agito come una
flotta in essere , costringendo la Royal Navy britannicamantenere significative
forze navali nell'area per contenere la corazzata.
Nel settembre 1943, la Tirpitz , insieme alla corazzata Scharnhorst , bombardò
le posizioni alleate su Spitzbergen , l'unica volta che la nave usò la sua
batteria principale in un ruolo offensivo. Poco dopo, la nave fu danneggiata in
un attacco di mini-sottomarini britannici e successivamente sottoposta a una
serie di raid aerei su larga scala. Il 12 novembre 1944, i bombardieri
britannici Lancaster equipaggiati con bombe "Tallboy" da 12.000 libbre (5.400
kg) hanno segnato due colpi diretti e un incidente sfiorato che ha causato il
capovolgimento della naverapidamente.
Un incendio sul ponte si è diffuso al caricatore di munizioni per una delle torrette della batteria principale, causando una grande esplosione. Le cifre sul numero di uomini uccisi nell'attacco vanno da 950 a 1.204. Tra il 1948 e il 1957, il relitto fu demolito da un'operazione di salvataggio congiunta norvegese e tedesca.
ARMAMENTO
I cannoni da 38 cm montati sulle due navi erano un nuovo modello; non più gli L/45 della prima guerra adattati per la classe Bayern. Prima del 1939 venne fatta qualche stima comparata dei due cannoni, ma costituisce l'unico riferimento alla Bayern usato nella progettazione della nave da battaglia Bismarck e non si può ipotizzare una discendenza diretta fra le due navi.
L 'adozione del vecchio SKL/45 da 38 cm fu probabilmente presa in considerazione, ma non rispondeva più alle esigenze degli anni '30: le torri pesavano 873 tonnellate e avevano un'elevazione massima di soli 209 (originariamente 16) per una gittata massima di 23.200 m con 109 di sbandamento ma solo 15.000 m per il fianco immerso. I cannoni da 28 cm della corazzata Deutschland avevano invece una gittata di 31.900 m sul fianco sfavorito dai 10" di sbandamento.
Nel complesso il vecchio cannone non era adatto a una nuova corazzata, mentre il nuovo modello, classificato come SKC/34 da 38 cm nel nuovo sistema, era un prodotto Krupp che sparava un proiettile da 800 Kg con la velocità iniziale di 820 m/sec. (cfr. a pag. 53 la tavola comparata dei due cannoni). Le nuove cariche erano divise in due parti: la principale era di 112 Kg e rivestita in ottone, quella secondaria pesava 99,5 Kg. Per ogni cannone venivano stivate 130 cariche.
Le
quattro torri principali della corazzata Tirpitz{originariamente tutte dotate di telemetro da 10 m)
erano appaiate a prua e a poppa, con la B e la C in posizione rialzata. Il. puntamento
era elettrico, così come il meccanismo di elevazione ausiliario, gli argani
ausiliari e qualche altro meccanismo di riserva, mentre quelli principali erano
a energia idraulica. I limiti di elevazione/abbassamento .erano +30°/+5
1/2gradi. Le torri A e B avevano un campo di tiro di 215°-0-145, la C e la D di
35°-180°-325 e pesavano 1.056 o 1.048 tonnellate senza i telemetri. Erano
torri ben corazzate, con le pareti di 360 mm {150-200 mm ai Iati, 180 mm al
tetto e 320 mm sul retro) unite con bulloni. Avevano sei diversi livelli
operativi: la piattaforma dei cannoni dentro la torre, la piattaforma di puntamento, la piattaforma dei motori e quella intermedia {tutte all'in- temo delle
barbette e sotto il ponte corazzato), le stive e le sale per i proiettili. Le
torri B e C avevano una piattaforma intermedia in più dentro le barbette.
I mirini interni alle torri erano installati sulla sinistra del can- none sinistro e sulla destra di quello destro e dal tetto uscivano due periscopi. Sul Iato posteriore c'erano anche due ventilatori elettrici per l'eliminazione del gas e del fumo.
L
'armamento secondario, dodici cannoni SKC/28 da 15 cm in affusti binati LC/34,
era distribuito in tre torri per Iato, con la postazione centrale dotata di
telemetro da 6,5 m. Le torri I pesa- vano 150,3 tonnellate, le 11131,6
tonnellate e le IIl97,7 tonnellate. Quelle di prua {l) avevano le barbette che
arrivavano al primo ponte e l'apertura fra la parte girevole e il ponte
corazzato chiusa da una tenda di pelle. Le barbette delle altre torri arrivavano
solo fino al ponte corazzato. I cannoni erano gli stessi installati sulla Scharnhorst
e sulla Gneisenau che sparavano proiettili da 45,3 Kg fino a 23 km
con un'elevazione di 40 gradi.
Le
torri di prua avevano cinque livelli operativi, con quello dei cannoni nella
piazzola. Dentro alle barbette c'erano la piattaforma di puntamento, la
piattaforma intermedia dei motori e, al di sotto del ponte corazzato, la
piattaforma di elevazione per proiettili e cartucce.
Le
torri Il e III non avevano piattaforme intermedie e quella di elevazione era
interna alle barbette. I cannoni erano caricati a mano e i bossoli venivano
espulsi da sotto la torre.
I motori di puntamento principali e ausiliari erano elettrici; l'elevazione era idraulica con comandi d'emergenza manuali. Le torri senza il telemetro da 6,5 m avevano un periscopio C/4 ruotabile di 90° dalla direzione del cannone. Le protezioni comprendevano 100 mm di corazza frontale, 40 mm ai Iati, 20-35 mm al tetto e 40 mm sul..retro {più sottili di quelle della Scharnhorst}. Il campo di fuoco delle torri variava dai 153 ai 158°.
I
cannoni da 15 cm non erano bivalenti, perciò la Kriegsmarine provvide all'ormai
abituale aggiunta di una batteria antiaerea pesante. I pezzi contraerei standard
di questa categoria erano gli SKC/33 da 10,5 cm che erano stati adottati per la
corazzata Scharnhorst
e la corazzata Gneisenau e installati sulle prime Panzerschiff. Questo pezzo
sparava cariche fisse di 27,35 kg di proiettili da 15,1 kg con una velocità
iniziale di 900 m/sec e in una gittata di 17,700 m. Erano installate a coppie
sui due Iati del ponte della sovrastruttura in affusti triassiali stabilizzati
progettati in origine per i pezzi da 8,8
cm,
che poi vennero installati solo nelle quattro postazioni di prua e solo sulla Bismarck
perche nel frattempo era stato realizzato un modello più resistente per
questo calibro. La Bismarck completò così la sua artiglieria e la nave
da battaglia Tirpitz
fu equipaggiata in modo altrettanto completo. Sia il puntamento che
l'elevazione funzionavano elettricamente e avevano dei comandi manuali
d'emergenza.
I
cannoni venivano caricati a mano ma esisteva anche un meccanismo elettrico per
il caricamento ad angolature più eleva- te. La contraerea leggera comprendeva
sedici pezzi SKC/30 da 3,7 cm in otto postazioni binate LC/30 raggruppate sulla
sovra- struttura e dodici bocche singole MG C/30 (poi C/38) da 2 cm.
Inizialmente
non erano previsti lanciasiluri, ma le navi avevano un'attrezzatura aeronautica
con due catapulte fisse a mezza- nave. A proravia del fumaiolo c'erano due
hangar singoli, e un terzo più grande si trovava sotto 10 stivaggio dell'albero
maestro. Queste corazzate potevano portare fino a sei aerei del tipo Arado Ar
196 (ma solo occupando le due catapulte, dato che gli hangar non potevano
alloggiare più di quattro unità) e non erano attrezzate per la posa di mine.
I
comandi dei pezzi erano disposti come sulla Sharnhorst e
sulla
Gneisenau con tre postazioni principali in superficie. La postazione di
prua occupava la metà posteriore della torre controllo a livello del ponte di
navigazione, un'altra era dislocata in cima alla torre dell'albero di prua e la
terza a poppa sul della sovrastruttura.
La postazione di prua era dotata di un telemetro sterescopico da 7 m, le altre due di unità da 10 m. Ognuna delle due postazioni anteriori aveva tre centrali di tiro ZG C/38S con i periscopi che spuntavano dalla corazza del tetto in avanti, a destra e a sinistra, mentre la postazione posteriore ne aveva solo due laterali. Le postazioni per le azioni notturne erano due, una a poppa e una a prua, dotate di due Zeilsaule C38S e di una centralina per le granate illuminanti. I vari dati di rilevamento del bersagli andavano trasmessi ai comandi principali TS al compartimento del ponte di batteria.
Una
postazione simile nel retro del compartimento serviva da riserva e aveva lo
stesso equipaggiamento della prima tranne il calcolatore per il bombardamento a
riva. Queste postazioni comprendevano dei calcolatori per l'artiglieria principale
e secondaria collegati a due giroscopi, ed erano affiancate da pannelli per gli
interruttori, per gli amplificatori e per altri comandi
dei
pezzi. La sala comandi di prua era sul Iato destro del primo ponte nel
compartimento XV, quella di poppa sul Iato sinistro del compartimento VIII sul
ponte di batteria.
I
comandi della contraerea delle nuove corazzate rappresentavano un ulteriore
passo in avanti. Una postazione principale con quattro ZAG era dislocata nel
punto più alto della nave, la galleria a coffa di trinchetto. Le postazioni di
riserva si trovavano insieme ai comandi notturni di prua e di poppa. I dati di
gittata erano forniti da quattro telemetri ad alta angolatura SL6 a
stabilizzazione triassiale, riconoscibili dalle tipiche coperture sferiche.
Questi erano dotati di telemetri notturni stereoscopici da 4 m chiamati A (prua
destra), B (prua sinistra), C (inizio poppa) e D
(estrema
poppa). I comandi principali TS per la contraerea erano nel compartimento XV del
ponte di coperta, accanto alla sala radio B e agli interruttori. Immediatamente
a poppa sul lato opposto della paratia a tenuta stagna, c'era il centro di
comando operativo principale, mentre la postazione di riserva era nel compartimento
IX sul ponte di batteria.
C'erano
inoltre due telemetri notturni da 3 m e otto strumentazioni portatili da 1,25 m
per i pezzi da 3,7 cm. Tutti il metri erano forniti dalla Zeis Jena.
I
fari di fabbricazione Siemens-Schuckert erano sette da 150 cm, uno su una
piattaforma a prua della torre di controllo, quattro su quella del fumaiolo (fra
cui due anteriori con scudo pieghevole semisferico) e due davanti alla torre
contraerea C. Per motivi di sicurezza, a dritta e a sinistra della postazione di
mando notturno e di quella sotto il telemetro principale di poppa erano
installati anche tre centraline per fari.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nave |
Tirpitz |
Tipo |
Corazzata |
Cantiere |
Kriegemarinewerft, Wilhelmshaven |
Impostazione |
2 novembre 1936 |
Varo |
1 aprile 1939 |
Entrata in servizio |
25 febbraio del 1941 |
Affondamento | 12.11.1944 |
Lunghezza |
241.60 metri |
Larghezza |
36,00 metri |
Immersione |
10,80 metri |
Dislocamento |
52.700 tonnellate |
Apparato motore |
12 caldaie a coppie del modello Wagner |
Potenza |
160.000 cavalli |
Velocità |
30 nodi |
Combustibile |
7.400 tonnellate |
Autonomia |
8.600 miglia marina a 15 nodi 3.500 miglia marine a 30 nodi |
Armamento pesante |
8 cannoni da 380 mm. in affusti binati |
Armamento secondario | 12 cannoni SKC/28 da 150 mm. in affusti binati |
Armamento pesante antiaereo | 16 pezzi binati SKC/28 da 105 mm. |
Armamento leggero antiaereo | 30 pezzi binati
da 37 mm.
20 pezzi binati da 78 mm. |
Protezione verticale |
Cintura mm. 320 |
Protezione orizzontale |
Ponte corazzato: 50 mm. Ponte corazzato principale: 80 mm. Torre di controllo: 340 mm. |
Equipaggio Disegno Normale Massimo in guerra |
1.750 2.340 2.650 |
LA FINE DELLA CORAZZATA TIRPITZ (12.11.1944)
Un attacco successivo ebbe luogo il 12 novembre sempre con l'impiego degli stessi squadroni. La Tirpitz, sempre ancorata, fu colta in una giornata serena e soleggiata, priva della cortina difensiva di fumo e senza alcun caccia di scorta. Dalla nave furono lanciate salve da 38 cm e quindi aprì il fuoco con il resto del proprio armamento in un vano tentativo di difesa.
Lo squadrone n° 617 sganciò i propri "Tallboy", quindi seguì quello n° 9. Il primo allarme dell'incursione fu dato verso le 08.00, quando la Tirpitz fu collegata immediatamente con il centro antiaereo di Tromso. Un quarto d'ora più tardi fu richiesta la protezione dei caccia e si diede l'allarme. Le sirene della base di Tromso suonarono alle 08.45 e alle 09.15 furono avvistati i veivoli inglesi.
Cinque minuti più tardi fu ripetuta la richiesta di protezione aerea e da Bardufoss decollarono immediatamente gli FW190 del gruppo JG5, la Luftwaffe non era stata però informata dello spostamento della nave a Tromso. L'artiglieria da 10,5 cm aprì il fuoco verso le 09.34, seguita pochi minuti dopo dai 3,7 cm e dai 2 cm. Un "Tall- boy" (probabilmente il quarto lanciato) colpì la nave insieme a altri due successivi.
Quello definitivo raggiunse la Tirpitz a babordo vicino la catapulta nel compartimento laterale della sala turbina, penetrando il ponte e la corazzatura; un'altra cadde in mare al traverso, sempre nell'area di sinistra, con un grande lampo, mentre le altre quattro bombe caddero nella rete. Una nona bomba cadde al traverso della torretta "D" provocando una grande colonna di fumo nero, cui seguì un lampo per lo scoppio di munizioni nella parte centrale della nave. Molte altre bombe scoppiarono nel porto con il conseguente riversarsi di una grande quantità d'acqua sulla nave, che sbandò di 35°.
Venne dato l'ordine di svuotamento ma non potè essere eseguito, pertanto si diede quello di abbandonare la nave. Lo sbandamento continuò fino a 60°, dove si assestò per breve tempo.
Seguì una tremenda esplosione presso la torretta "C" che sollevò tutta la massa rotante dalla nave, dopodichè la Tirpitz si rovesciò fino a che l'opera morta non raggiunse il fondo del mare.
Un esame successivo dimostrò che il fianco della nave era stato divelto tra le ordinate 98 e 132, ma ad eccezione di questo c'erano solo danni di piccola entità. La vera causa dell'esplosione nella torretta "C" non fu mai accertata, probabilmente le zone oltre la sala turbina (Mitte) e quella caldaia vennero rapidamente inondate, come pure tutta l'area di sinistra centrale compresa tra le ordinate 83 e 154,5. Quest'inondazione fu sufficiente a fare sbandare la nave di 35°, dato che era relativamente leggera per la scarsità di carburante e scorte.
L'inondazione continuò e la nave sbandò ancor più, fino a 60°; allora si calcolò che la quantità d'acqua doveva equivalere a circa 17.000 tonnellate, che sarebbe aumentata; tuttavia si ritiene che del fango sul fondo le impedì di affondare fino all' esplosione della torretta "C". I morti furono molti, tra essi l'ufficiale al comando, Capitano di vascello Weber, che aveva sostituito Junge all'arrivo della nave a Tromso. Alla Kriegmarine rimanevano solamente due Panzerschiffe, ambedue nel Baltico.
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