BATTAGLIA NAVALE DI TRAFALGAR
NAVAL BATTLE OF TRAFALGAR
(21 OTTOBRE 1805)
IL CAPOLAVORO DELL'AMMIRAGLIO NELSON
I PROTAGONISTI
THE PROTAGONISTS
ROYAL NAVY
HMS VICTORY
Vascello di linea a 3 ponti da 100 cannoni Nave ammiraglia di Lord Horatio Nelson Duca di Bronte (Inghilterra) Capt. Thomas Masterman Hardy |
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Storia:
La HMS Victory è un vascello di prima classe, a tre ponti da
104 cannoni della Royal Navy, costruita negli anni 1760. Risiede nel suo bacino
di carenaggio a Portsmouth come nave museo.
La polena, sostituita nel 1801, porta all'interno di un medaglione i segni delle
Armi Reali e dell'Ordine della Giarrettiera. Vi sono due iscrizioni: Honi soit
qui mal y pense (sia svergognato chi pensa male) e Dieu et mon droit (Dio e il
mio diritto). Il medaglione è sostenuto da due putti e sormontato da una corona.
Nel dicembre 1758 il sovrintendente del Chatham Dockyard venne incaricato di
preparare un bacino di carenaggio per la costruzione di una nuova nave di prima
classe da 100 cannoni. Questo era inusuale per l'epoca, durante tutto il XVIII
secolo solo dieci navi di questo tipo furono costruite, la Royal Navy preferiva
navi più piccole e più manovrabili ed era insolito che più di due fossero in
servizio simultaneamente.
I piani di costruzione arrivarono nel giugno 1759 ed erano basati sulla HMS
Royal George che era stata varata dal Woolwich Dockyard nel 1756.
La chiglia venne impostata il 23 luglio 1759 nell'Old Single Dock) (ora molo n.
2) ed il nome venne scelto nell'ottobre 1760 per commemorare l'Annus Mirabilis o
Anno delle Vittorie del 1759. In quell'anno della Guerra dei sette anni
l'Inghilterra aveva vinto le battaglie terrestri di Québec, Minden e quelle
navali di Lagos e Quiberon Bay. Ci furono alcuni dubbi sul fatto che fosse un
nome adatto poiché la precedente nave di prima classe Victory era andata persa
con tutto l'equipaggio nel 1744.
Una volta costruita l'intelaiatura era normale coprire la nave e lasciarla
stagionare per diversi mesi. Comunque a causa della fine della guerra dei sette
anni rimase in questa condizione per quasi tre anni, il che ne migliorò la
longevità. I lavori ricominciarono nell'autunno 1763 e fu infine varata il 7
maggio 1765. Era costata 63.176 sterline e 3 scellini e per la sua costruzione
erano stati utilizzati circa 6.000 alberi (di cui circa il 90% erano querce e
per il rimanente, olmi, pini e abeti.
Non essendoci un immediato impiego per essa, venne posta in riserva ordinaria e
per 13 anni rimase al coperto, priva di alberi e collocata in manutenzione
generale, ancorata nel fiume Medway, fino a che la Francia non si unì alla
Guerra d'Indipendenza americana.
Venne commissionata nel 1778 sotto il comando del rear admiral John Campbell (1°
capitano) e del capitano Jonathan Faulknor (capitano in seconda), come nave
ammiraglia dell'ammiraglio Augustus Keppel. Venne armata con cannoni a canna
liscia in ghisa, 30 da 32 e 42 libbre, 30 da 24 libbre e 40 da 12 libbre.
Successivamente venne armata anche con due carronate che sparavano palle tonde
da 68 libbre.
Keppel prese il mare da Spithead il 9 luglio 1778 con 30 vascelli ed il 23
luglio avvistò una flotta francese di 29 vele a circa 160 km a ovest di Ushant.
L'ammiraglio francese, il conte Comte d'Orvilliers, che aveva ordini di evitare
la battaglia venne tagliato fuori da Brest ma riuscì a mantenersi sopravento.
Due delle sue navi sopravento sfuggirono nel porto, lasciandolo con 27 navi. Le
due flotte manovrarono con venti mutevoli ed un pesante scroscio di pioggia fino
a che la battaglia non divenne inevitabile; la flotta britannica più o meno in
colonna e quella francese un po' disordinata. Comunque la flotta francese riuscì
a passare sopravento alla flotta britannica con le sue navi più avanzate. Verso
un quarto a mezzogiorno la Victory aprì il fuoco contro la 110 cannoni Bretagne
e quindi sulla 90 cannoni Ville de Paris. L'avanguardia britannica subì poche
danni ma la retroguardia di sir Hugh Palliser soffrì considerevolmente. Keppel
segnalò di virare con la poppa al vento e di seguire la flotta francese, ma
Palliser non si adeguò all'ordine ed il combattimento non riprese. Keppel subì
un processo, ma venne scagionato dalle accuse mentre Palliser venne criticato da
un'inchiesta fino a che tutto l'affare non si trasformò in uno scontro politico.
Nel marzo 1780 lo scafo sotto alla linea di galleggiamento venne rivestito con
3.923 fogli di rame per proteggerlo dalla teredine.
Il 2 dicembre 1781 la Victory - ora al comando del capitano Henry Cromwell e
nave ammiraglia del viceammiraglio Richard Kempenfelt - navigò con altri 11
vascelli, una 50 cannoni e cinque fregate, per intercettare un convoglio partito
da Brest il 10 dicembre. Ignorando il fatto che il francese Conte de Guichen
disponeva di 21 vascelli, Kempenfelt ordinò un inseguimento quando avvistò le
navi il 12 dicembre ed inizio la seconda battaglia di Ushant. Quando notò la
superiorità numerica francese si accontentò di catturare quindici vele del
convoglio. I francesi furono dispersi da una burrasca e forzati a tornare in
porto.
Nel 1796 era al comando del capitano Robert Calder (primo capitano) e del
capitano George Grey (secondo capitano) sotto la bandiera dell'ammiraglio sir
John Jervis. Il 18 gennaio 1797 salpò da Tagus e, dopo essere stata rinforzata
il 6 febbraio da altre cinque navi dalla Gran Bretagna, la sua flotta consisteva
di 15 vascelli e 6 fregate. Il 14 febbraio la fregata portoghese Carlotta,
comandata da uno scozzese di nome Campbell sotto contratto portoghese, portò la
notizia della vicinanza di una flotta spagnola. Jervis manovrò per intercettarla
scontrandosi nella Battaglia di Capo St. Vincent con gli Spagnoli, uscendone
vincitore. Horatio Nelson al comando della HMS Captain giocò anche un ruolo
decisivo in questa battaglia.
Nel febbraio 1798 la Victory era stazionata a Chatman al comando del tenente di
vascello (Lieutenant) J. Rickman. L'8 dicembre essendo stata giudicata ormai
inadatta al servizio come nave da guerra venne destinata ad essere convertita in
nave ospedale per ospitare i prigionieri di guerra feriti francesi e spagnoli.
Nel 1799 Rickman venne sostituito dal tenente di vascello J. Busbridge.
Comunque l'8 ottobre 1799 la HMS Impregnable venne persa al largo di Chichester,
essendosi arenata durante il viaggio di ritorno a Portsmouth dopo aver scortato
un convoglio diretto a Lisbona. Non essendo possibile rimetterla in condizione
di galleggiabilità venne smantellata. Di conseguenza, per riempire il vuoto
della mancanza di una nave di prima classe, l'Ammiragliato decise di
ricondizionare la Victory. I lavori iniziarono nel 1800 ma con il loro procedere
vennero scoperti di continuo nuovi difetti ed i lavori di riparazione si
trasformarono in una ricostruzione estesa. Il costo finale fu di 70.933 sterline
contro un preventivo iniziale di 23.500.
Vennero aggiunti ulteriori cannoni, portandola da 100 cannoni a 104 e la santa
barbara venne rivestita in rame. Venne rimpiazzata la polena e l'albero maestro,
riverniciata cambiandone lo schema di colori dal rosso al nero e giallo odierno.
I portelloni dei cannoni, originariamente dipinti di giallo in armonia con lo
scafo, vennero più tardi ridipinti in nero, dando origine ad un disegno chiamato
Nelson chequer ("scacchiera di Nelson"), che venne adottato da tutte le navi
della Royal Navy dopo la battaglia di Trafalgar. I lavori terminarono l'11
aprile 1803 e la nave lasciò Portsmouth il 14 maggio al comando di Samuel Sutton.
Lord Nelson innalzò la sua insegna sulla Victory il 16 maggio 1803 e partì il 20
maggio per assumere il comando della Flotta del Mediterraneo. Nelson si trasferì
sulla più veloce fregata HMS Amphion il 23 maggio.
Il 28 maggio il capitano Sutton catturò la 32 cannoni francese Embuscade, in
viaggio verso Rochefort da Saint-Domingue. La Victory si riunì con Lord Nelson
al largo di Tolone il 3 luglio quando il capitano Sutton scambiò il comando con
quello del capitano della Amphion Thomas Masterman Hardy.
Il 4 aprile 1805, mentre la Victory stava transitando di fronte all'isola di
Bocas del Toro, la HMS Phoebe portò la notizia che la flotta francese al comando
di Pierre-Charles Villeneuve era sfuggita da Tolone. Mentre Nelson faceva rotta
per la Sicilia per controllare se i francesi fossero diretti in Egitto,
Villeneuve entrava in Cadice per unirsi alla flotta spagnola. Il 7 maggio Nelson
raggiunse Gibilterra e ricevette le sue prime notizie certe. Il 10 maggio la
flotta britannica completò il rifornimento a Lagos Bay in Portogallo, e due
giorni dopo fece vela verso occidente composta da 10 navi e 3 fregate,
all'inseguimento della flotta combinata franco-spagnola di 17 navi. Arrivati
alle Indie Occidentali scoprirono che il nemico aveva fatto nuovamente vela per
l'Europa dove Napoleone Bonaparte le stava aspettando con la sua forza
d'invasione a Boulogne.
Il 22 luglio la flotta combinata venne coinvolta in una battaglia senza esito
nella nebbia al largo di Ferrol contro lo squadrone dell'ammiraglio sir Robert
Calder e dovette fermarsi tre giorni a Vigo e Ferrol per sbarcare i feriti ed
abbandonare tre navi danneggiate. Il 14 agosto, al largo di Ushant, la flotta di
Calder ed il 15 agosto quella di Nelson si unirono alla flotta del canale
dell'ammiraglio Cornwallis. Nelson proseguì per l'Inghilterra a bordo della
Victory lasciando la Flotta del Mediterraneo al comando di Cornwallis che
distaccò 20 dei suoi 33 vascelli e li mandò agli ordini di Calder a cercare la
flotta combinata a Ferrol. Il 19 agosto arrivò la preoccupante notizia che il
nemico era partito, seguita dalla rassicurante notizia che era rientrato a
Cádice due giorni dopo. La sera di sabato 28 settembre Nelson si riunì
segretamente con la flotta di Collingwood al largo di Cadice.
Il mattino del 19 ottobre, quando apprese che sarebbe stato rimosso dal comando
l'ammiraglio Villeneuve prese il mare con le sue navi, prima facendo rotta verso
il Mediterraneo, ma poi curvando verso nord e la flotta inglese, dando inizio
alla battaglia di Trafalgar. Nelson aveva già preparato i suoi piani: rompere la
linea nemica due o tre navi davanti a quella del loro comandante in capo al
centro e vincere prima che l'avanguardia potesse arrivare in aiuto. Nella realtà
il vento irregolare rallentò le manovre. Per cinque ore dopo l'ultima segnale di
manovra di Nelson le due colonne di navi inglesi avvicinarono la linea francese
prima che la HMS Royal Sovereign, che conduceva la colonna di sottovento potesse
aprire il fuoco contro la Fougueux. Venticinque minuti dopo la Victory ruppe la
linea tra la Bucentaure e la Redoutable[1] sparando una doppia bordata nella
poppa della Redoutable da una distanza di pochi metri. Le due navi continuarono
a combattere fianco a fianco fino a che la HMS Temeraire non affiancò sull'altro
lato la Redoutable, che colpita dalle bordate inglesi su entrambi i fianchi si
arrese. Alle 14:30 la Victory usciva dal combattimento, il suo albero di
contromezzana era stato abbattuto, molti degli altri alberi erano stati
gravemente danneggiati, la sua stiva e lo scafo colpiti più volte. Nel frattempo
alle 13:25 Nelson era stato ferito mortalmente da un cecchino francese e morì
alle 16:30, dopo aver insistito per indossare tutte le medaglie e decorazioni ed
essere stato informato della brillante vittoria.
Il bottino di guerra inglese ammontò a più di nove navi francesi e dieci nave
spagnole: di queste, due sfuggirono, quattro vennero affondate e otto
affondarono in una tempesta che scoppiò dopo la battaglia. La Victory subì 57
morti e 102 feriti, il totale dei morti della flotta franco-spagnola ammontò a
6.953 uomini, quelli della flotta inglese a 448 morti e 1.241 feriti. Con questa
vittoria la potenza marina della Francia e della Spagna era stata distrutta ed
ogni minaccia di invasione napoleonica dell'Inghilterra annullata, l'Inghilterra
avrebbe dominato i mari incontrastata per tutto il secolo successivo.
La Victory trasportò il corpo di Nelson in Inghilterra dove venne sepolto nella
Cattedrale di St. Paul il 6 gennaio 1806.
La Victory dopo Trafalgar partecipò ancora a numerose spedizioni, tra cui due
campagne nel mar baltico al comando dell'ammiraglio sir James Saumarez, che
tenne bloccata la flotta russa e mantenne aperti i rifornimenti navali dalla
Svezia. Eccetto che per una breve scorta di un convoglio truppe in sostegno al
duca di Wellington rimase nel mar Baltico fino al termine della sua carriera
attiva, il 7 novembre 1812 quando venne tirata in secca nel porto di Portsmouth
Harbour ed usata come nave deposito.
Si dice che quando Thomas Hardy era il primo lord del mare disse a sua moglie
tornando a casa di aver appena firmato un ordine per lo smantellamento della
Victory e che questa lo rispedì immediatamente in ufficio ad annullarlo, sebbene
probabilmente sia una storia apocrifa.
Nel secolo successivo la Victory si deteriorò lentamente mentre si trovava in
secca. Nel 1921, quando iniziò una campagna per salvarla con lo slogan Save the
Victory Fund e sotto gli auspici della Society for Nautical Research, era in
pessime condizioni. Il risultato della campagna fu che il governo britannico
accettò di restaurarla e di preservarla per commemorare Nelson, la battaglia di
Trafalgar e la supremazia sui mari della Royal Navy durante e dopo il periodo
napoleonico.
Il 12 gennaio 1922 venne spostata nel più grande bacino di carenaggio del mondo
(il molo n. 2 di Portsmouth) per essere restaurata. Nel 1928 re Giorgio V poté
scoprire una targa celebrante il completamento dei lavori sebbene i lavori di
restauro e di manutenzione continuassero sotto la supervisione della Society for
Nautical Research. Nel corso degli ultimi anni la nave è stata sottoposta a
nuovi estesi restauri per riportarla all'aspetto più simile possibile a quello
che aveva a Trafalgar per la celebrazione del bicentenario della battaglia
nell'ottobre 2005.
La HMS Victory è ancora in servizio come nave ammiraglia dell'ammiraglio attualmente facente le funzioni di secondo lord del mare, nel suo ruolo di comandante in capo della Home Command della Royal Navy (CINCNAVHOME). È la più antica nave ancora in servizio, sebbene la USS Constitution, varata trent'anni più tardi, sia la più vecchia nave da guerra ancora in servizio attivo. La Victory attira circa 350.000 visitatori ogni anno nel suo ruolo di nave museo.
Caratteristiche tecniche:
Tipo Vascello di prima classe
Proprietario/a Naval Ensign of the United Kingdom.svg Royal Navy
Ordinata 1758
Cantiere Chatham Dockyard
Impostata 23 luglio 1759
Varata 7 maggio 1765
Entrata in servizio 1778
Destino finale Nave museo
Caratteristiche generali
Dislocamento 3.556 tonnellate
Lunghezza ponte cannoni: 56,7 m
complessiva: 69,3 m
Larghezza 15,8 m
Altezza (dal pelo d'acqua alla cima dell'albero maestro) 62,5 m
Pescaggio 8,8 m
Propulsione Vela
Velocità 8-9 nodi (15-17 km/h)
Equipaggio circa 850 uomini
Armamento
Armamento a Trafalgar:
Castello di prua: 2 cannoni da 12 libbre, 2 carronate da 68 libbre
Cassero: 12 cannoni da 12 libbre
Ponte cannoni superiore: 30 cannoni da 12 libbre
Ponte cannoni mediano: 28 cannoni da 24 libbre
Ponte cannoni inferiore: 30 cannoni da 32 libbre
Marine imbarcati armati con moschetti
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