BATTAGLIA NAVALE DI SALAMINA

NAVAL BATTLE OF SALAMINA

(23 SETTEMBRE 480 A.C.)

IL TRIONFO DI TEMISTOCLE

- LA GRECIA SALVA L'OCCIDENTE -


STORIA

HISTORY


CONSEGUENZE

CONSEQUENCE

(Tratto da "Le cento battaglie che hanno cambiato la storia", Paul K. Davis, 1999, Newton & Compton Editori)

Anche se rimase qualche altro giorno ad Atene, dando l'impressione di voler riprendere la battaglia, in realtà Serse stava organizzando la ritirata.

Temendo che la flotta greca potesse inseguire le navi persiane superstiti fino in Asia Minore e distruggere i suoi ponti di barche, egli preparò la ritirata dell'esercito dall'Europa alla madrepatria.

Lasciò un contingente, formato presumibilmente da 180.000 uomini, al comando del generale Mardonio col compito di dare il colpo di grazia alle truppe greche, seguendo il consiglio di Artemisia di Alicarnasso, una regina che non solo aveva fornito navi per l'invasione, ma si era anche distinta in battaglia sia a Eubea che a Salamina.

Costei gli disse che tale soluzione era la migliore, perchè, se Mardonio avesse vinto, egli avrebbe potuto attribuirsi il merito per avergli affidato il comando, mentre, se avesse perso, a lui, Serse, non si sarebbe potuta addossare alcuna colpa, perchè non era stato personalmente alla guida delle operazioni.

In realtà, nell'agosto successivo Mardonio fu sconfitto a Platea, dopo aver tentato di approfittare del fatto che gli avversari stavano litigando di nuovo: nella battaglia, egli aveva dalla sua parte alcuni alleati greci, ma gli 80.000 uomini al comando del generale spartano Pausania si dimostrarono una forza troppo disciplinata perchè il poliglotta esercito persiano potesse opporvisi.

Le battaglie di Salamina e di Platea misero fine a questa fase delle guerre greco-persiane; nei successivi 150 anni, Grecia e Persia combatterono in maniera discontinua, soprattutto nella Ionia, la costa orientale dell' Asia Minore originariamente popolata da coloni greci.

Dopo queste battaglie, il mondo cambiò dal punto di vista navale, militare e politico.

La flotta persiana aveva dominato il Mediterraneo orientale per mezzo secolo, con i Fenici che ne costituivano il grosso e le città ioniche che fornivano navi e basi.

Inoltre, come si è visto, la colonia fenicia di Cartagine, agendo d' accordo con la Persia, estendeva l'egemonia di questa su quasi tutto il Mediterraneo.

Dopo Salamina, la situazione si capovolse.

Finche esistette, cioè fino al 331 a.C., quando venne sconfitto da Alessandro Magno, l'impero persiano conservò una flotta di tutto rispetto; dopo la vittoria di Salamina, però, fu quella ateniese a dominare i mari per decenni.

Allo scoppio della guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta, nella seconda metà del V secolo a.C., gli Spartani trattarono con i Persiani per usare la loro flotta contro gli Ateniesi; tuttavia, la potenza navale dell'impero non fu mai più quella di prima.

Atene arrivò a controllare tutto il commercio nel Mediterraneo orientale, mentre le città ioniche, incoraggiate dal successo greco, cominciarono a creare problemi ai loro padroni.

Da allora in poi, mantenere l'ordine in Asia Minore divenne per i Persiani una preoccupazione costante.

Militarmente, l'esercito greco era diventato il migliore del mondo: l'oplita pesantemente armato, il fante dotato di lancia, corazza e disciplina costituiva il modello sul quale erano misurati gli altri soldati, e la falange di cui faceva parte fu la formazione che dominò i campi di battaglia, fino a quando venne adottata dall'impero romano e modificata nella coorte.

In effetti, da questo momento in avanti, i Persiani si servirono di soldati e formazioni greche, arruolando un gran numero di mercenari per combattere le loro guerre in Asia.

Con gli opliti, Filippo il Macedone controllò la Grecia, mentre suo figlio Alessandro costruì un impero che raggiunse I 'India.

Il cambiamento maggiore avvenne in campo politico e sociale: molti commentatori indicano Salamina e Platea come il punto di svolta di tutta la storia europea, che portò l'Europa a diventare una civiltà basata sulla cultura greca, e non un vassallo degli imperatori orientali.

Fuller (A Military History of the Western World, voI. I, p.. 52) afferma che queste due battaglie «si ergono come i pilastri del tempio dei secoli a sostegno dell'architettura della storia occidentale».

Durant (The Life of Greece, p. 242) definisce la vittoria greca come la più importante «della storia europea, perchè rese possibile la nascita dell'Europa.

Fornì alla civiltà occidentale la possibilità di sviluppare sue proprie istituzioni politiche, libere dalle imposizioni di re orientali.

Indicò chiaramente ai Greci la via per il primo grande esperimento di libertà; ne preservò per tre secoli la mente dal debilitante misticismo dell'est e diede alle loro iniziative la piena disponibilità del mare».

Quindi, le basi delle istituzioni politiche, del pensiero politico e delle scienze provengono dalla Grecia: oggi, ben poco si fa o siconcepisce a cui i Greci non avessero già pensato oltre due millenni fa.

Se i Persiani avessero vinto, avrebbero probabilmente esteso l'impero ben addentro l'Europa.

Se fossero riusciti a mantenere qualche sorta di ordine nella stessa Grecia (certamente un ordine difficile da ottenere) e avessero arruolato soldati greci per integrare il loro già imponente e valido esercito, ben pochi ostacoli avrebbero trovato in Europa.

Nessun popolo europeo possedeva un' organizzazione in grado di fronteggiarli: anche gli Sciti, che in precedenza avevano ottenuto qualche successo, sarebbero stati battuti da un esercito persiano reso più forte.

Una flotta persiana che avesse incrociato nel Mediterraneo con a bordo i soldati dell'impero, avrebbe potuto persino soffocare la nascente potenza di Roma.

In effetti, il mondo avrebbe potuto essere completamente diverso, senza il rischio corso da Ternistocle a Salamina.


CONSEQUENCES

Even if it remained a few other days to Athens, giving the impression to want to take back the battle, in reality Serse was organizing the retreat.

Fearing that the Greek fleet could pursue the ships shutters survivors until in Smaller Asia and to destroy its bridges of boats, he prepared the retreat of the army from Europe to the madrepatria.

He/she left a contingent, formed presumably from 80.000 men, to the command of the general Mardonio with the assignment to give the hit of grace to the Greek troops, following the suggestion of Artemisia of Alicarnasso, a queen that you/he/she had not only furnished ships for the invasion, but you/he/she was also distinguished in battle both to Eubea that to Salamina.

Costei told him that such solution was the best, because, if Mardonio had won, he would have been able to attribute him the worth to have submitted him the command, while, if you/he/she had lost, to him, Serse, would not be been able to set some guilt, because he had not personally been to the guide of the operations.

In reality, in following August Mardonio was defeated to Platea after having tried to take advantage of the fact that the adversaries were quarreling again,: in the battle, he had from his part some Greek allies but the 80.000 men to the command of the general spartano Pausania they showed him a strength too disciplined because the polyglot army persiano was able opporvisi.

The battles of Salamina and Stage put elegant to this phase of the wars Greek-shutters; in the following 150 years, Greece and Persia they fought in discontinuous way, especially in the Ionia, the oriental coast of Smaller Asia originally populated by Greek farmers.

After these battles, the world changed from the naval, military and political point of view.

The fleet shutter had dominated the oriental Mediterranean for half century, with the Phoenician ones that they constituted the big one and the ionic cities that furnished ships and bases of it.

Besides, as ite is seen, the Phoenician colony of Cartagine, d acting' accord with the Persia, extended the hegemony of this on almost all the Mediterranean.

After Salamina, the situation overturned.

Until esistette, that is up to the 331 a.C., when it was defeated by Alexander Magno, the empire persiano preserved a fleet of everything respect; after the victory of Salamina, however, it was that Athenian to dominate the seas for decades.

To the burst of the war of the Peloponneso between Athens and Sparta, in the second halves the V century a.C., the Spartanis treated with the Persianis to use their fleet against the Athenians; nevertheless, the naval power of the empire was not before anymore that of.

Athens came to check the whole commerce in the oriental Mediterranean, while the ionic cities, encouraged by the Greek success, they started to create problems to their masters.

Since then in then, to maintain the order in Smaller Asia became for the Persianis a constant worry.

Militarily, the Greek army had become the best of the world: the armed oplita heavily, the infantryman endowed with lance, caress and discipline constituted the model on which the other soldiers and the phalanx were measured of which it made part it was the formation that the battlegrounds dominated, up to when it was adopted by the Roman empire and modified in the cohort.

In effects, from this moment in before, the Persianis used soldiers and Greek formations enlisting a big number of mercenaries to fight their wars in Asia.

With the oplitis, Phillip the Macedonian one checked Greece, while his/her child Alexander built an empire that reached The 'India.

The most greater change happened in political and social field: many commentators point out Salamina and Platea as the point of turn of the whole European history, that brought Europe to become a based civilization on the Greek culture and not a vassal of the oriental emperors.

Fuller (Á. Military History of the Western World, you. The, p.. 52) he/she affirms that these two battles «they are risen as the pillars of the temple of the centuries to support of the architecture of the western history».

Durant (The Life of Greece, p. 242) it defines the victory Greek as the most important «of the European history, because the birth of Europe made possible.

It furnished the possibility to develop his own political institutions to the western civilization, free from the impositions of oriental king.

It pointed out chiaamente to the Greek the street for the first great experiment of liberty; it preserved for three centuries of it the mind from the weakening mysticism of the east and it gave the full availability of the sea to their initiatives».

Then, the bases of the political institutions, of the political thought and of the sciences they originate from Greece: today, well few does him or siconcepisce to which the Greek had not thought ago already over two millennia.

If the Persianis had won, you/they would have extended well deeply probably the empire Europe.

If you/they had succeeded in maintaining some sort of order in same Greece (certainly an order difficult to get) and you/they had enlisted Greek soldiers to already integrate theirs imposing and valid army, well few obstacles would have found in Europe.

Any European people possessed a' organization able to face them: also the Scitis, that had gotten some success in precedence, would have been beaten from an army persiano made stronger.

A fleet shutter that had crossed in the Mediterranean with on board the soldiers of the empire, would have been able to suffocate even the dawning power in Rome.

In effects, the world would have been able to be completely different without the risk raced by Ternistocle to Salamina.


STORIA DELLA BATTAGLIA NAVALE DI SALAMINA / HISTORY OF THE NAVAL BATTLE OF SALAMINA

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