BATTAGLIA NAVALE DI ABUKIR
NAVAL BATTLE OF ABUKIR
(1° e 2 AGOSTO 1798)
LA BATTAGLIA DEL NILO
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STORIA
HISTORY
CONTESTO STORICO
(Tratto da "Le cento battaglie che hanno cambiato la storia", Paul K. Davis, 1999, Newton & Compton Editori)
Nel 1798, dopo avere appena conquistato gran parte dell’ Italia per il suo Paese, Napoleone era considerato il generale francese di maggior successo. Non c'è da meravigliarsi, quindi, se l’organo governativo, il Direttorio, lo scelse per guidare un'audace missione in Oriente.
Dopo la vittoria ottenuta nel 1757 a Plassey dalla Compagnia britannica delle Indie Orientali su un principe appoggiato dalla Francia, le fortune di quest'ultima nel subcontinente erano rapidamente venute meno.
Nel 1796, i francesi erano stati costretti dagli inglesi ad abbandonare il loro avamposto commerciale a Pondicherry, e sembrava che la Gran Bretagna sarebbe rimasta la potenza egemone in India: però, se Napoleone fosse riuscito a occupare l'Egitto, la Francia avrebbe potuto controllare il Mediterraneo orientale e il Mar Rosso, e avere un punto di partenza per un eventuale ritorno in India, nonchè una base da dove attaccare le navi inglesi nell’oceano Indiano.
Questa era la missione segreta di Napoleone nel 1798.
Soltanto le massime autorità governative erano a conoscenza dei piani, mentre Napoleone sovrintendeva alla formazione delle squadre navali nei porti meridionali della Francia, da cui la spedizione sarebbe partita.
Gli inglesi sapeva- no che si stava preparando qualcosa, ma ignoravano quale avrebbe potuto essere l'obiettivo di Napoleone: Malta, il regno delle Due Sicilie, la Turchia o l'Egitto? O avrebbe fatto vela verso occidente per minacciare i loro possedimenti nei Caraibi, l'Irlanda o la stessa Inghilterra? Il governo di Londra ordinò alle navi che sorvegliavano allargo di Cadice le attività marittime francesi, sulla costa spagnola, di salpare alla volta di Tolone e Marsiglia per tallonare la f10ttà nemica quando avesse preso il mare.
La squadra nelle acque di Cadice era agli ordini del conte St.Vincent, il quale incaricò della missione il suo più promettente comandante, il giovane contrammiraglio Orazio Nelson, che si era già distinto come uomo che affrontava rischi apparentemente assurdi, ricavandone però ottimi risultati.
St. Vincent apprezzava tutto ciò, e decise di manda- re Nelson con quattro navi a T010ne, attraverso lo stretto di Gibilterra. Avvici-
nandosi alle coste della Francia meridionale, Nelson incappò in una tempesta, la sua nave ammiraglia rimase gravemente danneggiata; non solo, ma i francesi erano riusciti a passare oltre.
Egli spese giorni preziosi per le riparazioni dopo di che venne raggiunto da una squadra navale promessagli da St. Vincent e appena arrivata dall' Atlantico.
Il fatto che questa non avesse incontrato navi francesi sulla sua rotta, significava che la flotta nemica doveva essersi diretta a est, e Nelson si gettò prontamente all'inseguimento.
Egli fece vela dapprima per Napoli, nella speranza di ottenere qualche informazione nel più attivo dei porti italiani, ma venne a sapere troppo tardi che Napoleone era sbarcato con le sue truppe a Malta, togliendo l'isola all'Ordine militare dei cavalieri dell'Ospedale di San Giovanni, ormai ben lontano dal suo periodo migliore.
Dopo aver razziato il consistente tesoro dei cavalieri, Napoleone lasciò sul posto una guarnigione e salpò di nuovo.
Nelson si consultò con i suoi capitani, e tutti furono d'accordo per dirigersi in Egitto. 1128 giugno, giunsero allargo di Alessandria, ma non videro alcun segno di attività francese: ignoravano completamente di aver oltrepassato la flotta nemica nel buio di tre notti prima.
Nelson mise immediatamente la prua a nord, verso la Turchia, e, appena dopo che fu scomparso all'orizzonte, i francesi entrarono nel porto.
Senza perder tempo, Napoleone fece sbarcare 30.000 soldati dalle navi da trasporto, ordinando poi a una parte delle unità di scorta di salpare per Corfù, isola controllata dalla Francia, e alle altre di rimanere in Egitto, preparandosi al ritorno di Nelson.
L'ammiraglio Franois-Paul Brueys scelse di restare e andò ad ancorarsi con le sue tredici navi di linea e quattro fregate nella baia di Abukir, a circa 24 chilometri da Alessandria.
Nelle acque poco profonde dell'ampia baia, Brueys sistemò la squadra in uno schieramento difensivo quasi perfetto, facendo ancorare le navi il più vicino possibile alla riva, in poco più di 9 metri di fondale, disposte secondo una serie che andava dalle acque poco profonde lungo la costa a sud-est fino a quelle adiacenti all'isola di Abukir, a nord- ovest, e in fila una dopo l'altra.
In tal modo, Bruyes si presentava a qualsiasi flotta che si fosse avvicinata con una serie continua di quattordici fiancate {le fregate erano ancorate tra queste e la riva) che non permetteva manovre di aggiramento.
Sicuro della forza della sua posizione, egli mandò a terra una parte degli uomini a scavare pozzi per reintegrare le riserve d'acqua dolce.
In 1798, after hardly having conquered big part dell for his Country, Napoleone it was considered the French general of greater success. There is not to marvel himself/herself/themselves, therefore, if the government organ, the Direttorio, chose him/it to drive an audacious mission in the East.
After the victory gotten in 1757 to Plassey from the British Company of Oriental Indies on a prince supported from France, the fortunes of this last in the subcontinent you/they had quickly come less.
In 1796, French had been forced from the English to abandon their commercial outpost to Pondicherry, and it seemed that Great Britain would have remained the power egemone in India: however, if Napoleone had succeeded in occupying Egypt, France would have been able to check the oriental Mediterranean and the Red Sea, and to have a point of departure for a possible return in India, as well as a base from whether to attach the ships English in the Indian ocean.
This was the secret mission of Napoleone in 1798.
Only the maximum government authorities knew of the plans, while Napoleone sovrintendeva to the formation of the naval teams in the southern harbors of France, from which the consignment would have departed.
The English he/she knew - no that he was preparing something, but they ignored what you/he/she would have been able to be the objective of Napoleone: Malta, the kingdom of the Two Sicilies, Turkey or Egypt? Or would you/he/she have sailed toward west to threaten their possessiones in the Caribbean, Ireland or same England? The government of London ordered to the ships that guarded I widen of Cadice the French maritime activities, on the Spanish coast, to set sail to the time of Tolone and Marsiglia to tail the hostile f10ttà when you/he/she had taken the sea.
The team in the waters of Cadice was to the orders of the count St.Vincent, which entrusted some mission its most promising commander, the young rear-admiral Orazio Nelson, that was already distinguished as man that apparently faced absurd risks, drawing of it however good results.
St. Vincent appreciated all of this, and definite of he/she sends - king Nelson with four ships to T010ne, through the narrow one of Gibilterra. Avvici -
nandosi to the coasts of southern France, Nelson incappò in a storm, its flagship was seriously damaged; not only, but French had succeeded in passing over.
Him spent precious days for the reparations after that you/he/she was reached by a naval team promised him by St. Vincent and just arrived dall' Atlantic.
The fact that this had not met French ships on its rout, meant that the hostile fleet had to be him direct to east, and Nelson quickly threw him to the pursuit.
He sailed at first for Naples, in the hope of getting some information in the more asset of the Italian harbors, but it came to know too late that Napoleone was disembarked with his/her troops to Malta, removing the island from the military order of the riders of the hospital of St. Giovanni, by now well away from his/her best period.
After having raided the consistent treasure of the riders, Napoleone left on the place a garrison and set sail again.
Nelson consulted him with his/her captains, and all agreed to go himself/herself/themselves in Egypt. 1128 June, they came I widen of Alexandria, but they didn't see some sign of French activity: they ignored completely to have gone beyond the hostile fleet in the dark of three nights before.
Nelson immediately put the north bow, toward Turkey, and, as soon as after you/he/she had disappeared to the horizon, French entered the I bring.
Without perder time, Napoleone made to disembark 30.000 soldiers from the transport ships, ordering then to a part of the unities of escort to set sail for Corfù, island checked from France, and to the others to remain in Egypt, preparing himself/herself/itself to the return of Nelson.
The admiral Franois-Paul Brueys chose to stay and went to stick himself/herself/themselves with his/her thirteen cruiseliners and four rubbings in the bay of Abukir, to around 24 kilometers from Alexandria.
In the a little deep waters of the ample bay, Brueys almost systematized the team in a perfect defensive line up, making to anchor the ships the nearest possible to the shore, in few more than 9 meters backdrop, prepared according to a series that went from the a little deep waters along the southeast coast up to those adjacent to the island of Abukir, to north - west, and in line one after the other.
In such way, Bruyes introduced him to any fleet that had drawn near with a continuous series of fourteen broadsides {the rubbings were anchored between these and the shore) that it didn't allow manoeuvres of trickery.
Sure of the strength of his/her position, he sent a part of the men to earth to dig wells to reinstate the reserves of sweet water.
STORIA DELLA BATTAGLIA NAVALE DI ABUKIR / HISTORY OF NAVAL BATTLE OF ABUKIR
BATTAGLIA NAVALE DI ABUKIR / NAVAL BATTLE OF ABUKIR
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