BATTAGLIA NAVALE DI AZIO
NAVAL BATTLE OF ACTIUM
(2 SETTEMBRE 31 A.C.)
IL TRIONFO DI OTTAVIANO AUGUSTO SU MARCO ANTONIO
- LA NASCITA DELL'IMPERO ROMANO -
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STORIA
HISTORY
CONTESTO STORICO
(Tratto da "Le cento battaglie che hanno cambiato la storia", Paul K. Davis, 1999, Newton & Compton Editori)
Dopo l'assassinio di Giulio Cesare, il 15 marzo del 44 a.C., due uomini si fecero avanti per assumersi l'onere di governare Roma: il primo era Marco Antonio, un brillante generale e protetto di Cesare, che godeva di popolarità nell'esercito e del sostegno di molti senatori; l'altro era Caio Giulio Cesare Ottaviano, che era stato adottato da Giulio Cesare e da questi nominato suo erede.
Ottaviano, che si trovava nelle province orientali controllate da Roma, si affrettò a tornare nella capitale per reclamare la sua eredità, scoprendo che Antonio ne aveva già spesa una buona parte; tuttavia, con il nome di Cesare su cui contare, egli cominciò a cercare appoggi sia in campo politico, sia in quel- lo militare.
Nel frattempo, Antonio, che non considerava Ottaviano una minaccia, continuava a corteggiare potenti interessi per i propri scopi. poichè gli uccisori di Cesare erano fuggiti e tanto Antonio che Ottaviano volevano Vendetta, i due stipularono un patto di comodo con Marco Emilio Lepido, dando vita al secondo triumvirato (il primo era stato formato da Giulio Cesare, Gneo Pompeo e Marco Licinio Crasso); diedero poi la caccia agli assassini, Marco Giunio Bruto e Caio Cassio Longino, raggiungendoli in Macedonia, dove il secondo triumvirato vinse due battaglie a Filippi, nel marzo del 42 a.C.
Nella lotta, un contingente guidato da Ottaviano era stato sconfitto da Bruto, ma Antonio riuscì a salvare la situazione. Successivamente, Lepido venne mandato in Nord Africa, nella speranza che scomparisse dalla scena: fu proprio quello che avvenne, dopo un fallito tentativo da parte sua di conquistare la Sicilia, nel 36 a.C.
Antonio, comunque, godeva di sostegno politico e reputazione militare assai maggiori; sperando di rafforzare la propria posizione, Ottaviano lo nominò governatore delle province orientali, riuscendo anche a fargli sposare sua sorella Ottavia, quindi si diede da fare a Roma per ingraziarsi i senatori e attira- re dalla sua parte valenti e fidati generali. Mentre era in viaggio verso oriente, Antonio incontrò Cleopatra VII, regina dell'Egitto, e si innamorò di lei: era già stata l'amante di Cesare, e ora lo divenne di Antonio.
Cleopatra era una regina intelligente, che vedeva in un'alleanza con Cesare e, adesso, con Antonio, il modo per mantenere l'Egitto libero dal dominio di Roma.
Insieme, però, i due cominciarono a coltivare ambizioni smisurate. Antonio sposò Cleopatra (senza prima divorziare da Ottavia), assegnando a lei e ai figli che avrebbero avuto grandi possedimenti terrieri: ciò rappresentava un insulto e una minaccia per Ottaviano, che iniziò a mettere in atto piani per abbattere Antonio.
Questi, nel frattempo, stava organizzandosi per conto proprio: mise alcuni suoi sostenitori a governare le province orientali, re vassalli che dovevano la loro posizione a lui, piuttosto che a Roma.
Nel tentativo di ottenere il sostegno della Grecia, lui e Cleopatra dichiararono di essere le incarnazioni di Dioniso e Afrodite.
Nel 36 a.C., Antonio invase la Partia, il molesto vicino persiano di Roma, probabilmente per allargare ancora la sua base di potere. Tuttavia, l'invasione fallì, ritardando di due anni le ambizioni di Antonio: la per- dita di 20.000 o 30.000 uomini nella campagna lo costrinse a reintegrare le proprie forze a spese dell'Egitto, indebitandolo ulteriormente con Cleopatra.
Nel 32 a.C., inviò al governo romano un elenco di rivendicazioni attraverso due suoi alleati, Caio Sosio e Gneo Domizio Enobarbo, i consoli in carica quell'anno.
Pur non consegnando il messaggio come richiesto, Sosio fece un discorso critico nei confronti di Ottaviano, il quale replicò leggendo al Senato una copia del testamento di Antonio (vero o presunto), in cui l'autorità romana in Oriente veniva praticamente consegnata nelle mani di Cleopatra.
I due consoli e circa 300 senatori si rifugiarono presso Antonio, mentre i rimanenti si mobilitarono a favore di Ottaviano e della sua richiesta di guerra.
After the murder of Giulio Cesare, the 15 March of the 44 a.C., two men did ahead him to assume him the burden to govern Rome: the first one was Mark Antonio, a bright general and protected of Caesar, that enjoyed of popularity in the army and of the support of many senators; the other one was Caio Giulio Caesar Ottaviano, that had been adopted by Giulio Cesare and by these named his/her heir.
Ottaviano, that was found in the oriental provinces checked from Rome, hastened to return in the capital to complain his/her inheritance, discovering that Anthony had already spent a good part of it; nevertheless, with the name of Caesar on which to count, he started to look for supports both in political field, both in that - the soldier.
In the meantime, Anthony, that didn't consider Ottaviano a threat, kept on courting powerful affairs for his/her own purposes. since the killers of Caesar were run away and so much Anthony that Ottavianos wanted Revenge, the two stipulated a pact of comfort with Facetious Mark Emilio, giving per second life triumvirate (the first one had been formed from Giulio Cesare, Gneo Pompeo and Crass Mark Licinio); they chased then the the assassins, Mark Giunio Brute and Caio Cassio Longino, reaching them in Fruit salad, where the second triumvirate won two battles to Phillip, in March of the 42 a.C.
In the struggle, a contingent driven by Ottaviano had been defeated by Brute, but Anthony succeeded in saving the situation. Subsequently, Facetious you/he/she was sent in North Africa, in the hope that disappeared from the scene: it was really what happened, after a failure attempt on his/her behalf to conquer Sicily in the 36 a.C.
Anthony, enjoyed a great deal however of political support and military reputation greater,; hoping to strengthen his/her own position, Ottaviano named him/it governor of the oriental provinces, also succeeding in being his/her sister Ottavia to get married him, therefore it was given by to do in Rome to ingratiate the senators and it attracts - king from his/her part capable and trusted general. While it was being in trip toward east, Anthony met Cleopatra VII, queen of Egypt, and you/he/she fell in love him of her: you/he/she had already been the lover of Caesar, and it now became him/it of Anthony.
Cleopatra was an intelligent queen, that saw in an alliance with Caesar and, now, with Antonio, il way to maintain Egypt I free from the dominion in Rome.
Together, however, the two started to cultivate immoderate ambitions. Anthony married Cleopatra (without first to divorce from Ottavia), assigning to his/her children and she that would have had great land possessiones: this represented an insult and a threat for Ottaviano, that began to put plain to shoot down Anthony into effect.
These, in the meantime, you/he/she was organizing himself/herself/itself for account really: it started some supporters of his governing the oriental provinces, king vassals that owed their position to him, rather than to Rome.
In the attempt to get the standstills - gno of Greece, Cleopatra and he declared to be the incarnations of Dioniso and Afrodite.
In the 36 a.C., Anthony invaded the Partia, the troublesome near for - is of Rome, probably to still widen his/her base of power. Nevertheless, the invasion failed, delaying of two years the ambitions of Anthony: her for - fingers of 20.000 or 30.000 men in the country he/she forced him/it to reinstate his/her own strengths to expenses of Egypt, subsequently getting into debt him/it with Cleopatra.
In the 32 a.C., it sent a list of claims to the Roman government through two allies of his, Caio Sosio and Gneo Domizio Enobarbo, the reigning consuls that year.
Also not delivering the message as in demand, Sosio gave a critical speech towards Ottaviano, which replied reading a copy of the will of Anthony to the Senate (true or presumed), in which the Roman authority in the East came practically delivered in the hands of Cleopatra.
The two consuls and around 300 senators they were sheltered near Anthony, while the remainders were mobilized for Ottaviano and of its application of war.
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